Una statistica di Model Alliance ha riscontrato come il 29% delle modelle abbia ricevuto contatti inappropriati sul lavoro, il 28% vere e proprie molestie sessuali, l’81% di modelli e modelle abbia un indice di massa corporea inferiore al 18,5% (dato che è inferiore alla soglia per cui si è considerati sottopeso dall’Organizzazione mondiale della sanità) e unitamente a questo solo il 30% dei modelli che sfilano, o che appaiono nelle campagne pubblicitarie, è di un’etnia diversa da quella caucasica.
Il tema della sostenibilità nel mondo della moda quindi non riguarda solo i processi produttivi, ma anche tutti quei lavoratori che non ricevono un equo compenso, o che vengono sottoposti a condizioni lavorative indecenti. Per questo è nata, a Milano, la Wso models academy & agency: un’agenzia di modelli che si basa sui principi dell’equo compenso, della non discriminazione e del rispetto delle diversità. L’ente che ha dato vita a questo progetto è la World Sustainability Organization: un’ong il cui scopo è quello di preservare sì l’integrità ecologica, ma anche la giustizia sociale.
Il presidente, Paolo Bray, è uno che si occupa di sostenibilità e certificazioni da trent’anni, prima nel campo dei prodotti ittici con Dolphin Safe (etichetta che certifica il tonno pescato senza danni ai mammiferi marini) alla quale nel 2008 si è aggiunta Friends of the sea (standard di certificazione privato relativo a prodotti da pesca e da acquacoltura sostenibile), label che prende in esame anche prodotti cosmetici certificando ad esempio le creme anti UV che non danneggiano le barriere coralline, e poi nel campo dell’agroalimentare con Friends of the Earth, che certifica invece prodotti da allevamento e da agricoltura sostenibile.
Com’è nata l’idea di un’agenzia per modelli?
Essendo basati a Milano avvicinarsi alla moda è stato un processo naturale. Circa il 35% dei prodotti tessili provengono, ancora oggi, dall’agricoltura o dall’allevamento: sviluppare delle certificazioni in tale ambito è stato un processo logico. Queste certificazioni riguardano principalmente il prodotto finito e sono basate sia su standard di base, relativi all’allevamento o all’agricoltura, sia su altri requisiti riguardanti la trasformazione, il riciclo e l’utilizzo di fibre non naturali. Il passo successivo è stata focalizzarci sui lavoratori della moda.
Cosa non va adesso nel campo del modelling e cosa vi proponete di fare?
Molte agenzie sono senza scrupoli nei confronti dei modelli, che nella maggior parte dei casi vengono pagati a tre mesi e oltre, dovendo nel frattempo sostenere delle spese, a volte imposte dalle stesse agenzie. Sappiamo di situazioni in cui vivono in tanti in camere di bed & breakfast, costretti magari a partecipare a delle serate in discoteca per sostenere costi extra. I principi che segue e rispetta la Wso Models vogliono contrastare queste problematiche, rispettando le leggi nazionali per quanto riguarda i contratti, vigilare rigorosamente sull’aspetto delle molestie sessuali e sono volti anche a preservare la salute dei nostri ragazzi: forniamo loro delle linee guida in merito al corretto comportamento alimentare.
Che requisiti devono avere i vostri modelli?
In primo luogo valoriali, a tutti loro chiediamo di supportare anche le nostre cause, di impegnarsi nelle campagne di conservazione a sostegno della comunità perché, parallelamente all’attività di certificazione, destiniamo il 30% del ricavato a progetti, come quello del ripopolamento degli storioni nei fiumi italiani o del monitoraggio delle balene per ridurre il rischio di collisione con le grandi navi.
Niente requisiti di peso, o altezza?
Una selezione è inevitabile, ma la cosa importante per noi è che il modello, o la modella, abbia esperienza professionale. L’intenzione è quella, in futuro, di proporre anche categorie con minore esperienza, perché l’obiettivo è quello di rappresentare il maggior numero di modelli possibili. Oggi c’è molto spazio, anche grazie all’universo dello street casting. Un’altra cosa per noi importante è che non chiediamo l’esclusiva, anzi, speriamo che lavorare con noi possa essere per i nostri ragazzi il trampolino per entrare anche in altre agenzie. Tutti i contratti sono inoltre controllati e vidimati da avvocati, e i modelli e le modelle sono sempre in copia durante tutto il processo.
Chi sono i vostri clienti per quanto riguarda la richiesta dei modelli?
In primis tutte le aziende che certifichiamo: una su tutte la Natural Cotton Color, con sede in Brasile, che è il più grosso produttore di cotone che nasce già colorato. Poi abbiamo previsto un evento il 26 febbraio alla Palazzina Appiani, durante la Fashion Week milanese, dove ci sarà una conferenza sulla sostenibilità nella moda in mattinata e una sfilata nel pomeriggio.