Due o tre cose che so del mondoRagazzi: l’economia va a rotoli e l’Iva aumenterà. Accademici: volete trovare un briciolo di coraggio ed aiutare il Paese? Conta solo la carriera?

Sentite cari lettori, io voglio bene a tutti, però francamente che debba ricevere mail in cui mi si dice che devo «lasciar lavorare in pace i due ragazzi» mi pare eccessivo. I due ragazzi – di meno...

Sentite cari lettori, io voglio bene a tutti, però francamente che debba ricevere mail in cui mi si dice che devo «lasciar lavorare in pace i due ragazzi» mi pare eccessivo. I due ragazzi – di meno il premier, lo sappiamo tutti – si accingono a governare l’Italia e non è che puoi lasciar loro dire tutto e fare niente senza mai chieder conto.

Quello che vedo è che si stanno arroccando su due impostazioni elettoralistiche oltremisura protratte e che a questo punto avrebbero dovuto lasciare il passo a discorsi un po’ più prioritari e concreti.

E allora cos’hai? Hai Salvini che parla di contrastare l’immigrazione clandestina a martello e Di Maio che pare l’ultimo dei re taumaturghi, che rassicura tutti di tutto, che va in Confcommercio a dare la sua parola «che l’Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate», senza ovviamente dire come.

Però se andiamo a vedere i dati economici quel che puoi aspettarti è l’esatto contrario. La Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana pubblicata oggi dall’Istat recita:

«Prosegue la fase di deprezzamento dell’euro, contestualmente al rialzo delle quotazioni del petrolio.

In sintonia con l’andamento ciclico dell’area euro, nel primo trimestre del 2018 l’economia italiana registra una leggera decelerazione, caratterizzata dal contributo negativo alla crescita della domanda estera e degli investimenti.

Il settore manifatturiero manifesta segnali di rallentamento mentre quello dei servizi rimane più dinamico. L’occupazione torna a crescere e la produttività migliora.

L’inflazione è in ripresa, con una dinamica che rimane decisamente inferiore a quella dell’area euro.

Prosegue la flessione dell’indicatore anticipatore suggerendo, per i prossimi mesi, una fase di rallentamento dei ritmi produttivi».

È chiaro? No, dico: vi è chiaro? Avete capito che il rialzino del Paese è stato – come dicono dei titoli in picchiata in borsa – il rimbalzo del gatto morto?

Visto che mi viene chiesto di lasciar stare “i ragazzi”, sono già certo che qualche amico professore, magari bocconiano, verrà a dirmi di lasciar stare gli altri “ragazzi”, i professori.

Però ora voglio dire pubblicamente quello che ho sempre detto loro a quattr’occhi: o chi sa mette a disposizione della politica il suo sapere per aiutare il Paese, oppure – per quanto mi riguarda – può prendere in mano tutti i libri che ha letto e scritto ed andare a buttarli nei navigli.

È ovvio che se ti esponi rischi qualcosa. Che se non sei totally mainstream magari fai carriera meno celermente, però può essere che nel guardarti allo specchio hai più soddisfazione.

Perdonate se sono stato brusco: non volevo. Però mi chiedo se si può essere buoni cittadini senza un briciolo di coraggio.

A presto.

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