In arrivo Windows 9, mentre Google pensa ai più piccoli

In arrivo Windows 9, mentre Google pensa ai più piccoli

Non solo guerra dell’ecommerce tra le notizie più importanti della settimana in salsa tecnologica. A tenere banco sono sempre i soliti giganti del tech, ma a questi se ne potrebbe aggiungere presto un altro: stiamo parlando di Shazam, la celebre applicazione che consente all’utente di riconoscere un brano musicale tramite l’ascolto dello stesso con il microfono di uno smartphone. Con i suoi oltre cento milioni di utenti attivi al mese Shazam entra di diritto nell’olimpo dei grandi della tecnologia. Di seguito vi proponiamo tutti i dettagli della settimana tech.

Google pensa ai più piccoli
Un account gmail per i giovanissimi. È questa l’idea di Big G, sempre attento alle esigenze dei propri utenti e, in questo caso, interessato a quelli che possono essere definiti i nativi digitali. L’obiettivo senza dubbio è quello di attrarre sempre nuovi utenti per l’utilizzo dei propri servizi, se poi questi sono già presenti in Rete, e utilizzano molti servizi magari sotto mentite spoglie, allora una “regolarizzazione” potrebbe essere la soluzione ottimale. Stiamo parlando di tutta quella striscia di utenti under 13 che usufruiscono di strumenti messi a disposizione da Google, ma lo fanno spesso ricorrendo alla falsificazione dell’età anagrafica o con il consenso dei genitori. Per ovviare a tale condizione dalle parti della Silicon Valley hanno pensato ad un account Gmail e Youtube fatto su misura per loro. La versione “per tutti” dei servizi in questione garantirebbe ai genitori di impostare un filtro, in maniera tale da tutelare i loro figli dalla fruizione di contenuti indesiderati. La scelta sarebbe stata pensata per venire in contro alla legge che mira alla protezione dei minori in Rete.

Windows 9 is coming
Arriverà il 30 settembre la nuova versione del software di Microsoft. Dovrebbe chiamarsi “Threshold” (soglia) e tra le novità più significative presenterà il ritorno del tasto “Start”. Si tratterà di una sorta di miscela degli ultimi sistemi operativi della casa di Redmond: la grafica infatti proporrà la presentazione dei programmi in maniera tradizionale, ma rimarrà il design a blocchi colorati tipici di Windows 8. Le finestre torneranno a occupare una posizione predominante in Windows 9, sarà qui dentro che finiranno i blocchi colorati racchiusi dentro dei riquadri che non occuperanno tutto lo schermo. Mouse e tastiera tornano ad essere le periferiche di riferimento per la gestione delle operazioni, dato che il touch si è rivelato essere un boomerang. Tra le indiscrezioni più interessanti quella del ritorno dell’assistente virtuale sembra essere piuttosto attendibile: Cortana (questo il suo nome) dovrebbe essere in grado di rendere più agevole la navigazione e la gestione delle funzioni in generale.

Tutta un’altra musica
Shazam supera cento milioni di utenti attivi al mese e oltre mezzo miliardo di download: l’ormai noto servizio di riconoscimento dei brani musicali, attraverso un’applicazione che ascolta le canzoni e restituisce titolo e autore, è una vera e propria realtà discografica. Lanciata nel 2002, attualmente, come riporta il sito dell’Ansa, su Shazam stanno investendo le maggiori case discografiche di tutto il mondo, da Sony Music a Warner Music e Universal Music. Ognuna di queste infatti avrebbe acquistato azioni per 3 miliardi di dollari. E secondo quanto sostiene Rich Riley amministratore delegato della società, nel giro di qualche anno Shazam sarà in grado di quotarsi in Borsa.

Alibaba punta agli Usa
Il prossimo autunno il gigante dell’e-commerce cinese, che tanto sta facendo parlare di sé in questi ultimi mesi, anche per la concorrenza dichiarata nei confronti di Amazon, si quoterà al New York Stock Exchange (la più grande borsa valori del mondo), e le previsioni dicono che potrebbe raccogliere 20 miliardi di dollari. I numeri del gigante cinese spaventano soprattutto per quanto riguarda il volume di merce venduta, 248 miliardi di dollari nel 2013, specie se si considera che Amazon nello stesso periodo ha realizzato quasi la metà delle vendite, mentre eBay un terzo. Meno forte sembrerebbero invece le cifre riguardanti il fatturato, attestatosi a 8 miliardi di dollari nel 2013, contro i 16 miliardi di eBay e gli inarrivabili (almeno per il momento) 75 miliardi di dollari di Amazon.

E Amazon alla Cina
La risposta di Jeff Bezos e soci non si è fatta attendere, perché a settembre Amazon ha annunciato di voler espandersi in Cina, tramite la creazione di un’attività all’interno di una zona di libero scambio a Shangai, denominata Shangai Free-Trade Zone. Qui il colosso americano dell’e-commerce realizzerà dei magazzini, con lo scopo di ridurre i tempi di consegna e divenire quindi sempre più competitivo sul versante orientale. In una zona in cui le norme vigenti in materia di importazioni ed esportazioni sono meno rigide, lo scopo è quello di permettere alle piccole imprese di esportare i propri prodotti all’estero, oltre ovviamente a fornire la propria merce ai consumatori cinesi.

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