La Commissione europea ha presentato un nuovo programma di lotta al terrorismo. L’obiettivo è intensificare la lotta contro l’estremismo violento nell’Unione europea. Sarà l’Europol, l’agenzia dell’Ue per la lotta al crimine, a fornire un migliore sostegno operativo alle indagini degli Stati membri in virtù del nuovo mandato proposto da Bruxelles che Ccn questa nuova strategia Bruxelles intende aiutare gli Stati membri a prevedere, prevenire e reagire più efficacemente agli attentati.
Il programma di lotta al terrorismo cercherà così di individuare le vulnerabilità e sviluppare la capacità di prevedere le minacce, ma anche combattere la radicalizzazione e la diffusione delle ideologie estremiste online (promuovendo l’inclusione e rafforzando l’azione preventiva nelle carceri).
Saranno intensificati gli sforzi anche per garantire la protezione fisica degli spazi pubblici, compresi i luoghi di culto, mediante la sicurezza fin dalla progettazione. E rafforzato il sostegno operativo, l’azione penale e i diritti delle vittime per reagire meglio agli attentati. La Commissione nominerà inoltre un coordinatore antiterrorismo incaricato di coordinare la politica e i finanziamenti dell’Ue nel settore della lotta al terrorismo nell’ambito della Commissione stessa, e in stretta cooperazione con gli Stati membri e il Parlamento europeo.
«Lo stile di vita europeo non può essere messo in discussione: dobbiamo fare tutto il possibile per impedirlo a chi desidera cancellarlo. Con il programma di lotta al terrorismo presentato, investiamo nella resilienza delle nostre società combattendo più efficacemente la radicalizzazione e proteggendo gli spazi pubblici dagli attentati tramite misure mirate» ha sostenuto Margaritis Schinas, vicepresidente per la promozione dello stile di vita europeo.
Gli obiettivi impongono anche una maggiore cooperazione tra la polizia degli Stati membri e lo scambio di informazioni nell’Ue. A tal proposito, nel 2021 la Commissione proporrà un codice di cooperazione di polizia dell’Ue per rafforzare la cooperazione tra le autorità di contrasto anche nella lotta contro il terrorismo.
La Commissione ha inoltre proposto di rafforzare il mandato di Europol. Ad esempio, Europol potrà agire come punto focale qualora non sia chiaro quale Stato membro abbia la competenza giurisdizionale. Il nuovo mandato permetterà inoltre a Europol di trattare serie di dati ampie e complesse, di cooperare meglio con la Procura europea e con paesi terzi e di contribuire a sviluppare nuove tecnologie che soddisfino le esigenze delle autorità di contrasto.
«Il programma di lotta al terrorismo potenzia la capacità degli esperti di prevedere nuove minacce, aiuta le comunità locali a impedire la radicalizzazione, dota le città dei mezzi per proteggere gli spazi pubblici con una valida progettazione e garantisce una reazione rapida e più efficace agli attacchi commessi e tentati» ha concluso Ylva Johansson, commissaria per gli Affari interni.