Proverbio del 24 ottobre Fortuna e sfortuna abitano nello stesso cortile
Numero del giorno 50,2 Indice Pmi dell’Ue a 19 a ottobre
Avere la fortuna di potersi permettere un ministro letterato all’economia non è da tutti, mi sono detto scorrendo la preziosa lettera, una delle ultime, che il nostro beneamato guardiano della borsa ha spedito in quel di Bruxelles a Pierre e quell’altro che non mi ricordo il nome.
Notate la finezza dell’intestazione, a conferma che il nostro è uomo di mondo, oltre che di lettere. Ma poiché di lettere dobbiamo parlare, veniamo al dunque. E il dunque è che sforiamo, sì, ma il progetto di bilancio per il 2020 “non costituisce una deviazione significativa”.
Il deficit strutturale mostra un “leggero deterioramento”, dello 0,1%, ma poiché saremo in panne chissà per quanto, c’è la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali.
Poi c’è Quota 100, ovviamente, che “rimarrà in vigore fino al 2021, come originariamente stabilito. Anche se questa politica comporta dei costi, non altera i pilastri chiave del nostro sistema pensionistico, come un’alta età pensionabile obbligatoria e una graduale transizione al sistema contributivo”.
Mentre il reddito di cittadinanza, la riduzione della povertà e l’attivazione del mercato del lavoro consentiranno miglioramenti significativi.
Insomma, avete capito: leggetevi il resto da soli. Io vi saluto con questa perla: “Vogliamo promuovere e incrementare l’utilizzo dei pagamenti digitali. La diffusione del contante, anche se in calo, è ancora più alta rispetto agli altri Paesi europei. Il governo lancerà una serie di incentivi e campagne promozionali” per favorire l’uso delle carte di pagamento, di credito e di debito.
Tutto il resto è letteratura.
A domani.