MAZARA DEL VALLO (TP) – C’è un Paese che piange e sventola bandiere a mezz’asta e un altro che festeggia in piazza la finale di Coppa Italia. Con tanto di maxischermo e inno di Mameli. Succede anche questo nei giorni del lutto per la bomba di Brindisi e il terremoto in Emilia Romagna. Ieri sera, nella piazza principale di Mazara del Vallo (Trapani), il Comune si è intestato le spese per dar sfogo al tifo sportivo di una sparuta, per fortuna, schiera di appassionati di calcio. Tra di essi, già qualche ora prima dell’evento, si poteva scorgere, alla destra dello schermo, il sindaco Nicola Cristaldi (Pdl) – che dopo alcuni minuti, se n’è andato – e l’assessore comunale allo Sport, Pietro Ingargiola, juventino sfegatato.
Quest’ultimo, in un comunicato ufficiale, ha così lanciato l’iniziativa: «Per rendere omaggio ai numerosi sportivi la nostra amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Nicola Cristaldi, ha deciso di montare un maxischermo nella piazza della Repubblica e dare vita ad una festa di sport». A molti il nome di Pietro Ingargiola dirà poco o nulla, ma l’assessore in questione è balzato agli onori delle cronache per una delle più famose intercettazioni di Calciopoli. Si tratta del famoso commissario di campo, intercettato al telefono con Tullio Lanese (ex presidente dell’Associazione italiana arbitri, condannato dalla giustizia sportiva a un anno) mentre racconta dello scontro Moggi-Paparesta – avvenuto all’interno degli spogliatoi alla sua presenza – durante la partita Reggina – Juventus. Il commissario è stato prima inquisito e sospeso per un anno, e poi sanzionato con una semplice ‘ammonizione’.
Nemmeno il cordoglio che sopraggiungeva dalle cronache del Tg1, e che si diramava amplificato nella piazza, ha instillato un qualche dubbio tra i presenti. Tra loro molti giovani e giovanissimi. Tutto ciò mentre dallo schermo – su cui campeggia a caratteri cubitali la scritta: “Città di Mazara del Vallo e Juventus club Gianni Agnelli” – il presidente del Senato, Renato Schifani, e il Papa ricordavano la morte della sedicenne Melissa, avvenuta in Puglia, poche ore prima. Il Comune di Mazara – che ha esposto le bandiere a mezz’asta, in segno di lutto – non ha pensato fosse il caso di annullare la manifestazione. Ci ha pensato il Napoli a decretare la quiete dei tifosi bianconeri e a riportare, almeno in città, il giusto silenzio nella notte del dolore.