Truffe costoseOgni anno i governi europei perdono 15 miliardi di euro a causa della contraffazione

Rispetto al 2019 il danno complessivo causato alle imprese regolari è aumentato di 2,5 miliardi di euro. Almeno 225 milioni di euro sono a carico di aziende del nostro Paese, il 15% del totale

Vincenzo PINTO / AFP

Ogni anno la contraffazione genera perdite pari a 15 miliardi di euro nelle entrate dei bilanci dei governi Ue. È questo, in estrema sintesi, l’allarme principale lanciato dalla nuova stima dell’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) riportata nella relazione 2020 sullo stato delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi) che comprende le indagini dell’Ocse e dell’Ufficio Ue dei brevetti (Ueb)

Secondo la ricerca il 15% di tutti i prodotti contraffatti nel commercio internazionale sequestrati dalle autorità doganali viola i diritti di proprietà intellettuale delle imprese con sede in Italia rappresentando un «grave rischio per i consumatori».

Nell’Ue ogni anno circa il 14,1% delle vendite del settore dei cosmetici e della cura personale (pari a 9,6 miliardi di euro) non vengono realizzate a causa della presenza di prodotti contraffatti. In Italia la percentuale è dell’11,9%, pari a 935 milioni con un aumento di 225 milioni rispetto all’ultima stima.

Ancor più grave è la contraffazione di medicinali: l’industria farmaceutica europea ha subito un danno di 6 miliardi con un impatto sul nostro Paese di 873 milioni. Idem per il comparto vini e liquori, con prodotti copiati per 2,3 miliardi di cui 302 milioni in Italia.

«La battaglia contro il falso è lunga e difficile l’industria della contraffazione si muove con logiche di mercato puntando a settori in crescita e ad alto margine» spiega Andrea di Carlo, vice direttore dell’Euipo.

Tra i prodotti più “taroccati” ci sono anche i giocattoli, gli articoli per l’infanzia e i vestiti destinati ai bambini. Oltre alle perdite dovute alla riduzione di gettito fiscale e al mancato versamento di contributi sociali da parte dei produttori illegali, la relazione pone l’accento sulle vendite non realizzate a causa della contraffazione.

Rispetto all’ultima analisi di Euipo del 2019 il danno complessivo causato dalla contraffazione alle imprese regolari ha registrato un aumento di 2,5 miliardi di euro, di cui 225 milioni di euro a carico di aziende italiane.

«La contraffazione non è un reato senza vittime. I prodotti contraffatti sottraggono alle imprese vendite legittime e privano i governi di entrate più che necessarie, oltre a presentare ovvi rischi per la salute e la sicurezza degli utilizzatori» ha detto il direttore esecutivo dell’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo), Christian Archambeau.

«La nostra collaborazione con Europol rivela che i proventi della contraffazione possono sostenere anche forme gravi di criminalità organizzata» ha aggiunto Archambeau. «Per far fronte a questa situazione è necessaria un’azione internazionale concertata a tutti i livelli».

Euipo in cooperazione con gli uffici nazionali gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (Mue) e i disegni e modelli comunitari registrati (Dmc). E dal 2016, si legge nel documento, le autorità Ue hanno condotto 29 operazioni rilevando il legame tra produttori illegali e traffico di stupefacenti e riciclaggio di denaro. 

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