Se c’è una scienza che ha chiaro come debbano essere trattati e letti i numeri, questa è la statistica. C’è un modo specifico di agglomerarli, analizzarli, classificarli, leggerli, trattarli.
Si fa un’ipotesi e si cercano conferme. Secondo la teoria costruttivistica, chi cerca trova, ovvero se guardiamo alla realtà con un’idea precisa, troveremo conferme a favore di essa, e ci dimenticheremo di raccogliere informazioni a disconferma di essa.
Gli esseri maggiormente attenti sono consapevoli di questo atteggiamento mentale e portano consapevolezza allo sguardo che esprimono, cercando di usare equanimità nell’osservare cio’ che ricercano. Arginano i pensieri automatici ed i giudizi che emergono spontanei nella mente e si concentrano sul comprendere il loro oggetto d’interesse.
Tanto piu’ è importante comprendere cio’ che ci interessa, tanto piu’ dobbiamo sforzarci di usare cautela, equidistanza, competenza per comprenderne tutti gli aspetti.
Questo è un ribaltamento delle nostre abitudini; diventiamo attivi nel guardare l’altro o gli altri, diventiamo responsabili nel riuscire a comprendere davvero cio’ che ci accade intorno o nello scegliere che non ci interessa capirlo, conoscerlo, apprezzarlo.
Ora, capire come i numeri di alcuni fenomeni stiano condizionando le nostre vite, parrebbe un elemento centrale per qualsiasi persona, in particolar modo per chi ha la responsabilità della salute pubblica e del pubblico ordine.
Fa veramente tristezza vedere come, invece, proprio su questi numeri si stiano accapigliando politici, esperti, funzionari, professionisti senza trovare quella distanza emotiva che permetterebbe loro di ordinare con maggiore efficacia i loro pensieri sparsi e delineare scenari plausibili.
Vien quasi da pensare che non siano interessati a comprendere, ne tantomeno a spiegare come questi numeri possano aiutare l’intera comunità a vivere meglio questa transizione.
Vien anche da pensare che gli elementi basilari della piu’ semplice comunicazione non facciano parte del bagaglio dei nostri governatori.
E ogni giorno danno i numeri…..in tutti i sensi.