Qualche giorno fa il Financial Times ha pubblicato un calcolatore online che consente agli utenti di scoprire il valore commerciale dei loro dati personali. I miei dati valgono $0,6851. Di conseguenza, se una società volesse comprare i dati di 10.000 persone molto simili a me il costo sarebbe di €5.139 circa.
Più interessante è capire quali sono le variabili che determinano questo prezzo. Per esempio l’algoritmo del Financial Times ipotizza che i seguenti dati siano disponibili:
– Età
– Sesso
– Codice postale
– Razza / Etnia
– Livello di istruzione
Uno solo di questi dati vale $0,0005, selezionandone cinque, il montante sale a $0,007. Deselezionando uno di questi dati il prezzo scende a 0,0065 $ …eccezione fatta per la variabile “razza/ etnia” che riduce il valore del 71% a 0,002 dollari. Una possibile conclusione è che la “razza/etnia”, specie nei paesi anglosassoni ha una capacità predittiva relativamente alta; in altre parole, non sapere l’etnia, pregiudica la capacità di rendere un messaggio rilevante per un dato profilo.
Al passaggio successivo, l’algoritmo vuole sapere se sono un milionario, se clicco “si”, il mio valore raddoppia. Ci sono in tutto una trentina di domande su quattro pagine, (se volete calcolare il vostro valorecliccate qui)
Chiediamoci ora se questo algoritmo sia pertinente. Il modo migliore per verificarlo è di confrontarlo con algoritmi che già operano, con successo, nel mercato dei dati personali. Non vi preoccupate, è tutto assolutamente lecito e potete fare questo paragone direttamente dal vostro computer. Se avete un profilo Facebook, per esempio, selezionate l’icona a forma di ruota in altro a destra e puntate sulla opzione “crea una inserzione”.
Quindi inserite il sito web che vorreste promuovere: l’algoritmo di Facebook ci offre una serie di opzioni geografiche e socio-demografiche, selezionandole il valore di acquisto di ogni dato si aggiorna automaticamente. Mettiamo a confronto due ipotesi di campagne: una negli Stati Uniti (tutti gli utenti Facebook dai 13 anni in su), e una più mirata che ha come target gli italiani tra i 25 e 45 anni che hanno dichiarato di essere interessati al tema #politica (sono 13.000).
In entrambi i casi, il valore riportato dal calcolatore del Financial Times è simile ai prezzi pubblicati da Facebook.
Che delusione però perché valiamo così poco? Perché il metodo descritto sopra è un approccio commerciale: una stima della probabilità che ognuno di noi possa eseguire l’atto desiderato (cliccare, comprare, iscriversi, etc…). L’altro valore, il valore che ci viene in mente è quello che prende in considerazione i nostri sentimenti, le nostre relazioni, la nostra memoria individuale e collettiva, la nostra cultura. Ci chiediamo: “Se dovessi sparire quanto pagherebbero i miei famigliari o i miei amici per riavermi?” La somma sarebbe infinita perché nessuna somma di denaro potrebbe sostituire chi siamo. Queste considerazioni vanno ben al di là delle considerazioni puramente commerciali.