C’è un pensiero molto semplice, contro il quale nessuna argomentazione razionale può essere efficace; questo pensiero contribuisce a spiegare in larga parte perchè una certa offerta politica incontra il consenso di una larga maggioranza* di chi ancora si prende la briga di andare a votare. Se avete in mente un discorso che parta da Universal Basic Income tradito, di costo opportunità o efficienza allocativa siete fuori strada: chi è in grado di comprendere questi argomenti, non avrebbe in prima battuta formulato il pensiero in questione.
Il reddito di cittadinanza è una cosa buona.
La leva è quindi di carattere emotivo e si fonda sul buonismo paternalista (o cattocomunista se preferite) che è tanto radicato nella cultura di base del nostro paese. Aiutare i bisognosi è cosa buona e giusta e se la misura non è perfetta, sarà sempre meglio di niente. Aggiungete una spruzzata di Economia della domanda** per cui avere più soldi da spendere fa girare l’economia e il gioco è fatto. Non c’è scampo.
Posto che gli argomenti razionali non funzionano proviamo ad argomentare in modo emozionale.
Il Sussidio di Disoccupazione introdotto dal Movimento 5 Stelle NON è una cosa buona.
I giornalisti ignavi, quelli che parlano di deficit al 2,04%, ripetono pedissequamente quanto dichiarato dai politici supportandone in pieno la narrazione. Cambiamo registro e chiamiamo le cose col loro nome: Non c’è nessun reddito di cittadinanza, c’è un nuovo sussidio di disoccupazione che ingarbuglia ulteriormente qul gran casino che è il sistema di welfare del nostro paese. Perchè questo ennesimo sussidio non è una cosa buona?
Perchè ottenerlo è difficile, per chi è davvero povero, e abbastanza facile per chi non lo è
Una grande quantità di poveri veri un lavoro ce l’ha, ma non guadagna abbastanza perchè magari non possiede un’abitazione di proprietà e si trova in aree del paese dove il costo della vita è molto elevato. Visto che il sussidio va ai disoccupati, chi è povero, ma ha un lavoro deve rimanere cornuto e mazziato. E che dire di case, conti in banca e automobili? Come coni i pollidi Trilussa puoi tenerti il patrimonio e il sussidio se rispetti qualche piccolo accorgimento, tipo che la macchina non sia troppo recente e che la seconda casa valga meno di 30mila euro (che in una città del nord, non ci compri un box, ma in un terzo abbondante del paese è sufficiente ad acquistare un bilocale, che puoi ovviamente affittare in nero)
Si intravede quindi un angolo interessante:
Il sussidio del movimento 5 stelle è una misura ingiusta
Non solo perchè aiuta chi ha una casa, ma non un lavoro e trascura chi lavora, ma non guadagna abbastanza. E’ ingiusto anche perchè non tiene conto del fatto che il costo della vita è molto diverso in diverse aree del paese e dunque la definizione di povertà cambia. Cambiano anche le concrete possibilità di ricevere offerte congrue a seconda del territorio e in defitinitiva è alquanto ingiusto vendere come contrasto alla povertà una sussidio condizionato alla ricerca del lavoro.
Un sofisticato bonus per chi lavora in nero e una beffa che si aggiunge al danno per chi ha un lavoro regolare, ma non guadanga abbastanza.
Last But Not Least
Il sussidio M5S è una promessa di pulcinella
Intendiamoci, tassare i ricchi per sussidiare i poveri può essere o meno condivisibile sul piano ideologico e politico, però si tratta di una misura permanente. Distribuire un po’ di soldi in deficit, in vista delle elezioni lasciando con ogni probabilità a chi governerà dopo la pillola avvelenata di scegliere tra ridurre il sussidio o finanziarlo con nuove tasse o minori spese è una porcata. Visto che non si legge abbastanza sui giornali è bene ribadirlo:
Il sussidio M5S è una cosa cattiva soprattuto perchè distribuisce soldi che non ci sono, lasciando il conto da pagare a chi viene dopo
Non che questo breve post abbia pretesa di convicere qualcuno, giacchè da decenni si arriva al governo promettendo pasti gratis e si governa distribuendo chirurgicamente mance ai fedelissimi che ancora trovano utile andare a votare. Nulla di nuovo sotto il sole, niente di troppo diverso da chi governava a prima e, verosimilmente, da chi governerà poi. Tuttavia non è neanche detto che questi commenti critici cadano completamente nel vuoto.
In fondo in mezzo a tanto rumore, provare a dire le cose come stanno è una cosa buona
*NB: se detta offerta non esprime governi stabili è solo perchè si trova per accidenti storici ad essere condivisa da partiti che si presentano all’elettorato come alternativi pur condividendo larga parte della cultura populista, se non fosse chiaro, l’elenco oltre a Lega e M5S include anche il PD, Forza Italia ocomesichiamaora e tanta altra roba più piccola ma simile.
** L’educazione faidate in campo economico-finanziario è notoriamente dominata da uno pseudokeynesismo (che in realtà è criptomarxismo) alimentato da un mix di quello che i principali giornalisti hanno imparato dai più diffusi cattivi maestri in circolazione.