Niente fretta dopo i pasti: bere tè e caffè troppo caldi rovina la salute

Lo sostengono medici e studiosi, che raccomandano, soprattutto ai fautori del tè bollente, di aspettare un poco prima di mandarlo giù. Le conseguenze possono essere molto gravi

A qualcuno piace caldo. Ma sbaglia: il tè, secondo gli anglosassoni, andrebbe bevuto più che bollente, caldissimo, da incendiare la gola. E proprio questo, almeno dicono gli autorevoli studiosi della Organizzazione Mondiale della Sanità, è un problema. Non si dovrebbe mai consumare una bevanda, sostengono, che abbia una temperatura superiore ai 65 gradi centigradi.

Poco? Pazienza: di più è un rischio. Gli studiosi sono concordi: “Bere bevande troppo calde è, con ogni probabilità, una delle principali cause del tumore all’esofago. È la temperatura, non la sostanza in sé, a essere responsabile”. Il principio vale per il tè ma anche per il caffè ed è ancora più valido per le persone che fumano e bevono alcolici. Bisogna fare attenzione.

Ma allora quali sono le temperature indicate per bere il tè e il caffè senza temere di farsi male? Secondo la Royal Society of Chemistry la temperatura del tè deve essere compresa tra 60 e 65 gradi, alla faccia dei sostenitori del “tè bollente”. Lo conferma la Northumbria University e chiude la questione.

E il caffè? Ancora meno caldo. Per gli esperti è ottimo se si aggira tra i 48 e i 60 gradi.

Insomma, la lezione è semplice ed è anche un antidoto contro la fretta. Bere tè e caffè va bene, sono buoni e aiutano a restare pimpanti. L’importante è aspettare, qualche minuto, perché si raffreddino un po’. Come (quasi) tutto nella vita.

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