Quello tra arte e diritto è un dialogo insolito, ma di grande importanza. Ogni opera pone questioni giuridiche, di proprietà e di diritto, che vanno conosciute e articolate.
Un settore che, nonostante il crescente interesse tra le due aree, appare ancora poco sviluppato, perfino nei poli museali maggiori.
In questo contesto, ancora più insolito (ma altrettanto importante) è il corso di perfezionamento “Grandangolo”, lanciato dall’Università Statale di Milano e concentrato, in modo specifico, sul diritto nel settore della fotografia. Come spiega Laura Castelli, Coordinatore del corso e Professore associato di Diritto Privato, «è la risposta a una profonda lacuna del settore. La fotografia, soprattutto, solleva numerose questioni giuridiche a causa della facilità consentita da internet e dai social di reperire immagini, insieme alla crescente digitalizzazione dei musei e delle gallerie».
Le lezioni, che partiranno il 5 maggio fino al 7 luglio (in tutto 40 ore di lezione, ci sono 100 posti disponibili e ci si può iscrivere fino al 21 aprile) traggono origine da un corso che «coordino da due anni sull’incontro tra arte e diritto. Ha avuto un certo successo grazie alla sua formula: il confronto, in ogni lezione, tra giuristi ed esperti d’arte. Ogni caso sollevato dall’esperto veniva esaminato, spiegato e sviscerato da avvocati specializzati. È un’occasione per tutti di imparare, anche per noi esperti di diritto».
È una iniziativa innovativa che va a collegare due settori, arte e diritto, che ancora registrano un distacco preoccupante. «L’infarinatura di nozioni giuridiche che viene data agli studenti di Beni Culturali è insufficiente. E anche quelli più esperti hanno gravi lacune». Non aiuta anche il fatto che «abbiamo tantissime leggi» e che comunque si tratta di un settore internazionale, dove si incrociano le leggi di più Paesi.
La fotografia, il cui riconoscimento come arte, in Italia, è arrivato tardi, è uno dei settori più ingarbugliati. Intervengono questioni di diritto d’autore e di diritto di seguito (che è il diritto che continua a detenere l’artista dopo avere venduto le sue opere). Ma anche questioni di tiratura: «Un esempio: un artista stabilisce che venderà solo otto riproduzioni di una fotografia. Dopo ritorna sui suoi passi e decide che il limite di otto fotografie era legato al formato quadrato e ne vende altre. Come si deve comportare il collezionista che aveva acquistato una fotografia a tiratura limitata pensando che fossero solo otto? È una truffa? Ci sono norme?».
Alla fotografia va anche collegato anche l’universo spalancato da internet. I casi di immagini raccolte e utilizzate per costruire cartelloni pubblicitarie («anche da musei!») senza nessuna considerazione del diritto d’autore sono all’ordine del giorno.
Così come, in certi casi, c’è poca chiarezza sulle possibilità di sfruttamento delle immagini. «Una campagna pubblicitaria con la fotografia del Colosseo ha dovuto risarcire la società Parco Archeologico del Colosseo», per capirsi. Cosa che non vale se invece la si impiega «per un articolo giornalistico su Roma».
Insomma, ogni caso va indagato, studiato e messo a confronto con altri. È il bello del diritto, che parte da una concezione universale e arriva a questioni particolari. Due parametri che, a pensarci bene, sono gli stessi dell’arte.
Il corso affronterà queste e altre problematiche, con l’intervento di personalità di rilievo di entrambi i rami. Ci saranno fotografi, photoeditor, professori universitari, galleristi, avvocati, giornalisti. Ma anche fondazioni e interventi internazionali.
Questo è un elenco: Laurence Aliquot (Direttore Promozione, Marketing e Partnership Artistico-Culturali – Intesa Sanpaolo), Chiara Bazoli (Fondazione Feltrinelli), Francesca Bazoli (Presidente Fondazione Brescia Musei), Davide Bertuccio (fotografo), Lorenza Bravetta (membro CDA Triennale Milano, già consigliere del Ministro Franceschini per la valorizzazione patrimonio fotografico), Laura Castelli (Professore Associato di Diritto Privato, Unimi), Barbara Costa (Senior Manager Archivio Storico – Intesa Sanpaolo), Laura Davì (Photoeditor e giornalista), Alessandra Donati (Docente di Diritto Comparato delle Obbligazioni e dei Contratti all’Università di Milano-Bicocca), Fausto Giaccone(fotografo), Silvia Giudici (Professore Associato di Diritto Industriale e Diritto d’Autore, Unimi),Margherita Guerra (Photoeditor e ideatrice di Photofestival Lenzburg), Audrey Hoareau (Direttore Artistico Photo Basel), Nicola Maggi (Giornalista, Direttore Collezione da Tiffany), Maddalena Mazzocut-Mis (Professore ordinario di Estetica presso Unimi e CEO e founder della startup AuthclicK), Marcello Mencarini (Fotografo e giornalista), Roberto Mutti (Storico e critico della fotografia, capo dipartimento della Casa d’Aste Finarte e consulente fotografico della Fondazione 3M), Luca Panaro (Accademia di Brera – Scuola Alta Formazione Fondazione Modena Arti Visive),Alessandra Pozzati (Direttore Archivio Ugo Mulas), Sabrina Raffaghello (Gallerista e storica dell’arte), Eliana Romanelli (Nctm Studio Legale), Christian Romeo (Professore Associato di Diritto Privato, Unimi), Silvia Stabile (Studio Bonelli Erede), Fabio Storer (Responsabile governance strategica e comunicazione Fondazione Fiera Milano).