Centinaia di migliaia di famiglie italiane sono state colpite, negli ultimi tre anni, dai casi di “risparmio tradito”, da Banca Etruria alle Banche Venete. La prima protezione di fronte a questi rischi, al di là dell’azione di vigilanza delle istituzioni, risiede nell‘educazione finanziaria. È un fronte in cui gli italiani hanno purtroppo ancora molte lacune, come hanno appurato diverse indagini. Il sito Risparmiamocelo.it ha messo a punto dei materiali gratuiti a disposizione di chi voglia intraprendere il percorso di “alfabetizzazione finanziaria”. Si comincia con una domanda riguardo ai tre concetti base della finanza: l’inflazione, il tasso di interesse e la diversificazione. Un articolo riassuntivo permette di colmare l’eventuale gap. Il secondo passaggio riguarda la comprensione dei meccanismi dei mercati finanziari. Il terzo e ultimo passo è un manuale che pone le basi per dominare l’emotività, capire come si gestisce il rischio e come provare a individuare le truffe finanziarie.
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C’è un nesso tra i casi di “risparmio tradito” avvenuti in Italia negli ultimi anni e la scarsa educazione finanziaria degli italiani. Fortunatamente almeno sui concetti base si può recuperare senza troppa fatica