Direttamente alla fonteIl ministro presidente delle Fiandre ha cercato di acquistare da solo dosi di vaccino extra da Pzifer

Jan Jambon ha ammesso di aver contattato la casa farmaceutica provando a scavalcare il governo federale belga e il piano di distribuzione organizzato dall’Unione europea

Cecilia Fabiano/LaPresse

Il ministro presidente delle Fiandre Jan Jambon ha contattato di persona la casa farmaceutica Pfizer chiedendo scorte aggiuntive del vaccino contro il coronavirus. Lo ha ammesso lo stesso Jambon durante una seduta del parlamento fiammingo, come riportato dal quotidiano belga Le Soir.

Il presidente del Partito democratico federalista indipendente (DeFi) François De Smet ha accusato Jambon di «disprezzo per gli accordi europei e di qualsiasi principio di lealtà federale». Il Belgio infatti ha aderito alla procedura di acquisto del vaccino messa in campo dall’Unione europea: il Paese otterrà più di 22 milioni di vaccini da quattro diversi produttori, tra cui quello di Pfizer-BioNTech.

Il piano europeo nasce proprio per evitare una concorrenza sleale tra gli Stati membri: la Commissione negozia gli accordi con i vari produttori di vaccini e questi vengono poi redistribuiti proporzionalmente ai singoli Paesi in base alla popolazione.

Tra l’altro anche il ministro federale della sanità belga Frank Vandenbroucke ha ripetuto più volte che gli Stati all’interno di organizzazioni federali devono rispettare il piano europeo. Ma Jambon si è difeso, sostenendo di non aver cercato di scavalcare le disposizioni nazionali. «Ho contattato Pfizer e un altro fornitore per vedere se ci fosse la possibilità per le Fiandre di effettuare acquisti extra di vaccino. Per ora quella porta è chiusa ma mi terranno informato. L’obiettivo non era aggirare il governo federale o gli accordi europei, volevamo soprattutto far notare che eravamo candidati ad acquistare i vaccini il prima possibile dopo la fornitura europea», ha detto detto il ministro presidente delle Fiandre.

Il caso sollevato da Jambon ha ricordato quanto fatto dalla Germania a fine dicembre, annunciando l’acquisto di 30 milioni di dosi di vaccino in più – della fornitura di Pzifer-BioNTech – rispetto ai 55,8 milioni già previsti dalla Commissione.

Ma Stefan De Keersmaecker, portavoce della Commissione Salute,aveva subito ha chiarito che la quota aggiuntiva richiesta da Berlino rientrava nelle 100 milioni di dosi in più che Bruxelles avrebbe negoziato con la casa farmaceutica dopo la fornitura iniziale di 200 milioni. In questo caso le dosi in più non dovrebbero seguire il criterio della proporzionalità della popolazione.