IL RECOVERY PLAN DI JOE BIDEN
Si chiama “Build Back Better” il sito per la transizione lanciato dal presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden per illustrare il suo piano per l’America da qui al 2024. Il problema – si legge nel capitolo Economic Recovery – non sono solo i tassi di disoccupazione elevati a causa della pandemia. Anche prima del Covid, troppe famiglie lottavano per sbarcare il lunario e i neri, i latinoamericani, gli immigrati e le donne non partecipavano a pieno titolo all’economia: «Questo è il momento di immaginare e costruire una nuova economia americana».
Bideneconomics Dal 20 gennaio, il presidente eletto promette «un piano per creare milioni di posti di lavoro ben pagati e rendere più facile per i lavoratori organizzarsi nei sindacati e fare contratti collettivi». Tra le sfide a lungo termine, ci sono: mobilitare la produzione e innovazione americane per garantire che «il futuro sia fatto in America e in tutta l’America» e puntare sull’ingegno americano per costruire un «futuro energetico equo e pulito». La risposta all’America First di Trump prevede il rilancio del manifatturiero con 700 miliardi di investimenti, che creerebbe 5 milioni di nuovi posti di lavoro.
Il lavoro degli americani Biden promette un «nuovo contratto sociale»: previsto un salario minimo «di almeno 15 dollari l’ora», l’approvazione del Protecting the Right to Organize Act per fornire ai lavoratori del pubblico impiego i diritti sindacali di contrattazione collettiva, del Paycheck Fairness Act per garantire che le donne siano retribuite equamente e della legge sui giorni di malattia e congedo retribuiti garantiti per tutti.
No More Trump Marcia indietro sulla deregulation dell’amministrazione Trump. Per far crescere domanda e occupazione, il piano è ancorato alla promessa di investire 7.500 miliardi di dollari. Questa spesa nelle sue intenzioni sarà finanziata dall’aumento delle imposte federali sulle società e per chi supera i 400mila dollari di reddito. «Riforme fiscali di buon senso», dice, «che finalmente assicurano che gli americani più ricchi paghino la loro giusta quota».
L’incognita Gli elettori hanno scelto Biden per ricostruire l’economia degli Stati Uniti martoriata dalla pandemia, ricorda il Washington Post. Ma nel caso di un controllo repubblicano del Senato, scrive il New York Times, lo stimolo su larga scala che molti economisti hanno sollecitato potrebbe restare fuori dal tavolo. E il piano economico di Biden avanzerebbe lentamente e a fatica, così come accadde con Obama.
PAZIENTE ITALIANO
Non c’è due senza tre Fatto il decreto “ristori uno”, chiuso una settimana dopo il “ristori bis” da 2,8 miliardi, il governo già discute di un possibile terzo decreto. Più si allargano le maglie con i sussidi per le attività bloccate dai dpcm, più si allunga la lista di chi chiede di essere ristorato. Tra gli ultimi a protestare, ci sono i lavoratori autonomi esclusi, tra cui gli agenti di commercio. Gualtieri è cauto, anche perché i due decreti hanno già fatto saltare i saldi della manovra. E come ha spiegato il viceministro Misiani nel corso de Linkiesta Festival, il governo non esclude un nuovo scostamento di bilancio.
In ritardo Approvata dal consiglio dei ministri il 18 ottobre, il testo della legge di bilancio viene trasmesso normalmente al Parlamento nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo. Oggi si entra nella terza settimana. Il testo, con molta probabilità, va riscritto perché la seconda ondata nel frattempo ha cambiato le carte in tavola. Misiani promette che il testo arriverà ai parlamentari nei prossimi giorni. Ma se servirà nuovo deficit, bisognerà ripassare anche dalle Camere.
In ritardo/2 Nonostante le 13 varianti di aiuto a fondo perduto previste nei decreti – differenziati tra zone gialle, arancioni e rosse – e il fondo da 400 milioni in più, mancano ancora i decreti ministeriali per far partire quasi tutti i sussidi del “ristori uno”, ricorda Il Sole 24 Ore. Mentre, secondo quanto riporta Repubblica, all’Inps ci sarebbero ancora 270mila domande in attesa della cig.
Recovery Italia Il successo del Recovery plan italiano dipende dalle scelte sulle priorità di investimento, si legge su Lavoce.info. Una di queste è la ricapitalizzazione delle pmi e lo strumento potrebbe essere un fondo pubblico-privato. Intanto l’Europarlamento ha chiesto che l’anticipo del Next Generation Eu per il 2021 salga al 20%, ma i soldi non arriveranno prima dell’estate, come ha confermato Irene Tinagli a Linkiesta Festival.
Gli esami Secondo le previsioni della Commissione Ue, la crisi italiana durerà a lungo, con il Pil del 2022 ancora indietro rispetto al 2019. Moody’s ha confermato il rating Baa3 per l’Italia con outlook stabile «grazie al sostegno di Bce e Ue». Ma la tornata autunnale delle agenzie si concluderà il 4 dicembre con Fitch, la più imprevedibile, che in piena ondata aveva collocato i Btp italiani a BBB-.
Buono di Stato Da oggi, fino al 13 novembre, parte il secondo collocamento del nuovo Btp Futura, creato dal Tesoro per finanziare le spese pandemiche.
ARIA DI CRISI
Il rebus Aspi Parte l’ennesima settimana cruciale per il destino di Autostrade per l’Italia: nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’accordo con il Mit e il Mef sul piano economico finanziario, che sbloccherebbe anche la trattativa con Cdp. Possibile un incremento dei pedaggi dell’1,67% anziché dell’1,75%.
Ilva funesta ArcelorMittal ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 261 milioni di dollari, che porta il totale del rosso nei primi nove mesi dell’anno a 1,6 miliardi di euro. Intanto non mancano molti giorni al 30 novembre: per quella data o ci sarà un accordo sull’ex Ilva o i Mittal potranno uscire pagando una penale di 500 milioni. Invitalia avrebbe offerto circa 1 miliardo di investimenti per arrivare a un’intesa.
Decollo lento Sindacati e Alitalia hanno raggiunto l’accordo sulla nuova proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 23 settembre 2021 per 6.828 lavoratori. Intanto, lo stop pandemico costerà alla compagnia 1 miliardo di perdite. Ma per i primi voli della nuova Alitalia di Stato bisognerà aspettare primavera.
Far West Whirlpool Dopo l’addio della multinazionale, Invitalia starebbe cercando di mettere insieme una cordata di imprese italiane che, con una parziale riconversione produttiva, possa garantire il futuro allo stabilimento napoletano. Ma per provare a realizzare questo progetto servirebbero almeno un paio di mesi.
Faccia a faccia Dopo mesi di accuse incrociate, sabato 14 novembre, all’interno della tre giorni organizzata dalla Cgil “Futura: lavoro, ambiente, innovazione”, si terrà il confronto tra Carlo Bonomi e Maurizio Landini. Il tema all’ordine del giorno è il Recovery Fund, ma si parlerà anche di rinnovo dei contratti, soprattutto dopo l’ultimo sciopero dei metalmeccanici. «Questo dovrebbe essere il momento per dialogare», ha detto l’ex leader della Fim Cisl Bentivogli a Linkiesta Festival. «Però queste cose si fanno sempre tra due parti, e se dall’altro lato ci sono troppe rigidità non c’è contrattazione».
LAVORO IN QUARANTENA
Cambio di rotta Alla vigilia dell’incontro al ministero del Lavoro, si spacca il fronte dei gruppi del food delivery in merito alle tutele dei rider. Dopo una settimana di proteste, Just Eat ha annunciato che dal 2021 offrirà ai suoi 3mila fattorini la possibilità di essere assunti come dipendenti. Una scelta che sconfessa il contratto tra Assodelivery e il sindacato Ugl, in cui si stabilisce invece la natura autonoma del lavoro dei fattorini. A Milano firmato invece un accordo contro il caporalato.
Fabbriche aperte Perché questa volta le fabbriche italiane non chiudono come a marzo? Oltre alla scelta di lasciare ai prefetti la valutazione delle richieste, sono decisivi i protocolli sottoscritti da sindacati e imprese sulla sicurezza, scrive Francesco Seghezzi su Domani.
Bocciati La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni sollevate dalla Corte d’appello di Napoli sulla disciplina dei licenziamenti collettivi inserita nel Jobs Act. La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.
Cortocircuito Clap, organizzazione maggiormente rappresentativa in Anpal, ha depositato un ricorso al Tribunale civile di Roma per condotta antisindacale contro l’Agenzia. Mentre il presidente Mimmo Parisi ha selezionato intanto il suo assistente legale: Marco Alteri, già scelto come consulente giuridico da Di Maio nel 2018. L’11 novembre le Clap saranno di nuovo in sciopero davanti al ministero del Lavoro per chiedere le stabilizzazioni previste dalla legge del 2019.
Birra e Zoom I lavoratori di Londra stanno trovando rifugio nei pub, che hanno aperto le porte a chi cerca un posto tranquillo dove lavorare fuori da casa. Un nuovo modo di generare entrate durante un periodo di crisi, scrive il Wall Street Journal.
Paywall per pochi “Il New York Times prospera nel caos”, scrive Recode. Dall’inizio della pandemia, si sono moltiplicati gli abbonamenti al giornale. Buone notizie per loro, ma il modello del paywall non ha funzionato per le altre testate minori, che ora si aspettano un calo dei ricavi, e anche delle risorse interne.
LETTURA CONSIGLIATA “Human Work in the Age of Smart Machines” di Jamie Merisotis.
PROMEMORIA Martedì l’Istat diffonde il dato sulla produzione industriale a settembre, mentre Gentiloni è in audizione alla Camera sull’Agenda 2030 e Patunanelli al Senato sul Recovery Plan. Il 10 parte il tavolo di confronto sulle politiche attive del lavoro convocato da Catalfo, l’11 è convocato il tavolo sui rider. Giovedì si tiene il “Forum on central Banking” della Bce con Lagarde, Bailey e Powell.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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