Scienza&SocietàLa buona amministrazione a Milano: programmare e valutare le azioni e le politiche di una amministrazione in funzione del progresso equo e sostenibile della comunità

La valutazione delle politiche di un’amministrazione è una grande opportunità. Risponde alle domande "Cosa ha ottenuto l'intervento pubblico? Quali interventi funzionano e quali no? Dove intervenir...

La valutazione delle politiche di un’amministrazione è una grande opportunità. Risponde alle domande “Cosa ha ottenuto l’intervento pubblico? Quali interventi funzionano e quali no? Dove intervenire nel nuovo periodo evitando sprechi?” e, quindi, mette l’amministrazione in condizione di migliorare le proprie azioni attraverso un giudizio fondato su una raccolta sistematica di conoscenze e dati. La valutazione si concentra retrospettivamente su effetti già verificatisi ed è sempre orientata all’azione. La valutazione dell’efficacia delle politiche implementate viene effettuata misurando di anno in anno il bes (benessere equo e sostenibile) sia nell’ambito del comune di Milano che della città metropolitana.

Risorse

Bes . Il progetto per misurare il benessere equo e sostenibile, nato da un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat, si inquadra nel dibattito internazionale sul “superamento del Pil”, alimentato dalla consapevolezza che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali del benessere, corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità. Il benessere equo e sostenibile è rappresentato da 12 dimensioni (domini) per ciascuno dei quali sono stati individuati un set di indicatori che lo misurano. 

1 Salute

2 Istruzione e formazione

3 Lavoro e conciliazione

tempi di vita

4 Benessere economico

5 Relazioni sociali

6 Politica e istituzioni

7 Sicurezza

8 Benessere soggettivo

9 Paesaggio e patrimonio

culturale

10 Ambiente

11 Ricerca e innovazione

12 Qualità dei servizi

Obiettivi

  • Aumentare il BES, benessere equo e sostenibile della comunità amministrata
  • fornire ai decisori politici e amministrativi l’informazione necessaria per decidere se continuare, ripetere, cambiare o cancellare un intervento pubblico 
  • rendere conto alla collettività delle azioni dell’ amministrazione dell’ente locale accumulare la conoscenza necessaria a programmare nuove iniziative e vagliare opzioni alternative 
  • aumentare la conoscenza delle dinamiche sociali e dei cambiamenti innescati dall’azione pubblica  
  • Comunicare ai media e direttamente ai cittadini, in modo trasparente ed efficace, tutte le politiche messe in atto da un’amministrazione di un ente locale e la loro efficacia nel migliorare il benessere equo e sostenibile 

Azioni

  • Democrazia partecipativa. Partecipazione dei cittadini alla programmazione delle politiche amministrative attraverso proposte che ritengono possano migliorare gli indici BES. La partecipazione  può essere resa possibile sia attraverso portali di e-democrazia 2.0 che permettano di raccogliere e filtrare proposte dei cittadini sia sui territori attraverso le zone/municipalità

  • Decentramento. Coinvolgimento delle zone, futuri Municipi con il nuovo statuto comunale, nella programmazione delle politiche, facendoli partecipi dell’esigenza di aumentare gli indici del benessere equo e sostenibile nelle dimensioni specifiche per ogni zona che tengano conto delle caratteristiche territoriali, ambientali, e socioeconomiche dei Municipi medesimi. Si può prevedere di distribuire la quota premiale delle risorse destinate a ciascun municipio non solo in base ad un criterio di premialita  rispetto ai risultati conseguiti nell’ambito delle attivita  loro affidate in materia di entrate, ma anche sulla base del miglioramento degli indici BES del loro ambito territoriale nel periodo considerato.  

  • Community crowdfunding. Per individuare le politiche da implementare per migliorare gli indici nelle dimensioni dove si fosse verificato una stasi o un decremento nell’anno di riferimento, si può costruire un meccanismo di crowdfunding in cui l’ente fa da collettore di donazioni di imprese ed aziende site nel territorio che sono fatti confluire in un fondo. Le risorse di questo fondo vengono assegnate, attraverso meccanismi indipendenti di peer review, a progetti degli atenei milanesi che studiano e propongono politiche attive capaci di migliore l’indice della dimensione presa in esame tenendo conto delle caratteristiche territoriali, ambientali, e socioeconomiche del territorio di riferimento. Le aziende potrebbero partecipare a questo fondo attingendo alle risorse destinate al marketing pubblicitario in cambio di un ritorno di immagine

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