Questa è la volta buona ? Per l’ennesima volta potrei aprire un post con la frase “siamo ormai ad un passo dalla chiusura del processo di riforma”. Che poi, se fossi scaramantico, chiuderei con un gesto “non convenzionale” (e meno male che non mi vedete). Ma tant’è, siamo in Italia … e infatti fino all’ultimo c’è chi ci prova, tenta di fare “ammuina”. E, per chi conosce questo termine napoletano, permettetemi la battuta, fa anche un po’ ridere che a farlo siano soprattutto gli altoatesini (i rappresentanti delle Bcc dell’Alto Adige) che, se non altro per posizione geografica, il mare lo vedono solo in vacanza. Mi riferisco al convegno organizzato il 13 settembre a Firenze dall’associazione Articolo 2, con il dichiarato obiettivo di mettere l’ennesimo bastone tra le ruote al percorso di costituzione delle capogruppo Bcc; convegno che ha visto, ma guarda un po’, la presenza significativa delle banche altoatesine oltre alla toscana promotrice dell’incontro.
Ma tant’è, siamo in Italia … e infatti fino all’ultimo c’è chi ci prova, tenta di fare “ammuina”. Mi riferisco al convegno organizzato il 13 settembre a Firenze dall’associazione Articolo 2, con il dichiarato obiettivo di mettere l’ennesimo bastone tra le ruote al percorso di costituzione delle capogruppo Bcc
E come è andata? Potrei dire molto rumore per nulla. Gli organizzatori, uso una metafora calcistica, credo auspicassero un convegno capace di mettere a segno un gol brasileiro in questi ultimi minuti di partita , ma i rappresentanti del governo gialloverde hanno giocato, mi pare, più col classico dei catenacci: coi ministri pentastellati che hanno dato addirittura forfait (invitati non si sono visti) e l’on. Bagnai (presidente della Commissione Affari e Finanze del Senato) che, onestamente, ha stoppato senza equivoci l’idea di bloccare la riforma delle Banche di credito cooperativo: «La partita del Milleproroghe è chiusa», più chiaro di così …
Gli organizzatori, uso una metafora calcistica, credo auspicassero un convegno capace di mettere a segno un gol brasileiro in questi ultimi minuti di partita , ma i rappresentanti del governo gialloverde hanno giocato, mi pare, più col classico dei catenacci…«La partita del Milleproroghe è chiusa»
Dico la verità, a me è parso più di leggervi un socratico tanto tuonò che piovve; nessun colpo di teatro insomma, perché era chiaro, quanto meno ai molti addetti ai lavori, che a questo punto del percorso fosse estremamente difficile immaginare scenari diversi. E le parole dell’On. Bagnai e l’inesistenza di voce dei rappresentanti grillini in un certo modo me lo confermano. Ma torno al mio mondo e alla mia domanda: perché al quasi varo di questa nave si presentano in 700, ma magari anche un po’ di più (i soci Bcc in Italia sono oltre un milione e 200mila), ad un convegno che mira esplicitamente a fermare appunto la navigazione?
Dico la verità, a me è parso più di leggervi un socratico tanto tuonò che piovve; nessun colpo di teatro insomma, perché era chiaro, quanto meno ai molti addetti ai lavori, che a questo punto del percorso fosse estremamente difficile immaginare scenari diversi
Personalmente ritengo sia importante mettere sempre a fattor comune quanto imparato. E allora mi permetto di condividere una riflessione. In questo blog ho spesso parlato di “signorotti locali” con riferimento esplicito a coloro che a parole difendono valori e storia del Credito cooperativo, ma nei fatti mai aprirebbero le porte del loro castello, mai dividerebbero il potere conquistato. E se invece di “signorotti”, come scriveva Kundera nel suo libro La Lentezza, fossero “ballerini”? Si, proprio ballerini. Per questo vi riporto testualmente il passaggio del libro: “il ballerino si distingue dall’uomo politico per il fatto che non desidera il potere ma la gloria, e che non desidera porre al mondo questa o quella organizzazione sociale bensì occupare la scena perché il suo io possa rifulgere. Per occupare la scena bisogna cacciare via gli altri. Il che implica una speciale tecnica di lotta. La lotta ingaggiata dal ballerino … viene definita “judo morale”. Il ballerino lancia la sua sfida all’universo mondo: chi mai sarà capace di mostrarsi più morale (più coraggioso, più onesto, più sincero, più disposto al sacrificio, più veritiero) di lui ? E ricorre a tutte le mosse che gli consentono di mettere l’altro in una situazione di inferiorità morale”. (e vi consiglio di leggerla per intero la descrizione del ballerino)
…il ballerino si distingue dall’uomo politico per il fatto che non desidera il potere ma la gloria, e che non desidera porre al mondo questa o quella organizzazione sociale bensì occupare la scena perché il suo io possa rifulgere. Per occupare la scena bisogna cacciare via gli altri. Il che implica una speciale tecnica di lotta. La lotta ingaggiata dal ballerino … viene definita “judo morale”.
La lentezza – Milan Kundera
Eh sì, qualcuno dei falsi cooperatori durante questi lunghi mesi del percorso di autoriforma mi ha proprio ricordato i ballerini di Kundera che utilizzano la tecnica del “judo morale”. Nel nostro caso, insomma, vediamo il ballerino difendere la tradizione e l’autonomia delle Bcc dai “cattivi” (immorali) che invece ne stanno minando il futuro. Il tutto però,permettetemi, a me sembra solo un bel ballo. Ai ballerini egoisti ed edonisti di Kundera poco interessa degli altri. Per la maggior parte, anzi, per la quasi totalità di chi vive di Credito cooperativo, la bussola è da tempo indirizzata alla fine del percorso di riforma. E verso il varo della nave continua a remare: il proprio futuro dipende solo da questo.
Allora, per favore, partiamo.
Basta saltellare, è tempo di levare le ancore.