Attenzione perché la faccenda sta diventando estremamente seria. E pericolosa.
Nel Sacro Blog del Movimento 5 Stelle ieri è comparso un post di politica estera a dir poco inquietante.
Il redattore è Manlio di Stefano, deputato dal 2013 e componente della Commissione permanente III Affari Esteri.
Il titolo eloquente è: “La strategia della tensione della Nato mette a rischio l’Europa”.
Chiamatelo pregiudizio antiamericano post comunista (che capirei nell’era Bush, ma faccio fatica a capire nell’era Obama, anche se finita), fantasia antimperialista, errore di percezione, circonvenzione della democrazia. Fatto sta che è incredibile con quanta facilità e spudoratezza si possa rovesciare il punto di vista e mistificare la realtà.
Nel post si contesta ad Obama la decisione di fine mandato di dislocare una serie di truppe ai confini Orientali con la Russia, nel Mar Baltico.
Come lo stesso deputato ricorda, con questo dispiegamento di forze gli USA mirano a “sostenere un’operazione della Nato per scoraggiare l’aggressione russa”. Si tratta della “Operazione Atlantic Resolve” nata dopo la crisi ucraina per garantire la sicurezza europea ed in particolare dei paesi baltici alleati della Nato. Le ex repubbliche sovietiche, infatti, sono sotto la minaccia di invasione.
Lo ripeto: nostri alleati si trovano sotto la minaccia di invasione.
Nei Paesi Baltici, in Scandinavia e nelle basi Nato del blocco Est la domanda non è tanto se succederà, ma quando e sotto che forma.
Come si è arrivati a tutto ciò?
Dalla guerra in Ucraina in avanti Mosca non ha mai mancato un appuntamento, in un’escalation di provocazioni, violazioni degli spazi aerei, movimentazione di truppe e armamenti ai confini con l’Europa a scopo intimidatorio. Non solo: nell’ultimo anno il numero di attacchi informatici, tentativi di propaganda, disinformazione e manipolazione dei media sono cresciuti a dismisura. Solo in Estonia del 200%.
Putin è arrivato a solcare la Manica con le navi da guerra, mentre i caccia russi sorvolano costantemente le navi dei nostri alleati in manovre d’attacco simulato.
A Stoccolma cresce l’allarme non solo per le incursioni aeree e marittime di Mosca, ma anche per gli attacchi di cyberwar. Il governo svedese cerca il dialogo con Putin, ma non lo trova.
Intanto, in parlamento a Stoccolma monta il dibattito sulle misure da adottare contro la propaganda russa e la disinformazione costante.
La Polonia ormai si sta preparando seriamente ad una possibile invasione.
Lo stesso post del Sacro Blog ricorda che “Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia si sentono “minacciate” dalla Russia”. Non si capisce perché usi le virgolette, però. La minaccia è seriamente sentita. Non fra virgolette.
L’annessione della Crimea ha dato origine ad un modello di politica estera che Mosca potrebbe utilizzare in futuro per inglobare altre regioni russofone, un modello fatto dei seguenti passaggi: occupazione armata a difesa dei cittadini russi ritenuti in pericolo; appoggio a un governo locale russofilo e al referendum per la secessione; integrazione. In particolare, il diritto di intervento e di invasione a difesa dei concittadini ritenuti in pericolo all’estero è incorporato nella dottrina militare della Federazione Russa pubblicata il 25 dicembre 2014 (paragrafi 22 e 31).
In questo contesto l‘invio di truppe risponde a precise richieste di aiuto degli alleati.
Non sappiamo se Trump continuerà a garantirci contro simili minacce. Probabilmente no, visto che si è già schierato anche lui, come Grillo, contro la Nato. Siamo quindi parecchio fortunati che abbia deciso di farlo Obama finché può.
Il punto è che la responsabilità di quello sta accadendo è solo e soltanto della Russia. Non della Nato. Non è la Nato che alza la tensione. E’ la Russia. Il titolo di quel post sul sacro blog costituisce un insulto alla libertà pagata col sangue dai nostri avi.
Cosa diavolo dovremmo fare di fronte alle incursioni russe? Rimanere inermi?
Ora, si sa che i partiti antieuropei ricevono finanziamenti dall’ex unione sovietica.
Il M5S è anche contrario ad un esercito europeo.
Adesso il post che stiamo commentando mette in discussione pure la permanenza dell’Italia nella Nato.
“Il M5S – recita il post – si oppone da sempre a questa immonda strategia della tensione e chiede, con una proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati, che la partecipazione italiana all’Alleanza Atlantica sia ridiscussa nei termini e sottoposta al giudizio degli italiani”.
Qualcuno sostiene che si tratti solo di manie frutto d’incoscienza. La realtà risulta però così distorta da lasciar intravedere ben di peggio.
Il M5S vuole probabilmente aderire al Patto di Varsavia. E svendere l’Europa e l’Italia alla Russia di Putin.
Conclusione eccessiva? Una cosa è certa: da oggi è evidente che il movimento di Grillo costituisca una seria minaccia per la sicurezza della nostra nazione.