L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle ha ribaltato il nostro quotidiano, portando con sé cambiamenti e dando a molti imprenditori la possibilità di guadagnare grazie al mondo digitale. Molti sono i settori che hanno visto una crescita economica non indifferente, tra questi vi è senza dubbio quello della canapa. Questo argomento è sempre più discusso, specie da quando il governo italiano ha dato l’ok sulla legalizzazione del prodotto. Non a caso, nonostante la forte crisi economica scaturita dall’emergenza epidemiologica, le imprese hanno investito in questo settore e i recenti numeri sono la dimostrazione di uno sviluppo economico da lode. Negli ultimi anni, fino ad arrivare all’anno 2020, diversi e-commerce hanno quintuplicato i fatturati.
Si prevede, infatti, che il mercato globale della canapa aumenterà tra il 2020 e il 2026. A contribuire all’exploit della canapa è stato – probabilmente – il bisogno di cambiamento. Molti si chiederanno perché ci sia bisogno di dinamismo in un contesto abbastanza complicato.
A far chiarezza è l’OMS, in quanto ha dichiarato che per far fronte ai disagi psicologici legati all’emergenza sanitaria Covid-19, molte persone hanno sentito il bisogno di affrontare l’insonnia ricorrendo al CBD (uno dei principi attivi della cannabis). Per intenderci, il cannabidiolo è la seconda sostanza più abbondante nella cannabis dopo il THC e possiede soluzioni antinfiammatorie, antidolorifiche e rilassanti. L’incertezza e lo stress – specie in questo periodo – hanno iniziato ad invadere le menti di più persone, tanto da indurle all’abbandono del proprio lavoro.
Nel corso degli anni, lo sviluppo dell’olio di canapa ha portato a svariati tipi di prodotti petroliferi CBD di canapa. Attualmente, la produzione di olio di canapa CBD è ben concentrata soprattutto in Europa e Nord America. Il mercato globale CBD ha un valore di 254,7 milioni di dollari ed entro la fine del 2026 dovrebbe raggiungere quota 1,4832 miliardi di dollari.
Vendita Olio CBD, il decreto di Roberto Speranza
L’ottobre scorso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha sospeso il decreto, mettendo su una conferenza con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Consiglio Superiore di Sanità per valutare se gli effetti del CBD fossero invasivi per l’organismo umano. Stando a quanto riportato da alcune fonti, il ministro Speranza fa un passo indietro e approva il mercato della cannabis legale che si dimostra sempre più fertile anche in una situazione complicata dal punto di vista economico. In senso specifico, però, secondo il ministro la cannabis light – stando alle sue parole – verrà regolamentata legalizzata “all’italiana”.
Ciò vale a dire che saranno le aziende lecite – con più potere contrattuale – ad avere il via libera. Anche le tabaccherie potranno vendere questo prodotto, sotto regime di monopolio; stesso ragionamento sarà valido anche per la produzione che resterà in mano ad una filiera chiusa (Coldiretti e Federazione italiana tabacchi). Al di là di ogni forma di proibizionismo, l’Italia ha confermato l’innocuità della sostanza fino a far sì che la sua vendita diverrà, nel tempo, un processo “normale” simile a quello delle sigarette elettroniche. Il cannabidiolo può essere assunto in diversi modi e quello più comune è appunto l’olio; a riguardo sono sempre più le persone che acquistano il prodotto per motivi già citati e ciò ha creato un mercato molto interessante dove si è distinto www.cibdol.it che a livello internazionale ha guadagnato notorietà ed affidabilità nei confronti di chi vuole acquistare questa tipologia di prodotti.
Il mercato della cannabis legale, in Italia, attualmente – secondo fonti specifiche – occupa oltre 10mila individui; difatti, molti investitori hanno tratto una fonte di guadagno nell’e-commerce di questa specifica sostanza. Nei prossimi mesi saranno i più a desiderare di cavalcare quest’onda legale. In vista dell’alto fatturato, soprattutto riguardante l’anno della pandemia, si pensa ad un atteso sviluppo della canapa sempre più concentrato ed esteso a livello globale.