Dal 18 al 21 dicembre il Parlamento europeo si è riunito nella sua sessione plenaria. Di seguito la diretta dei lavori parlamentari e i temi più importanti che sono stati discussi questa settimana dall’Aula. Linkiesta ha pubblicato un podcast per capire meglio la Strategia Ue sulla parità di genere, discussa giovedì 21: tra gli ospiti Pina Picierno del Partito democratico e Isabella Tovaglieri della Lega. Clicca qui per ascoltare la puntata.
Il dibattito per chiedere alla Commissione più trasparenza sui contratti, l’autorizzazione, la disponibilità e l’impiego dei vaccini
Martedì 19 gennaio, a partire dalle 8.30, gli eurodeputati terranno un dibattito in Plenaria per chiedere ulteriori chiarimenti sullo stato attuale della strategia dell’UE per i vaccini COVID-19, avviata dalla Commissione nel giugno 2020. Secondo gli eurodeputati della commissione parlamentare ENVI (per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare) la mancanza di trasparenza alimenta l’incertezza e la disinformazione sulla vaccinazione.
La discussione sulle priorità del Portogallo per i suoi sei mesi di Presidenza del Consiglio Ue
Mercoledì 20 gennaio gli eurodeputati chiederanno ad Antonio Costa il programma del suo semestre di presidenza. Il premier portoghese ha già detto di voler rafforzare il pilastro europeo dei diritti sociali, organizzando il Consiglio europeo (l’organo che riunisce i leader dei 27 Stati membri) di maggio a Porto. Come raccontato da Linkiesta sono quattro i principali obiettivi del Portogallo nei suoi sei mesi di presidenza: adottare la prima legge europea sul clima, trovare un accordo per il nuovo patto per la migrazione e l’asilo, far ratificare l’accordo commerciale UE-Mercosur (con i Paesi dell’America latina), concordato nel giugno 2019, e proseguire i negoziati sulla riforma della politica agricola comune con il Parlamento europeo e la Commissione.
Il dibattito per chiedere una legge europea sul diritto alla disconnessione digitale e il rispetto degli orari di lavoro
Mercoledì 20 gennaio gli eurodeputati proporranno alla Commissione europea di creare una norma per garantire il diritto alla disconnessione, al momento non presente nel diritto comunitario. Il Parlamento chiederà regole per permettere ai lavoratori europei di esercitare il diritto di astenersi dallo svolgere attività lavorative come telefonate, invio di e-mail e di altri messaggi elettronici al di fuori dell’orario di lavoro, comprese le ferie e altre forme di congedo.
Gli Stati membri dovranno essere incoraggiati a sollecitare accordi collettivi tra le parti sociali, garantendo la protezione dalla vittimizzazione del lavoratore e da altre ripercussioni negative che potrebbero colpire chi esercita tale diritto.
Il voto per approvare le linee guida per l’uso in campo militare e civile dell’intelligenza artificiale
Mercoledì 20 gennaio gli eurodeputati presenteranno delle linee guida sull’importanza del controllo umano nell’uso e nello sviluppo dell’IA per scopi militari e civili. In particolare in due campi. Primo, per i sistemi d’arma autonomi e letali (LAWS) che dovranno essere considerati legali solo se soggetti al controllo umano e usati come ultima risorsa. Secondo, l’Aula chiederà una attenzione particolare alle minacce ai diritti umani fondamentali e alla sovranità
nazionale derivanti dall’uso delle tecnologie IA nella sorveglianza di massa.
Il voto per chiedere misure più severe per contrastare i paradisi fiscali
Mercoledì 20 gennaio il Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni sarà interrogato dagli eurodeputati in Aula sulle azioni che porterà avanti la Commissione per punire i paradisi fiscali. In particolare il Parlamento europeo criticherà le sanzioni troppo blande per chi compare nella “lista nera” di Bruxelles e criteri di base più rigidi per inserire i Paesi che compiono azioni fiscali scorrette a danno degli Stati membri.
processo di inserimento nella lista nera dei paradisi fiscali.
La votazione sulle misure per favorire la parità di genere (ascolta il podcast de Linkiesta)
Giovedì 21 gennaio, gli eurodeputati voteranno tre risoluzioni. La prima per chiedere la creazione di sistemi di allarme flessibili e per tutelare le donne dalla violenza domestica, aumentata durante la pandemia a causa dei continui periodi di isolamento, compresa la creazione di nuovi servizi per aiutare le donne a contattare direttamente la polizia, per telefono, e-mail e sms. Gli eurodeputati solleciteranno gli Stati membri a inserire maggiormente la parità di genere nei loro Recovery Plan, poiché la crisi sta colpendo di più le donne dal punto di vista economico.
Il Parlamento giudicherà anche la strategia UE per la parità di genere 2020-2025, presentata il 5 marzo 2020 dalla Commissione, chiedendo misure aggiuntive e soprattutto vincolanti. Per esempio una direttiva UE per combattere tutte le forme di violenza di genere, un piano d’azione ambizioso per colmare il divario retributivo tra uomini e donne in cui vengano stabiliti obiettivi chiari per gli Stati membri. Il Parlamento chiederà anche un monitoraggio continuo per denunciare gli attacchi ai diritti delle donne avvenuti in alcuni Paesi Ue, come la legge contro il diritto di abortire in Polonia.
Infine gli eurodeputati chiederanno alla Commissione di affrontare in modo concreto il divario digitale di genere: al momento le donne rappresentano solo il 17% degli 1,3 milioni di studenti del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nell’UE. Il Parlamento europeo chiederà fondi UE specifici per finanziare i progetti femminili nel settore digitale e programmi di tutoraggio con modelli di ruolo femminili nelle TIC, in tutti i livelli di istruzione, per faciliterebbe la transizione professionale delle donne verso posizioni legate alle TIC.
La diretta del 18 gennaio
La diretta del 19 gennaio
La diretta del 20 gennaio
La diretta del 21 gennaio