BabeleBoom degli e-commerce nel 2020, ecco le prospettive dell’anno

Il periodo storico Coronavirus è – secondo i ricercatori – quello più complicato a causa della crisi economica e dello stop di molte attività. Ad investire in un contesto del genere è in particolar modo la categoria imprenditoriale, la quale ha portato un incremento intelligente grazie al mondo digitale. Dalle recenti stime è intuibile che una buona parte della popolazione ha colto l’occasione di realizzarsi nei settori sempre più evoluti, camminando a pari passo con la realtà online. Fare business nel 2020 è senza dubbio un aspetto difficoltoso a causa del peso della crisi, ma al contempo esistono determinati ambiti che – grazie ai progressi tecnologici – sono più promettenti in chiave di guadagno. Avviare un’attività commerciale – mai come ora – è un rischio, ma il segreto è guardarsi attentamente intorno e capire di cosa hanno bisogno le persone. In base agli ultimi dati di mercato è emerso che investitori e imprenditori mirano a scelte soddisfacenti. Queste figure tengono conto non solo degli eventuali azzardi della digitalizzazione, ma soprattutto dei competitors che sono già attivi in un determinato settore. La nascita di internet – fortunatamente – ha portato con sé un’ampia possibilità nell’economia, permettendo di raggiungere con più facilità i settori interessati, dimezzando i costi delle merci e attirando un gran pubblico di utenti.

L’anno epidemiologico e l’exploit dell’e-commerce

Lo shopping online rappresenta una necessità

Per le persone, infatti – stando alle stime di una analisi recente – è stato asserito che grazie al boom dell’e-commerce, l’Italia ha avuto una crescita di circa il 31% rispetto agli altri Paesi.

Un aumento accelerato che ha contribuito soprattutto nella prima ondata del virus, dunque durante il primo lockdown. Questa spinta ha trasformato le modalità di consumo e portato una visione nuova, chiaramente sostanziale per gli imprenditori e i consumatori. Shopify Plus, non a caso, ha revisionato la sua prospettiva di fare e-commerce adottando un approccio più completo, volto allo sviluppo di un mercato online coinvolgente per gli utenti.

Il commercio elettronico è alla portata di tutti. Complice del suo progresso è senza dubbio l’avvento del Covid-19 che ha limitato gli acquisti presso i negozi fisici, spingendo le piccole e grandi aziende verso l’acquisto online. L’incremento del traffico verso i siti e-commerce – si ipotizza – farà crescere ancor di più l’attenzione delle persone in ambito digitale per varie ragioni, quali comodità e tempistica. Secondo gli analisti, il Natale che ci attende sarà la conferma dell’e-commerce, difatti una buona parte degli acquirenti ha affermato che utilizzerà le opzioni di acquisto via internet per fare i regali.

 

Il 70% degli italiani, dunque, per evitare gli assembramenti si rifà alle aree d’acquisto online

Se si pensasse all’evoluzione del commercio tra 10 anni, l’acquisto online – probabilmente – continuerà il suo sviluppo perché più efficace ed efficiente. Ma essere veloci non basterà. Nonostante le tecnologie abbiano “velocizzato la vita quotidiana”, l’iper-condivisione delle informazioni ha senz’altro aiutato a sostenere questa velocità. A ricercare l’ottimizzazione, invece, è soprattutto il consumatore e le imprese dovranno prepararsi ad aumentare con costanza il passo per essere competitive.

Tante realtà, ogni giorno, occupano uno spazio nel grosso mondo virtuale e il 2020, oltre ad essere stato un anno particolarmente problematico, ha ispirato e trasformato le aziende del mondo. Il cambiamento spesso assume una chiave di lettura positiva, ma la prospettiva del commercio – per i prossimi anni – resta ancora da decifrare. Intanto, possiamo affermare – stando a quanto emerso da questa breve analisi – che l’e-commerce ha fatto la sua miglior esibizione in un anno oggettivamente difficile. Ciò vale a dire che “adattarsi” alle circostanze non è poi così controproducente, specie se il protagonista veste un ruolo innovativo.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club