Appello al votoPerché scegliere i Riformisti il 3 e il 4 ottobre a Milano

Il voto amministrativo può segnare la conferma di una visione civica ed economica che ha già dato frutti importanti, ma ora deve portare la città nel dopo-pandemia. Ecco il testo dell’appello, già sottoscritto da nomi importanti della cultura, della cooperazione e della politica milanesi

Luca Bravo/Unsplash

Il voto amministrativo del 3-4 ottobre a Milano non segna semplicemente l’inizio di un nuovo quinquennio di amministrazione cittadina, ma l’opportunità di segnare un nuovo passo, la conferma e lo sviluppo di una visione civica ed economica che ha già dato frutti importanti, ma ora deve portare Milano fuori dalla drammatica sospensione imposta dalla pandemia. Su queste pagine, è stato detto più volte e da più voci: ora è il momento dell’approccio che unisca concretezza e solidarietà, modernità e inclusione. Non ci si posso permettere diversi registri, diverse velocità. Va ritrovato in pieno lo spirito tipicamente milanese di apertura, impresa, creatività, coesione sociale.

Per questo sono nati I Riformisti. Un progetto politico nato dal rifiuto dei populismi e delle ideologie, delle paure usate come strumento di consenso, comune a varie forze politiche e civiche.

Oggi, a ridosso del voto, questo progetto trova la convinta adesione di chi vive Milano nei suoi settori più importanti, dalle professioni alla cultura, dalla cooperazione all’esperienza amministrativa. Ne è nato un appello al voto, un invito a cogliere questa opportunità facendo entrare I Riformisti con forza nel governo della città.

Si riconoscono nel progetto membri della giunta Pisapia, come le vicesindaco De Cesaris e Guida, gli assessori Benelli e D’Alfonso, assessori della giunta Albertini come Sergio Scalpelli, il primo presidente della Regione Lombardia Piero Bassetti, riformisti già di area Pd come Massimo Ferlini, Giovanni Cominelli e l’ex presidente del Pat Maurizio Carrara, socialisti storici come il presidente del Circolo De Amicis Mario Artali e l’ex direttore della Rai di Milano Renzo Canciani assieme a storici esponenti della cultura milanese, quali Andreè Shammah e Fiorenzo Grassi, economisti e manager come Marco Vitale, Lorenzo Mauri e Alberto Meomartini, giornalisti come Fabio Cavalera, Marco Ausenda e Cristina Jucker.

Il testo dell’appello

– Perché continua la migliore tradizione del riformismo milanese, basato sulla concretezza, la cooperazione, la solidarietà

– Perché ha buoni candidati: tutti i capilista sono donne, e tutti i candidati sono esponenti della società civile, che spesso hanno già fatto esperienza in Comune e nei Municipi

– Perché nasce dal basso, da un appello firmato da oltre mille milanesi

– Perché vi aderiscono le migliori esperienze civiche, liberaldemocratiche, socialiste, cattoliche

– Perché l’unità dei riformisti è la novità più importante della politica milanese e, in prospettiva, di quella nazionale

– Perché prosegue la politica di sviluppo di Milano, iniziata con Albertini, rilanciata con  Giuliano Pisapia e proseguita con  Beppe Sala nell’ultimo quinquennio

– Perché i Riformisti lavorano con Beppe Sala per governare il dopo-pandemia  all’insegna del riequilibrio ambientale, della cura e dell’inclusione delle persone

– Perché portano nella politica la novità del metodo riformista: concretezza e attuazione dei programmi nel pieno “stile Draghi”

– E, infine, perché Milano si deve far carico di indicare all’Italia dei prossimi anni una riforma del sistema politico con una nuova Alleanza riformista che con una ritrovata stabilità di governo superi la deriva incompetente, demagogica e irresponsabile dei partiti populisti e sovranisti.

I sottoscrittori

Clara Albani, funzionaria del Parlamento europeo

Samanta Amato, project manager

Mario Artali, presidente Circolo de Amicis

Fabio Ausenda, imprenditore turistico

Marco Ausenda, dirigente azienda editoriale, ambientalista

Piero Bassetti, primo presidente di Regione Lombardia

Daniela Benelli, ex assessora della giunta Pisapia

Paola e Giuseppe Berger, collezionisti

Manuela Bianchi, avvocata

Francesco Bizzotto già pres. AFOL Nord Milano

Cinzia Boschiero, giornalista

Antonella Camerana, Missione Sogni onlus

Renzo Canciani, già direttore Centro Rai MI

Maurizio Carrara, già presidente del Pio Albergo Trivulzio

Fabio Cavalera, giornalista

Monica Colombera, avvocata

Giovanni Cominelli, esperto di politiche dell’istruzione

Giovanni Cozzi, dirigente industriale

Aldo Curinga, imprenditore

Franco D’Alfonso, presidente Alleanza Civica Nord

Maurizio Decaro, architetto

Ada Lucia De Cesaris, avvocata

Massimo Ferlini, consulente Giorgio Galeazzi commercialista

Beppe Garesio, imprenditore

Marco Ghetti, consulente di direzione, presidente di Per l’Italia con l’Europa

Patrizia Ghiazza, consulente d’azienda

Fiorenzo Grassi, operatore culturale

Margherita Grassi Catapano, avvocata

Maria Grazia Guida, presidente Amici Casa Carità

Cristina Jucker, giornalista

Alfonso Lavanna, esperto di finanza e organizzazione

Gianfranco Librandi, imprenditore e parlamentare

Gabriella Lo Conte, pensionata

Paolo Lombardi, segretario I Civici

Luca Lorandi, imprenditore

Gianluigi Mariani, editor

Maria Grazia Mattei, direttrice Meet e Media Guru

Lorenzo Mauri, esperto di comunicazione e di editoria

Enrico Menabue, consulente assicurativo

Alberto Meomartini, manager culturale e industriale

Alessandro Palumbo, presidente Confconsumatori Lombardia

Lorenzo Prampolini, consulente di direzione e manager

Stefano Rolando, docente Iulm e membro Fondazione Pertini

Antonio Santangelo manager dell’innovazione

Sergio Scalpelli, presidente Linkiesta

Andrèe Ruth Shammah, fondatrice e direttrice Teatro Parenti

Sergio Vicario, esperto di comunicazione

Marco Vitale, economista d’impresa

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