Due o tre cose che so del mondoEcco dove avevo visto Gigetto, in “Oltre il giardino”

Riprendo dall’articolo di ieri, Gigetto alla Confcommercio. Gigetto che dice: «Avete la mia parola che l’Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate». Applauso, benissimo. ...

Riprendo dall’articolo di ieri, Gigetto alla Confcommercio. Gigetto che dice: «Avete la mia parola che l’Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate». Applauso, benissimo. Fermate le mani, subentra la testa.

‘Sta cosetta, la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, costa 12,4 miliardi di euro. Ma lo scopo era l’applauso e dunque chissenfrega.

E quando il presidente di Confcommercio Sangalli ha ribadito che «Sull’Iva non si tratta e non si baratta» e si è volto a Gigetto per chiedere la ricetta della crescita economica la risposta della chierichetto è stata: «La ricetta per fare decollare le imprese che creano lavoro, sviluppo, nuove tecnologie è lasciarle in pace».

Ma fa ridere solo me? Ma ricorda solo a me il Peter Sellers di “Oltre il giardino”, Chance? Il ritardato che prendendo alla lettera ogni metafora rispondeva a mezzo tra il ridicolo e l’enigma?

Un esempio dal film. Il Presidente: «Lei è d’accordo con Ben? Pensa che possiamo stimolare la crescita con incentivi temporanei». Chance: «Fintanto che le radici non sono recise va tutto bene ed andrà tutto bene nel giardino». E poi Chance dice: «Sì, ci sarà la crescita in Primavera».

Ragazzi: è uguale.

A presto.

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