BabeleIl trend del mercato immobiliare è positivo: ecco perché

Il mercato immobiliare in questo momento sta vivendo un trend di ripresa: a metterlo in evidenza sono i numeri forniti dall’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni a cura di Anc...

Il mercato immobiliare in questo momento sta vivendo un trend di ripresa: a metterlo in evidenza sono i numeri forniti dall’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni a cura di Ance, che ha preso in esame i mutamenti demografici ponendo in risalto la nuova domanda residenziale. Se si prende in considerazione lo scorso anno, per esempio, si scopre che nei primi tre mesi si è registrata una crescita del numero di case vendute e acquistate di quasi il 9 per cento; tra aprile e giugno l’aumento tendenziale si è ridotto, ma ha comunque sfiorato il 4 per cento; nel terzo trimestre, infine, la variazione positiva è stata molto consistente, con una crescita del 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018.

La ripresa del mercato immobiliare

A dispetto di una situazione economica che si può definire ancora debole, dunque, il mercato immobiliare residenziale si caratterizza per un trend in ripresa, che non sente delle prospettive di crescita tutto sommato limitate. Il rapporto fa riferimento ai numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate per precisare che nel 2018 le compravendite di case sono state in tutto 600mila, il che ha comportato una crescita di oltre il 6 per cento nel confronto con il 2017. È dal 2014, in ogni caso, che il mercato residenziale denota una tendenza espansiva, e la variazione tendenziale di quasi il 6 per cento delle quantità scambiate non può che indurre a un certo ottimismo.

Le intenzioni di acquisto

Passando ad analizzare le intenzioni di acquisto, i dati trimestrali dell’Istat rilevano che anche queste sono positive. Ad aprile, per esempio, ha sfiorato la quota del 5 per cento la quota di famiglie che si è dichiarata propensa a comprare una casa. I numeri riguardanti le intenzioni di acquisto segnalano che in Italia la domanda di abitazioni che deve essere soddisfatta è ancora consistente, anche se si parla di un indicatore che non può che essere sensibile ai cambiamenti del contesto di riferimento. La risposta del settore si deve basare su prodotti innovativi e che siano capaci di assicurare performance ottimali dal punto di vista dell’efficienza energetica: soluzioni che corrispondano ai nuovi bisogni dell’abitare, che siano sicure e che vantino standard di qualità elevati.

L’analisi del trend di ripresa

Tanto i comuni capoluogo quanto i comuni non capoluogo sono stati interessati dal trend in ripresa: in entrambi i casi si è superato il 5 per cento. La tendenza, per altro, non presenta particolari differenze tra le varie aree geografiche. I tassi di espansione più significativi sono quelli messi in mostra da Bologna e da Milano: una crescita del 9 per cento viene solo sfiorata nel caso della città felsinea e addirittura superata nel caso del capoluogo meneghino. Se si dà uno sguardo alla situazione delle otto città italiane più importanti, si scopre che tra il 2018 e il 2019 c’è stata una variazione positiva del numero di case compravendute in linea generale. Tuttavia, c’è da tener conto di due eccezioni importanti: Napoli, con un calo tendenziale pari all’1 per cento, e Firenze, dove la flessione è arrivata a sfiorare il 7 per cento.

La situazione nelle altre città

Sono positivi, invece, i segnali che provengono da Torino, con una crescita di quasi 2 punti percentuali, e da Palermo, dove la variazione positiva è del 2 per cento. Le nuove costruzioni a Roma di Progedil 90 rientrano nel trend al rialzo della Capitale, superiore al 6 per cento, e ancora meglio è andata a Genova, con una crescita di oltre il 7 per cento. Per quel che riguarda le previsioni fino alla fine del 2020, invece, si ipotizza una stazionarietà rispetto al 2019, e quindi circa 603mila compravendite residenziali, che comporterebbero una crescita del 4 per cento rispetto al 2018.

La messa in sicurezza degli immobili

Nelle agende dei governi sta diventando sempre più rilevante il tema della messa in sicurezza degli immobili, così come quello della rigenerazione urbana. In un contesto in cui si palesa l’esigenza di aumentare la sostenibilità delle città, anche a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, non può venire meno da parte degli operatori l’impegno di promuovere delle azioni valide in questo ambito: il che vuol dire mettere in sicurezza i territori e le aree urbane e svolgere al tempo stesso una valida azione di prevenzione. Un ruolo di primo piano da questo punto di vista può essere quello svolto dal Sismabonus e dall’Ecobonus, agevolazioni fiscali che di certo hanno le potenzialità per favorire un processo importante di riqualificazione urbana e di manutenzione.

I prezzi delle case

Ci si attende per i prossimi mesi una sostanziale stabilità dal punto di vista dei prezzi delle case. Dopo un decennio contraddistinto da un costante calo, i numeri più recenti fanno ipotizzare primi segnali di ripresa, anche se timidi. Le attese manifestate dagli agenti immobiliari, a loro volta, esprimono la convinzione di un leggero rialzo delle quotazioni. Nel frattempo a governare il mercato sono i mutamenti della domanda: i clienti, infatti, ammettono di essere disposti a spendere di più per prestazioni migliori sotto il profilo della sostenibilità e dei consumi di energia. Di conseguenze i nuovi immobili vanno incontro a tali esigenze, risultando più flessibili. Nel momento in cui la popolazione cambia, non può che esserci un grande impatto conseguente sul mercato degli immobili: i fattori in gioco sono il notevole invecchiamento della popolazione e la crescita delle famiglie poco numerose.

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