Il voto amministrativo del 3-4 ottobre a Milano non segna semplicemente l’inizio di un nuovo quinquennio di amministrazione cittadina, ma l’opportunità di segnare un nuovo passo, la conferma e lo sviluppo di una visione civica ed economica che ha già dato frutti importanti, ma ora deve portare Milano fuori dalla drammatica sospensione imposta dalla pandemia. Su queste pagine, è stato detto più volte e da più voci: ora è il momento dell’approccio che unisca concretezza e solidarietà, modernità e inclusione. Non ci si posso permettere diversi registri, diverse velocità. Va ritrovato in pieno lo spirito tipicamente milanese di apertura, impresa, creatività, coesione sociale.
Per questo sono nati I Riformisti. Un progetto politico nato dal rifiuto dei populismi e delle ideologie, delle paure usate come strumento di consenso, comune a varie forze politiche e civiche.
Oggi, a ridosso del voto, questo progetto trova la convinta adesione di chi vive Milano nei suoi settori più importanti, dalle professioni alla cultura, dalla cooperazione all’esperienza amministrativa. Ne è nato un appello al voto, un invito a cogliere questa opportunità facendo entrare I Riformisti con forza nel governo della città.
Si riconoscono nel progetto membri della giunta Pisapia, come le vicesindaco De Cesaris e Guida, gli assessori Benelli e D’Alfonso, assessori della giunta Albertini come Sergio Scalpelli, il primo presidente della Regione Lombardia Piero Bassetti, riformisti già di area Pd come Massimo Ferlini, Giovanni Cominelli e l’ex presidente del Pat Maurizio Carrara, socialisti storici come il presidente del Circolo De Amicis Mario Artali e l’ex direttore della Rai di Milano Renzo Canciani assieme a storici esponenti della cultura milanese, quali Andreè Shammah e Fiorenzo Grassi, economisti e manager come Marco Vitale, Lorenzo Mauri e Alberto Meomartini, giornalisti come Fabio Cavalera, Marco Ausenda e Cristina Jucker.
Il testo dell’appello
– Perché continua la migliore tradizione del riformismo milanese, basato sulla concretezza, la cooperazione, la solidarietà
– Perché ha buoni candidati: tutti i capilista sono donne, e tutti i candidati sono esponenti della società civile, che spesso hanno già fatto esperienza in Comune e nei Municipi
– Perché nasce dal basso, da un appello firmato da oltre mille milanesi
– Perché vi aderiscono le migliori esperienze civiche, liberaldemocratiche, socialiste, cattoliche
– Perché l’unità dei riformisti è la novità più importante della politica milanese e, in prospettiva, di quella nazionale
– Perché prosegue la politica di sviluppo di Milano, iniziata con Albertini, rilanciata con Giuliano Pisapia e proseguita con Beppe Sala nell’ultimo quinquennio
– Perché i Riformisti lavorano con Beppe Sala per governare il dopo-pandemia all’insegna del riequilibrio ambientale, della cura e dell’inclusione delle persone
– Perché portano nella politica la novità del metodo riformista: concretezza e attuazione dei programmi nel pieno “stile Draghi”
– E, infine, perché Milano si deve far carico di indicare all’Italia dei prossimi anni una riforma del sistema politico con una nuova Alleanza riformista che con una ritrovata stabilità di governo superi la deriva incompetente, demagogica e irresponsabile dei partiti populisti e sovranisti.
I sottoscrittori
Clara Albani, funzionaria del Parlamento europeo
Samanta Amato, project manager
Mario Artali, presidente Circolo de Amicis
Fabio Ausenda, imprenditore turistico
Marco Ausenda, dirigente azienda editoriale, ambientalista
Piero Bassetti, primo presidente di Regione Lombardia
Daniela Benelli, ex assessora della giunta Pisapia
Paola e Giuseppe Berger, collezionisti
Manuela Bianchi, avvocata
Francesco Bizzotto già pres. AFOL Nord Milano
Cinzia Boschiero, giornalista
Antonella Camerana, Missione Sogni onlus
Renzo Canciani, già direttore Centro Rai MI
Maurizio Carrara, già presidente del Pio Albergo Trivulzio
Fabio Cavalera, giornalista
Monica Colombera, avvocata
Giovanni Cominelli, esperto di politiche dell’istruzione
Giovanni Cozzi, dirigente industriale
Aldo Curinga, imprenditore
Franco D’Alfonso, presidente Alleanza Civica Nord
Maurizio Decaro, architetto
Ada Lucia De Cesaris, avvocata
Massimo Ferlini, consulente Giorgio Galeazzi commercialista
Beppe Garesio, imprenditore
Marco Ghetti, consulente di direzione, presidente di Per l’Italia con l’Europa
Patrizia Ghiazza, consulente d’azienda
Fiorenzo Grassi, operatore culturale
Margherita Grassi Catapano, avvocata
Maria Grazia Guida, presidente Amici Casa Carità
Cristina Jucker, giornalista
Alfonso Lavanna, esperto di finanza e organizzazione
Gianfranco Librandi, imprenditore e parlamentare
Gabriella Lo Conte, pensionata
Paolo Lombardi, segretario I Civici
Luca Lorandi, imprenditore
Gianluigi Mariani, editor
Maria Grazia Mattei, direttrice Meet e Media Guru
Lorenzo Mauri, esperto di comunicazione e di editoria
Enrico Menabue, consulente assicurativo
Alberto Meomartini, manager culturale e industriale
Alessandro Palumbo, presidente Confconsumatori Lombardia
Lorenzo Prampolini, consulente di direzione e manager
Stefano Rolando, docente Iulm e membro Fondazione Pertini
Antonio Santangelo manager dell’innovazione
Sergio Scalpelli, presidente Linkiesta
Andrèe Ruth Shammah, fondatrice e direttrice Teatro Parenti
Sergio Vicario, esperto di comunicazione
Marco Vitale, economista d’impresa