Voglio anch’io un computer sovranista

Proverbio del 9 dicembre Un uomo si valuta dal cervello, come il coltello dalla lama Numero del giorno: 40 Aziende italiane in % con collegamento internet veloce E siccome ormai siamo alla fiera ...

Proverbio del 9 dicembre Un uomo si valuta dal cervello, come il coltello dalla lama

Numero del giorno: 40 Aziende italiane in % con collegamento internet veloce

E siccome ormai siamo alla fiera dell’incredibile, finisce che leggo su giornali titolati – mica sul Cronicario che pure avrebbe voluto pensarci – che i cinesi hanno deciso che entro il 2022 sul suolo patrio non dovranno più esser presenti non solo i software, ma neanche i computer di marca straniera. Tutto autarchico e autoprodotto.

E siccome sono cinesi – venghino siori venghino – hanno già un piano. Non quinquennale ma triennale, visto ormai il tempo stringe. In pratica Pechino ha già disposto che tutte le istituzioni pubbliche e gli uffici che fanno capo al governo eliminino computer e software stranieri per sostenere lo sviluppo delle tecnologie domestiche con un primo taglio del 30% entro il 2020, del 50% nel 2021 e del residuo 20% nel 2022.

E’ chiaro che i cinesi hanno maldigerito la vicenda Huawei eccetera eccetera, ma che dire allora dei russi, che hanno già approvato una legge che obbliga a preinstallare anche software russo sui dispositivi elettronici esteri?

Con questi precedenti capirete che m’è venuta l’invidia. Ma che, noi che abbiamo inventato l’Olivetti, il PC, e siamo dei geni della programmazione…

dico noi, che siamo quello che siamo e che duemila anni fa governavamo il mondo, dico noi. Non siamo in grado di farci un computer con software autarchici?

Ovviamente col codice binario denominato in lire.

A domani.

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