Anni fa entrai in uno dei locali più frequentati dei Navigli, il Pinch, per bere qualcosa dopo cena e tutti, tutti, nel locale stavano ridendo di gusto. Dopo il primo e un po’ straniante momento ho capito quello che stava succedendo: c’era una serata di stand-up comedy. Questi momenti di comicità condivisa funzionano come una jam session: c’è un palco, c’è un microfono e c’è una lista per esibirsi a cui chiunque si può segnare. Questo significa che chi salirà sul palco per provare a strappare una risata non per forza sarà un professionista della risata: anzi, molto probabilmente è appena uscito dal lavoro e a stare lì, di fronte a così tanta gente, un po’ gli tremano le gambe.
Quella che negli Stati Uniti è una tradizione consolidata fin dalla metà dell’800 e che ha fatto da palestra a talenti della risata come Woody Allen, Ellen DeGeneres e Robin Williams, tra gli altri, in Italia sta iniziando a essere sempre più popolare e conosciuto grazie anche a prodotti tv come “The Marvelous Mrs Maisel”, la serie Amazon Prime, e numerosi spettacoli disponibili in streaming nel catalogo di Netflix.
Per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo, che poi sono la vera essenza di questo tipo di comicità, la scena principale italiana rimane quella romana, da cui arrivano gli stand-up comedian più forti: Francesco De Carlo, Edoardo Ferrario e Saverio Raimondo, ormai storici mattatori delle serate dell’Oppio Caffè all’Esquilino.
Nella Milano pre-pandemia le serate dedicate a questo tipo di spettacoli stavano iniziando ad affollare il palinsesto del divertimento notturno cittadino. Uno degli appuntamenti più famosi e popolati, che si teneva appunto al Pinch, era la serata organizzata dal conduttore radiofonico e podcaster Matteo Caccia e si chiamava “Don’t tell my mom – Story Show”.
Adesso che questo appuntamento è dormiente – ma per gli affezionati è recuperabile sotto forma di podcast su Audible – in città le serate stand-up sono ripartite con regolarità. Un’asta, un microfono, un palco, si parte: questo genere di spettacoli incarnano i valori della comicità pura e senza fronzoli.
Oltre al Pinch, altri locali che storicamente hanno ospitato spettacoli del genere a Milano sono la Santeria di viale Toscana, Eataly Smeraldo con i suoi spettacoli “Late Night” e l’epicentro di Nolo: Ghe Pensi Mi, in piazza Morbegno. Ecco qualche appuntamento da segnare in agenda per i prossimi mesi.
HaHaHangar (via Tortona, 21)
La casa di produzione Hangar 21, in via Tortona, ha dato il via a una serie di appuntamenti dal titolo eloquente HaHaHangar. Alla puntata pilota del 18 novembre hanno partecipato stand up comedian di lungo corso come Francesco Mileto, Carmine Del Grosso, Alessandro Cappai, Giordano Folla, Chibo e Valeria Pusceddu. Per la programmazione futura consultare Instagram
Stand Up Comedy Italia@Zog (Ripa di Porta Ticinese, 37)
Il giorno della settimana che lo Zog, storico locale sui Navigli, dedica alla comicità, è il martedì, con sessioni Open Mic a partire dalle 21. La serata è aperta sia a stand up comedian più scafati che a chiunque voglia cimentarsi con palco e microfono. La mail per iscriversi è [email protected].
All you can hit – Daniele Raco (via Giuseppe Candiani, 131)
Parafrasando la formula dei ristoranti All you can eat, lo stand up comedian Daniele Raco porterà in scena, il 16 gennaio 2022, il suo nuovo spettacolo, scritto durante i mesi di lockdown. Politica, social e pandemia saranno i topic di questo spettacolo dal risvolto dolceamaro, ma comunque super funny che sarà ospitato dallo spazio del collettivo Scighera.
Sleeping Beauty (via Eleonora Duse, 12 Besozzo, VA)
Una bella addormentata in chiave comica è il topic di questa stand up in lingua inglese dei Benvenuto Players. La performance conterà 3 date, dal 3 al 5 dicembre al teatro Eleonora Duse di Besozzo, in provincia di Varese.