Vanilla LatteSvastiche e tweet razzisti: Chipotle vittima di hacker

Piccolo grande imprevisto per Chipotle. La catena di ristoranti nordamericana specializzata in burritos, tacos e altre deliziose specialità messicane fondata nel 1993 da Steve Ellis a Denver, in Co...

Piccolo grande imprevisto per Chipotle. La catena di ristoranti nordamericana specializzata in burritos, tacos e altre deliziose specialità messicane fondata nel 1993 da Steve Ellis a Denver, in Colorado, sta vivendo un periodo di ottima salute. Con quasi duemila locali distribuiti tra Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania e Francia, gli affari vanno a gonfie vele, e il brand è in rapida ascesa, proponendosi tra le migliori e più apprezzate alternative ai classici fast food a stelle e strisce. Nei giorni scorsi, tuttavia, Chipotle Mexican Grill si è trovata per qualche ora nei guai.

Nulla a che vedere con i prodotti, con i dati di vendita, o con le quotazioni di Wall Street. Molto più semplicemente, i problemi che ha dovuto risolvere Chipotle hanno riguardato il suo account Twitter, che annovera circa 630 mila follower. Come riportato dai principali organi di stampa Usa, il profilo dell’azienda sul popolare social network, per qualche momento, è stato infatti vittima di un attacco hacker. A partire dalle 2 del mattino di domenica 8 febbraio, l’account @ChipotleTweets ha iniziato a lanciare tweet dal contenuto esplicito, frasi razziste e omofobiche. Al posto del consueto logo della società, è persino apparsa una svastica, e un tweet ha anche annunciato che tutti i ristoranti della catena avrebbero chiuso il 31 dicembre 2015. Il presunto autore dell’attacco hacker si è firmato, in alcuni tweet, com @TUGSFeds.

Attorno alle 3.25, la dirigenza di Chipotle ha ripreso in mano la situazione del suo profilo Twitter, cancellando tutti i cinguettii postati a sua insaputa, chiedendo scusa ai proprio seguaci per “i messaggi offensivi”. Prima con un tweet: “Ci scusiamo per i messaggi altamente offensivi lanciati dal nostro account questa notte. Sfortunatamente, siamo stati temporaneamente sotto attacco – Joe”. Quindi con un comunicato stampa, in cui hanno ribadito le scuse, promettendo indagini approfondite per capire come sia potuto accadere.

Non è la prima volta, che la catena di mexican grill è vittima di un attacco informatico. O meglio, questa è la prima volta che l’attacco hacker è reale. Perché nel luglio 2013, in occasione del ventesimo anniversario della sua fondazione, Chipotle pensò bene di inscenare un perfetto “Twitter hack”: per un’ora intera, sul suo account apparvero strani tweet, completamente random e del tutto privi di senso. All’iniziò, ciò riuscì a trarre in inganno il pubblico. Come fu poi rivelato più tardi, non si trattò di un vero attacco hacker, ma di una trovata puramente commerciale, pensata dai vertici del settore marketing per attirare l’attenzione (cosa effettivamente avvenuta), ripetendo un esperimento già riuscito con i profili social di Burger King, MTV, BET e Jeep. Questa volta, però, l’attacco hacker sembra essere reale. E chissà che qualche fan, all’inizio, non abbia pensato a una nuova trovata pubblicitaria.

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