Quanti di voi utilizzano i prodotti Microsoft di ultima generazione? E, invece, chi di voi ha l`abbonamento a Netflix e lo rinnova senza mai dare lo sguardo al portafoglio? Tanti o… pochini pochini?
Ehy, tranquilli, non sto cercando minimamente di farmi gli affari vostri!
Vorrei, invece, portare alla vostra attenzione qualcosa che sta emergendo anno dopo anno come un servizio sempre più utile a tutti coloro che utilizzano per studio, per lavoro o anche solo per semplice passione i servizi online. Questi stessi stanno diventando sempre più costosi e oggettivamente non tutti possono permettersi di pagare mensilmente decine o a volte anche qualche centinaio di euro per inseguire i propri desideri o le proprie personali aspirazioni.
Così, proprio le aziende provider come Netflix, Spotify, Apple Music hanno pensato di offrire ai propri utenti non solo abbonamenti basic destinati al singolo utente, ma anche piani di gruppo che al costo di un abbonamento offrono molteplici account. Il costo può essere diviso tra il numero di utilizzatori degli account messi a disposizione dal piano family o multi utente e risparmiare così oltre l’80%. A questo punto resta solo un problema: organizzare il gruppo e raccogliere le quote mese per mese. Farlo offline e in maniera artigianale significa perdere molto tempo nell’organizzazione e rischiare che non tutti paghino puntualmente la loro parte.
Per sollevare gli utenti che vogliono condividere dall’affanno di farlo da soli, arriva Together Price, che promette di riuscire a rendere snella, veloce e sicura la condivisione di spese offrendo un wallet digitale per raccogliere le quote e una chat di gruppo per comunicare in tempo reale.
Ma proviamo ad ascoltare direttamente da Marco Taddei, CEO e Co-Founder della società, tutto quello che c’è da sapere su Together Price.
Salve Marco, piacere di conoscerti! La prima domanda che ti vorrei chiedere è la seguente: come nasce Together Price e a cosa serve?
Together Price nasce in Italia a gennaio 2017 da una mia idea avuta insieme a Sabrina Taddei (CMO & Co-Founder) e Luca Ugolini (CFO & Co-Founder). Avevamo provato a condividere il costo di Netflix e ci siamo imbattuti in una serie di difficoltà che si sperimentano quando c’è bisogno di dividere le spese in un gruppo. Molto del nostro tempo era stato speso nella formazione del gruppo e poi nella raccolta delle quote. Quando ci siamo accorti che in rete su blog, forum e gruppi Facebook c’erano numerose persone che si lamentavano in merito a quanto fosse complicato condividere, abbiamo deciso di realizzare Together Price.
Si tratta di un sistema di pagamento di gruppo che permette agli utenti di sfruttare i piani di abbonamento family o multiutente semplicemente agevolando la condivisione delle spese. Numerosi sono infatti i servizi streaming che offrono questa possibilità, come per esempio Netflix, Nintendo Switch online, Office, Spotify, Apple Arcade e tanti altri. Il funzionamento della piattaforma è molto semplice e la registrazione è gratuita, al termine di quest’ultima è possibile utilizzare Together Price come joiner o come admin: si può quindi scegliere se unirsi ad un gruppo già esistente e inviare la propria quota di partecipazione all’admin, oppure aprire un gruppo di condivisione e mettere a disposizione di altri utenti il proprio abbonamento, ricevendo mensilmente le quote dei partecipanti. Il tutto avviene in maniera automatica e sicura ed è Together Price a prelevare ogni mese le quote di ognuno direttamente dalle carte di credito e prepagate collegate.
Quanto si può risparmiare in media in un anno?
Condividere in gruppo le spese di abbonamenti streaming può essere molto conveniente: insieme ad amici, parenti, coinquilini o colleghi di lavoro il costo dell’abbonamento infatti può essere ridotto fino all’80%. Facendo una media, per esempio, il costo annuale di Netflix, Spotify e Nintendo Switch Online è di 252 euro: condividendo invece gli abbonamenti in gruppo è possibile ridurre tale spesa e pagare solo 82,37 euro l’anno.
Potresti condividere con me qualche dato per avere un’idea chiara su come sta crescendo Together Price?
Dal 2017 ad oggi abbiamo ottenuto numerosi risultati: la nostra community è cresciuta notevolmente e proprio nelle ultime settimane è arrivata a quota 500.000 iscritti con oltre 50 mila utenti attivi mensili. In poco tempo siamo riusciti ad aprire il mercato spagnolo (a cui abbiamo approcciato ad inizio anno) e da giugno 2019 siamo presenti in diversi paesi dell’America Latina (Perù, Argentina, Cile, Messico, Ecuador e Colombia). Anche in questi paesi stiamo riscuotendo un buon apprezzamento, segno evidente che condividere la spesa per gli abbonamenti digitali è un bisogno sentito da una parte all’altra del globo.
Grandi risultati, ottimo! Quali saranno quindi i passi futuri?
Il nostro prossimo obiettivo è quello di allargare ulteriormente il mercato e arrivare all’utenza inglese e americana. Il nostro progetto a lungo termine è invece focalizzato sulla trasformazione del nostro wallet (che ad oggi è solo un portafoglio virtuale) in una carta prepagata con la quale gli admin potranno pagare direttamente gli abbonamenti che hanno sottoscritto con i soldi raccolti dalla condivisione. L’obiettivo è quello di portare Together Price a diventare un vero e proprio prodotto fintech. Questa è la direzione che vogliamo prendere e verso la quale ci stiamo orientando per dei test in America.
Ultima domanda: ho letto in rete che state vivendo anche un altro momento di profonda trasformazione che va verso la “Digital identity Platform” . Puoi spiegarmi meglio che cosa significa?
Certo! Questo concetto è strettamente legato al rispetto dei termini e delle condizioni d’uso stabilite dai provider dei servizi e alla reale trasparenza dei
vincoli relazionali che intercorrono tra gli utenti che condividono gli abbonamenti multiaccount. Together Price vuole posizionarsi sul mercato come la piattaforma di riferimento che educa e istruisce gli utenti a condividere un abbonamento in modo corretto.
Al pari di LinkedIn, dove ogni utente può postare e condividere gli avanzamenti di carriera con i propri selezionati contatti, su Together Price è possibile condividere con le proprie cerchie divise per 4 ambiti di relazione (amici, familiari, coinquilini e colleghi di lavoro) l’uso di abbonamenti digitali di gruppo. I Collegamenti e le Raccomandazioni di LinkedIn certificano le competenze professionali dell’utente, mentre in Together Price i Collegamenti e il tipo di Relazione certificano il rispetto dei Termini di Uso necessari alla condivisione del gruppo.
Potete trovare Together Price su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram e su Crunchbase