Gentile Ministro,
Gentili Presidenti di Commissione di Camera e Senato,
mi chiamo Ersilia Lombardo, sono un’insegnante abilitata e iscritta
negli elenchi dell’USP di Reggio Calabria. In questi giorni sto seguendo le varie notizie sul concorso a cattedra, il cui bando uscirà
il 24 settembre e ho un dubbio che è il seguente.
Il concorso si vuol fare perché si presuppone che ci siano cattedre disponibili da poter coprire, per cui non capisco perché non immettere più docenti in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento. D’altra parte, la definizione stessa “Graduatoria ad Esaurimento” è stata coniata dall’allora Ministro nelle more di un elenco che, negli anni, possa essere svuotato per mezzo delle immissioni in ruolo.
Nelle province dove il numero dei docenti non è tale da coprire il
fabbisogno delle scuole si potrebbe coprire con i nuovi abilitati del
TFA. Infatti il concorso servirà a immettere in ruolo solo nell’ A.S.
2013/2014 e il TFA, se fatto nei tempi necessari, potrà risolvere il
problema dei posti vacanti proprio per tale A.S.
Si è detto che il concorso serve a “svecchiare” e dare linfa giovane alle scuole: ma come? Ci sono per caso abilitati di vent’anni? Avereesperienza di anni di insegnamento ora è diventata una colpa? La meritocrazia (parola che ormai è sulla bocca di tutti ma di cui pochi
conoscono il significato) si misura in età anagrafica? Ma non si pensa
alle migliaia di precari da decenni che, a Settembre, sono con il
terrore di restare a casa? Invece di dare loro un tempo indeterminato
agognato da anni e meritato col duro lavoro sul campo si pensa a come affossarli?
Spero che questa mia non leda la sensibilità di nessuno, ma possa
essere il contributo di una semplice cittadina alla discussione in
atto.