“Letteratura brutta”: nasce la nuova corrente letteraria

Scrivere semplice, senza farsi credere colti. Una nuova corrente letteraria, perché ogni meccanico scrittore è sempre meglio di certa spazzatura

Semplicità, che bella parola! Se mi chiedessero qual è la dote principale di un bravo scrittore, io risponderei: la semplicità.

Facevo queste riflessioni ieri, quando mia mamma, ex maestra elementare in pensione, mi ha fatto notare l’essenzialità di uno scrittore che, a suo dire, “punta dritto al cuore del lettore”. Poi, essendosi accorta del mio disappunto, ha provato a tranquillizzarmi: “Anche tu scrivi semplice”. E infine, ha sibilato: “Ma lui di più”. Il lui in questione è Fabio Bonetti, lo scrittore con la terza media che ha venduto 10 milioni di copie dei suoi romanzi puntacuore. Ecco perché ieri è stato un giorno triste: mi ero svegliato credendo di essere uno scrittore semplice, essenziale, almeno agli occhi di mia madre, e sono andato a dormire con la certezza di non esserlo abbastanza. Allora, ho pensato di riunire alcuni amici scrittori e, oggi, dopo pranzo, tutti insieme ci siamo esercitati a essere semplici. Addirittura, abbiamo avuto l’idea di fondare una corrente letteraria, e l’abbiamo chiamata Letteratura brutta, una produzione artistica semplice, realizzata da scrittori che non si pongono il problema di farsi credere colti. Qui di seguito potete leggere alcune frasi tratte da romanzi di scrittori italiani seguite da memorabili espressioni di personaggi di spicco della letteratura brutta che, esprimendo gli stessi concetti, permetteranno a voi lettori di confrontare i diversi stilemi.

Margaret Mazzantini scrive: “Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada come una marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande e impegnativo corso. Venirne fuori, venirmi in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell’umanità”.

Il mio amico LinoTollo, parrucchiere e scrittore, le fa eco: “Voglio ubriacarmi e scorreggiare, le uniche cose che mi danno piacere. E vaffanculo al resto”.

Ditemi voi: chi arriva più velocemente al cuore del lettore?

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