Se dicessimo che internet è il senso stesso della nostra vita, staremmo esagerando? Forse. Non esageriamo invece dicendo che, grazie a tutte le informazioni che lasciamo quando accediamo a internet, in rete esiste un profilo più o meno preciso di ciò che cerchiamo o che potremmo aver desiderio di trovare.
In questo campo, gli algoritmi dei motori di ricerca, Google in testa, si stanno sempre più perfezionando circoscrivendo i nostri dati all’interno di una ipotetica bolla che in qualche modo ci rende riconoscibili, vendibili e quindi gestibili. I temi portanti su cui si snoda la questione sono tanti, soprattutto quello dei Big Data – ovvero la grande mole di dati sensibili in possesso dei giganti dell’informatica che procura loro un potere enorme – e quello sulla privacy. Su quest’ultima tematica può essere interessante dare un’occhiata all’infografica che vi proponiamo di seguito (basta avere un po’ di dimestichezza con l’inglese per venirne a capo agevolmente) – tratta dal sito whoishostingthis.com– in cui vengono proposte alcune alternative ai maggiori servizi di mail, ricerca online, chat per tutelare la propria privacy.