«Quando si considera l’innovazione, la prima domanda da porsi è se andrà a risolvere un problema reale, quindi se può essere un passo verso un futuro migliore. Se la risposta è no allora non ha grande valore». A dirlo è Alec Ross, ex collaboratore di Barack Obama. Nato a Charleston in Virginia, di origini abruzzesi, Ross è stato la mente dietro la politica tecnologica per la campagna elettorale presidenziale di Barack Obama, poi è entrato nello staff del Dipartimento di Stato guidato da Hillary Clinton in qualità di consigliere per l’Innovazione, un ruolo creato ad hoc per lui – aveva il compito di trovare soluzioni innovative per far avanzare gli interessi della politica estera americana.
Alec Ross è tra i protagonisti di “The Learning Evolution”, quinto episodio della docuserie “Tech.Emotion – Empower Human Potential”, prodotta da Emotion Network in collaborazione con Facebook e co-prodotta dal Lotus Production, trasmessa su Sky Arte (il lunedì, alle 20.40) e su Sky TG24 (il mercoledì, alle 21.15). La docuserie ha l’obiettivo di creare una nuova visione in grado di unire tecnologia e creatività, per far emergere, su scala internazionale, tutte le potenzialità dell’Italia.
«Negli ultimi vent’anni gran parte delle innovazioni hanno reso le macchine più simili agli umani e gli umani più simili alle macchine», spiega Ross a Linkiesta. «Possiamo già immaginare – prosegue – che la pandemia di Covid porti l’innovazione nella direzione opposta: è sempre più evidente che ora il mondo abbia bisogno di innovazioni in grado di combinare gli sviluppi della scienza e della tecnologia con un nuovo umanesimo».
La tecnologia da sviluppare adesso è quella che valorizza l’uomo, la persona, il valore aggiunto che una macchina non può dare. In “The Learning Evolution” Alec Ross è affiancato dal Dean di una delle più importanti Business School al mondo, dal creatore di uno dei pochissimi “unicorni” italiani (unicorni sono le aziende con una valutazione di mercato di almeno 1 miliardo), una straordinaria educatrice americana e l’ideatore di una delle più importanti scale-up italiane.
Le voci di Massimo Bergami, Riccardo Zacconi, Esther Wojcicki, Davide Dattoli e ovviamente Alec Ross si uniscono così per delineare un nuovo concetto di conoscenza in cui l’innovazione e l’ambizione sono in grado di sbloccare davvero il potenziale umano.
«In questo nuovo schema emerge l’altra arma segreta dell’Italia: per 600 anni, questo luogo è stato la patria di quel tipo di creatività con competenze tecniche composite che ha portato a numerose innovazioni. Tra questi ricordiamo: il primo motore a combustione interna al mondo, le protesi, l’epidemiologia, le lampadine, il microscopio, i giornali, il paracadute, la radio, la macchina da scrivere e le università. Dei 196 Paesi del pianeta terra, nessuno è efficace come l’Italia nel mettere insieme umanesimo, tecnologia e scienza», spiega Ross.
“The Learning Evolution” diventa così il palcoscenico per rimettere l’essere umano al centro di un processo di apprendimento continuo che intreccia studio e lavoro per dare a tutte e a tutti le stesse possibilità di esprimersi al meglio.
Per Davide Dattoli, cofondatore e amministratore delegato di Talent Garden – azienda che aiuta a sviluppare i talenti del digitale e della tecnologia e a connetterli tra loro in tutto il mondo – questa fase post-pandemica è il culmine di una fase di transizione digitale in cui si andranno a definire i parametri della società, dell’industria e del lavoro di domani. «Viviamo una fase di grande trasformazione grazie alla tecnologia, e l’Italia può essere un pilastro attorno a cui costruire la digitalizzazione di quest’epoca», dice a Linkiesta.
La tecnologia di oggi, secondo Dattoli, segue i parametri e i valori imposti dall’industria americana, e in parte da quella cinese, che però vivono di una costante esigenza di aggiornamento tecnico e tecnologico, non umano.
È per questo che l’Europa e, più nello specifico, l’Italia possono aggiungere quella dimensione sociale, etica, umana che oggi mancano. «È questa la sfida, dare alla digitalizzazione un approccio più orientato alle persone: possiamo creare un Rinascimento digitale», dice Dattoli sottolineando però che nel frattempo c’è bisogno di creare politiche che diffondano e rendano più trasversali le competenze digitali di base: «L’Italia è in ritardo in questo settore, bisogna lavorare sui giovani per formarli a dovere e metterli al passo degli altri Paesi, ma anche sul reskilling degli adulti che sono ancora nel mercato del lavoro, per evitare che il mercato stesso li butti fuori prima del tempo».
“Tech.Emotion – Empower Human Potential” è stata creata da Emotion Network, la media company fondata a Milano da Mattia Mor, Karin Fischer, Gianluca D’Agostino, Massimo Redaelli, Alec Ross, Claude Finckenberg e Thomas Schneider e da Facebook, nelle persone di Luca Colombo, Giulio Ravizza, Francesca Mambretti e Angelo Mazzetti, e co-prodotta con Lotus (Leone Film Group) nelle persone di: Enrico Venti, produzione esecutiva, Salvatore De Chirico, sceneggiatura, Danilo Carlani e Alessio Dogana, regia.