La nuova MilanoCosa ci dicono le scelte della nuova giunta di Beppe Sala

Saranno cinque anni fondamentali per la città, e la visione del sindaco inizia a vedersi dalle nomine degli assessori: da Tommaso Sacchi ad Alessia Cappello, da Marco Granelli a Gaia Romani, cosa lasciano intendere le direzioni prese dal primo cittadino

Claudio Furlan/Lapresse

Ci sono tre nomine nella nuova giunta comunale di Milano che dicono chiaramente quale linea Beppe Sala voglia imprimere all’amministrazione nei prossimi cinque anni.

Cominciamo dallo spostamento di Marco Granelli dalla Mobilità, alla Sicurezza. Il messaggio è chiaro: la questione della sicurezza va affrontata con un respiro più ampio rispetto al concetto di mero ordine pubblico e contrasti all’illegalità. Ora che il fallimento della destra, che ne aveva fatto da sempre il suo cavallo di battaglia, dimostra che si trattava di un approccio superato, l’amministrazione può guardare con maggior serenità politica al concetto di sicurezza come decoro urbano, legato ai servizi e a una maggior integrazione tra i quartieri. Chiaro che, in questo senso, dare la responsabilità a un assessore che per cinque anni si è occupato dei collegamenti e dei trasporti pubblici garantisce una visione.

C’è poi la cultura. E qui Sala, oltre a giocare un carico da undici, ha fatto capire di voler vigilare personalmente con attenzione. Aver richiamato a Milano un cavallo di razza come Tommaso Sacchi afferma il proposito di fare della città un polo culturale di avanguardia, con una connotazione fortemente internazionale. Sacchi, tra le altre cose, ha fondato il premio Cross –Performing Arts Award, premio internazionale per le arti performative, ha preso parte alla 8° Biennale di Berlino e alla 14° Biennale di Architettura diretta da Rem Koolhaas, oltre che alla 56° Biennale d’Arte di Venezia.

Ma sul rischio di far volare la Milano che già produce cultura ad alto livello, lasciando a terra quella fuori dal centro, Sala stesso si è dimostrato da subito molto attento, affermando che «non vi saranno solo grandi eventi. Dobbiamo portare la cultura nei quartieri e nelle periferie». Del resto quello della frattura tra le “due città” è uno dei punti critici sui quali si era incentrata parte della critica all’amministrazione passata.

Sacchi, oltre che con l’attenzione diretta del sindaco, dovrà coordinare il passo con la delega politicamente molto “robusta” data a Pierfrancesco Maran, che insieme al tema casa si occuperà di sviluppo dei quartieri.

C’è poi un terzo assessorato molto importante, che segna in modo chiaro il programma del governo di Milano: quello affidato ad Alessia Cappello, fino al voto portavoce della lista de I Riformisti. Il suo profilo è in realtà a cavallo tra quello politico e quello tecnico. Ha portato alla prova elettorale il progetto del nuovo soggetto politico che riunisce partiti di area liberal-democratica come Italia Viva, Azione, + Europa, oltre a movimenti civici con un’azione di “regia”, ma incarna anche la figura della giovane manager, cresciuta cogliendo le opportunità della metropoli.

Delicato e fondamentale il suo incarico, riguardando Lavoro e attività Produttive, cioè due settori che sono storicamente il perno dello sviluppo di Milano, ancora di più fondamentali per un’uscita veloce e robusta dalla stasi causata dalla pandemia. Si relazionerà con realtà che vanno dal commercio all’industria, dall‘artigianato all’economica digitale. Nelle sue mani passerà dunque una parte rilevante del futuro della città.

Il resto della giunta è un equilibrio tra esperienza consolidata (il già citato Maran e la vicesindaco Anna Scavuzzo) e innovazione coraggiosa che punta a nuove formule ,anche nei rapporti tra cittadini e istituzione, come nello spirito dell’assessorato ai Servizi civici affidato alla venticinquenne Gaia Romani.

Una cosa è certa: quella appena inaugurata è un’amministrazione costruita sulla responsabilità del rilancio di Milano, nella quale non trovano spazio rendite di posizione politica: e Beppe Sala si pone da subito come regista concreto e presente.

 

La lista completa

Anna Scavuzzo (Pd)
Vicesindaco e assessora all’Istruzione.

Emmanuel Conte (lista Sala)
Bilancio.

Tommaso Sacchi
Cultura.

Pierfrancesco Maran (Pd)
Casa e sviluppo dei quartieri.

Alessia Cappello (Riformisti)
Lavoro e sviluppo economico.

Lamberto Bertolé (Pd)
Welfare e salute.

Elena Grandi (Verdi)
Verde e ambiente.

Martina Riva (lista Sala)
Sport, turismo e politiche giovanili.

Arianna Censi (Pd)
Mobilità.

Gaia Romani (Pd)
Servizi civici.

Marco Granelli (Pd)
Sicurezza.

Giancarlo Tancredi
Rigenerazione urbana.

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