Viva la FifaMa non sono troppi 25 milioni di euro per Gagliardini?

Disclaimer #1: questo non è un post contro l'Inter e i cinesi che ne hanno acquisito la maggioranza. Disclaimer #2: questo non è un post a favore della Juve come fa la stampa italiana di solito, q...

Disclaimer #1: questo non è un post contro l’Inter e i cinesi che ne hanno acquisito la maggioranza.

Disclaimer #2: questo non è un post a favore della Juve come fa la stampa italiana di solito, quella gran cattivona schiava degli Agnelli!!1!

Dunque, Gagliardini. Nelle ultime ore, è il nome caldissimo del calciomercato, iniziato ufficialmente in queste ore. Se lo stanno contendendo l’Inter e la Juve, con i nerazzurri che sarebbero in vantaggio. Gagliardini è un centrocampista giovane. Ha 22 anni, dunque è in quella fascia d’età in cui non sei più un giovanissimo, ma entri in quella della promessa che deve cominciare a dimostrare qualcosa. E il ragazzo qualcosa la sta dimostrando, se si considera che in poco tempo è passato dall’essere uno mandato in prestito in B alla convocazione in Nazionale maggiore (sebbene in sostituzione dell’infortunato Marchisio. Poco tempo, pochissimo: a inizio stagione nemmeno si credeva potesse essere stabilmente titolare nel suo club. Poi alcune prestazioni importanti, ad esempio quella contro il Sassuolo, hanno portato un tecnico generalmente bravo con i ragazzi come Gasperini a puntare molto su di lui.

L’Atalanta è inoltre una realtà storicamente adatta per la crescita di giovani destinati (non sempre però, ovvio) a grandi cose. Il centro tecnico di Zingonia è uno dei più preparati al lancio di ragazzi cresciuti in casa o scovati in giro dalla fitta rete di scout nerazzurri. E la scoietà ringrazia, con plusvalenze interessanti: come abbiamo visto qui su LK, nell’ultimo bilancio quelle da mercato hanno contribuito a un fatturato da 70 milioni che risulta essere importante, per una squadra di provincia.

Tutti gli elementi qui elencati hanno portato come detto Gagliardini ad essere uno dei calciatori più contesi dell’ultimo mercato. Si parla di una valutazione di 25 milioni di euro. O meglio, l’Inter sarebbe disposta a versare tale cifra ai bergamaschi, per ottenerlo subito in prestito con diritto di riscatto a fine stagione.

Negli ultimi anni, Gagliardini è stato in prestito al Cesena, allo Spezia e al Vicenza. In queste tre avventure, è stato condizionato prima da un serie di infortuni, poi da un carattere introverso e timido, tanto che lo scorso anno è rientrato in anticipo dal prestito in Veneto. Succedeva un anno fa e dopo 365 giorni Gagliardini vale tanto oro quanto pesa. Certo, per un ragazzo di quell’età una stagione conta tanto, tantissimo: a volte basta cambiare allenatore, o gruppo, o metodi di lavoro, per dimostrare effettivamente quanto vali. E con Gasperini, Gagliardini ha dimostrato di poter essere un buon centrocampista d’interdizione, con la giusta visione di gioco, per una squadra che gioca in linea e con i corretti tempi di inserimento in profondità:

E soprattutto, il numero 4 nerazzurro ha dimostrato di poter sopperire alla mancanza di velocità con una dote non poco: il saper ragionare in fretta per valutare come intervenire sul pallone, rubandolo all’avversario e impostando un’azione offensiva.

E poi c’è il coraggio nel puntare la porta, cosa che non guasta mai.

Messa così, la riposta alla domanda se Gagliardini valga tutti quei soldi sembra scontata. Sicuri? Dopo 3 mesi di Serie A c’è un grande club disposto a pagarti 25 milioni di euro: tradotto, dopo poco più di 10 gare nella massima serie italiana. Ed è anche vero che le doti esposte con le simpatiche gif qui sopra sono quelle che dovrebbero essere de facto rischieste a tutti i giocatori nel suo ruolo, cioè un centrocampista che deve possedere i fondamentali sviluppati per impostare entrambe le fasi: è quei che sviluppa il gioco e nella massima serie, teoricamente, chi non li possiede dovrebbe vedere le partite dalla tribuna, se non da casa.

Inoltre, l’impressione è che si stia passando dal non valorizzare i giovani – abitudine spesso accentuata in Italia – all’iper-valorizzarli, come se volesse stravolgere tutto, magari con un’operazione di mercato che sembra geniale, ma forse forse non lo è. Perché a all’ipervalorizzazione si aggiunge la tendenza dei nuovi padroni cinesi dell’Inter di investire su ragazzi sulla bocca di tutti (vedi Gabigol), gettandoli però nella mischia, in un contesto che ha già visto alternarsi tre allenatori da inizio stagione. Pioli è certamente un tecnico preparato, ma in un ambiente come quello interista si passa presto dall’esaltazione alla richiesta di forche in piazza. Una situazione così rischia di condizionare anche i giocatori, soprattutto se giovani e dal carattere descritto come timido.

Ecco perché pagarlo così tanto dopo un prestito ha senso fino a un certo punto. Suning alleggerirebbe così il bilancio 2016/17 dall’operazione, scaricandone gli oneri su quello successivo: c’è un Fair Play Finanziario da rispettare. Ma prendendolo subito, si rischierebbe come detto un effetto Gabigol: puntare su un giovane di richiamo in una piazza difficile, esponendolo a compiti troppo grandi, con il pericolo di bruciarlo. Si potrebbe allora lasciarlo a Bergamo fino a fine stagione, accollandosi magari solo una parte dell’ingaggio, per farlo crescere sereno. Perchè altrimenti sarebbe meglio lo pigliasse la Juve: lì c’è una pressione differente da quella interista. E se si obietta che giocherebbe poco, basta vedere come è stato trattato Rugani. E il paragone con il difensore ci fa entrare dritti al punto. Rugani è stato riscattato dalla Juve a cifre nettamente inferiori, pur essendo nel frattempo il ragazzo diventato un punto fermo dell’Under 21 e uno dei giovani più promettenti al suo primo anno in A con l’Empoli, non prima di aver assaggiato l’aria di Vinovo, quando venne preso in prestito dalla giovanili biancazzurre. E dopo un anno marcato da un inserimento graduale (21 presenze totali), oggi Rugani è più di una promessa. Sarebbe bello poter dire lo stesso di Gagliardini presto, magari a cifre più ragionevoli.