In un mondo in cui siamo riusciti a fare della nostalgia — non ce ne voglia troppo il buon Walter Benjiamin — un sentimento replicabile industrialmente grazie a reboot, remake, saghe infinite e serie televisive con concentrazioni omeopatiche di narrativa, c’è ancora un piccolo campo da gioco che, come il villaggio di Asterix e Obelix, resiste al tempo identico a se stesso, irriducibile, che continua ad appassionare vecchi e nuovi appassionati e che continua ad avere un gigantesco seguito in migliaia di appassionati sparsi in tutto il mondo e, ovviamente, anche un gigantesco, sia del vintage che del nuovo, da ebay alla vecchia e cara edicola.
22 miniature incollate su piccole basi di plastica convessa e tondeggiante; una pallina grossa un pollice a forma di Tango; un campo di simil moquette da stirare ogni volta prima di mettersi a giocare e due porte che, quasi per legge di Murphy, riescono sempre ad incastrarsi tra loro con insbrogliabile creatività. Non sentite anche voi odore di anni Ottanta?
Ah, e ovviamente dai due giocatori in su, ovviamente in carne, ossa e sudore, e altrettanto ovviamente disposti a mettere in campo la propria sospensione dell’incredulità per ritrovarsi come per magia in uno stadio per davvero, nel bel mezzo di una sfida in cui risuonano nomi di calciatori ormai in pensione. Che bomba la fantasia eh?
In una parola: Subbuteo, che altri chiamano Calcio Tavolo, uno dei giochi più longevi del Novecento, inventato negli anni Quaranta e chiamato con il nome scientifico di un falco — sì, il Falco subbuteo, perché solo dal suo punto di vista i giocatori possono sembrare tanto piccoli —, il calcio tavolo è riuscito a sopravvivere da una generazione all’altra ed essere ancora tra i giochi, rigorosamente analogici più amati e praticati al mondo, in modo totalmente trasversale tra i generi e tra le età.
E per chi ancora non riesce a prenderlo sul serio, pensate che proprio oggi, a Gibilterra, iniziano i Campionati Mondiali di Calcio Tavolo, competizione agguerrita in cui 34 giocatori italiani — maschi e femmine dagli under 12 ai senior — sfideranno giocatori provenienti da ogni parte del mondo, dal Belgio alla Francia, dalla Germania al Sudan, dalla Tunisia alla Grecia, fino a Malta, Giappone, Russia e Usa e molti altri. E, dopo un’estate a secco di Mondiali, finalmente per l’Italia potrebbe esserci da gioire visto che agli ultimi, di Mondiali, organizzati a Parigi l’anno scorso, gli italiani si sono portati a casa 8 titoli su 12.
Insomma, se vi manca la vera nostalgia e siete stufi di rivedere sempre lo stesso film o la stessa serie, in tutte le sue possibili imitazioni e variazioni, spegnete Netflix e tornate a giocare a Subbuteo, l’unico gioco del Novecento capace di divertire come o addirittura di più di un videogioco iper realista à la Fifa.