Kiev, EuropaL’appello transnazionale per far entrare l’Ucraina nell’Ue

In contemporanea con Ukrainskaya Pravda, Lithuanian Tribune e altri media del Continente, pubblichiamo la lettera di un nutrito gruppo di politici e intellettuali europei di aprire i negoziati per il processo di adesione. La richiesta è rivolta a Emmanuel Macron, che fino a luglio esercita la Presidenza del Consiglio dell’Unione

LaPresse

Di fronte alla minaccia di una nuova invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa, l’attività diplomatica e l’analisi politica sono concentrate sul tema della sicurezza per i Paesi coinvolti: Ucraina, Russia, Paesi Nato. Ma anche sulla difesa dei principi che la Nato considera costitutivi dell’ordine globale: il rispetto dell’integrità territoriale e la libera scelta delle alleanze internazionali.

Anche se questi aspetti sono ovviamente fondamentali, non sono sufficienti a creare condizioni che favoriscano una stabilizzazione duratura della regione e, di conseguenza, relazioni pacifiche tra la Federazione russa e l’Ucraina.

Questi obiettivi potranno essere raggiunti solo se Kiev avrà la possibilità di proseguire velocemente nel processo di consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, con la sua integrazione nello spazio europeo a cui appartiene e nel progetto di cui vuole essere parte, quello dell’Unione europea.

Nasce da qui il nuovo appello – che ha 100 primi firmatari, tra cui il generale Vincenzo Camporini, le professoresse Sofia Ventura e Susanna Cafaro, i parlamentari Roberto Giachetti e Gianni Pittella – per l’apertura immediata dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea.

Con questa istanza si richiede al presidente del Paese che esercita la presidenza semestrale del Consiglio Ue, Emmanuel Macron, di porre la questione all’ordine del giorno dei 27 Stati membri, affinché ne facciano una priorità politica di Bruxelles.

Apertura immediata dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Unione europea: appello al presidente del Consiglio UE Emmanuel Macron
Signor Presidente della Repubblica,
le minacce alla sicurezza e all’integrità dell’Ucraina e conseguentemente di tutta l’Europa sono senza precedenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Da un lato, alcuni stati membri dell’Ue hanno già preso decisioni coraggiose. Estonia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Francia e Polonia hanno deciso di fornire attrezzature civili e militari all’Ucraina, mentre Danimarca, Paesi Bassi e Spagna si sono impegnati a rafforzare la presenza militare nella regione; la Francia si prepara a fare lo stesso in Romania.

D’altra parte, l’Unione europea sta lavorando con gli Stati Uniti e altri membri della Nato su una lista di nuove sanzioni, per cercare di scongiurare una nuova invasione da parte della Federazione Russa.

Mentre questi sono passi nella giusta direzione per rafforzare la deterrenza, potrebbero non essere sufficienti a garantire la stabilità dell’Ucraina nel breve e medio termine.

Per queste ragioni, ci rivolgiamo a lei, in particolare nella sua qualità di Capo di Stato del paese che esercita la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, nella speranza che Lei promuova un’iniziativa tra gli altri capi di stato e di governo, in grado di fare dell’Unione europea un attore veramente strategico in questa crisi.

Poiché nel 2015 l’Unione europea ha riconosciuto “le aspirazioni europee dell’Ucraina” e ha accolto con favore “la sua scelta europea”, è giunto il momento di dare una reale prospettiva di integrazione, aprendo immediatamente i negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea, con l’obiettivo della sua piena integrazione entro dieci anni.

Anche se la crisi attuale non si trasformasse in un conflitto aperto, l’Ucraina continuerebbe ad essere soggetta a operazioni di destabilizzazione. Il calendario preciso e vincolante delle riforme, che il processo di adesione comporta, sarebbe un incentivo formidabile per rafforzare la democrazia e lo stato di diritto in quel paese e quindi un serio antidoto a qualsiasi futuro tentativo di destabilizzazione. Ci auguriamo vivamente che Lei prenda in considerazione questa proposta.

Primi firmatari
Bernhard Altermatt, Senior fellow (Istituto del Federalismo), Università di Friburgo

Filippos Andrianos, commodoro della marina ellenica (in pensione), Grecia

Antoine Arjakovsky, co-direttore del dipartimento di ricerca Politica e Religioni,

Collège des Bernardins, Francia

Mauro Arnò, generale di brigata (in pensione), Italia

Marek Pawel Balt, membro del Parlamento europeo, Polonia

Sophie Bilderling-Shihab, giornalista, ex corrispondente di Le Monde a Mosca

Annick Bilobran, Presidente di Advule, Francia

Bohdan Bilohotzky, presidente dell’Unione degli ucraini in Francia

Hélène Blanc, politologa e criminologa specializzata in Russia contemporanea e mondo slavo

Emil Brix, direttore dell’Accademia diplomatica di Vienna, Austria

Susanna Cafaro, docente di diritto dell’Unione europea all’Università del Salento, cattedra Jean Monnet, Italia

Vincenzo Camporini, generale (in pensione), ex Capo di stato maggiore della Difesa, Italia

Paulo Casaca, ex membro del Parlamento portoghese, ex membro del Parlamento europeo

George Christainas, Maggiore Generale (in pensione), Grecia

Natalia Czajkowska, direttore dell’Accademia europea di diplomazia, Varsavia, Polonia

Georges Dallemagne, membro del Parlamento belga, presidente del gruppo di amicizia con il Parlamento ucraino

Christophe D’Aloisio, docente all’Università Cattolica di Lovanio, direttore dell’Istituto di teologia ortodossa di Bruxelles, Belgio

Francesco D’Arrigo, Fondatore e Direttore dell’Istituto Italiano di Studi Strategici “Niccolò Machiavelli”

Mark Demesmaeker, Membro del Parlamento (Senato), membro del gruppo di amicizia con il Parlamento ucraino, Belgio

Philippe de Lara, filosofo, professore emerito all’Università Parigi 2, Francia

Philippe de Suremain, diplomatico, ex ambasciatore francese in Ucraina

Martin Dietze, Architetto, Germania

Massimiliano Di Pasquale, ricercatore associato presso la Fondazione Gino Germani, Italia

Olivier Dupuis, ex membro del Parlamento europeo, Belgio

Anne Ferreira, ex membro del Parlamento europeo, Francia

Andrej Findor, professore associato all’Università Comenius di Bratislava, Slovacchia

Vanessa Frangville, docente senior e titolare della cattedra di studi cinesi presso l’Université Libre de Bruxelles (ULB), Belgio

Francisco José Gan, tenente generale dell’esercito spagnolo (in pensione)

Jan Gavrila, Maggiore Generale (in pensione), ex Sottosegretario di Stato, Romania

Aleksandar Georgiev, colonnello (in pensione), ex rappresentante nazionale bulgaro senior presso USCENTCOM, Bulgaria

Roberto Giachetti, membro del Parlamento italiano (Camera dei deputati)

Anke Giesen, membro del consiglio di amministrazione di Memorial International e Memorial Germany, Germania

Thorniké Gordadzé, ex ministro dell’integrazione europea ed euro-atlantica della Georgia, Senior Fellow dell’Istituto internazionale di studi strategici (IISS)

Anne-Marie Goussard, console onorario della Lituania, Francia

Jarosław Gryz, Professore all’Università di Studi sulla Guerra, Varsavia, Polonia

Pär Gustafsson, analista senior presso l’Agenzia svedese di ricerca sulla difesa, Svezia

Andrzej Halicki, Membro del Parlamento Europeo, Polonia

Olexiy Haran, professore, capo del consiglio della scuola di analisi politica, Accademia Mohyla di Kiev; direttore della ricerca, Fondazione Iniziative Democratiche

Rebecca Harms, ex membro del Parlamento europeo e co-presidente del gruppo dei Verdi, Germania

Oleksandr Havrylenko, professore all’Università Nazionale V. N. Karazin, Kharkiv, Ucraina

Richard Herzinger, editorialista, Berlino, Germania

Vit Hlousek, Professore di politica europea, Università Masaryk, Repubblica Ceca

Marie Holzman, Sinologa, Presidente di Solidarité Chine

Ulrich Huygevelde, Coordinatore del centro Géopolis (Bruxelles)

Antonino Inturri, Generale (in pensione), ex addetto dell’esercito all’ambasciata italiana a Berlino, Italia

Rasa Jukneviciené, vicepresidente del Parlamento europeo, ex ministro della difesa, Lituania

Radan Kanev, membro del Parlamento europeo, Bulgaria

Laurynas Kasciunas, Presidente del Comitato per la sicurezza nazionale e la difesa, Parlamento lituano

Christian Kaunert, docente di sicurezza internazionale – Dublin City University

e di polizia e sicurezza – University of South Wales

Joanna Kluzik-Rostkowska, membro del Parlamento polacco (Sejm), Polonia

Eerik-Niiles Kross, membro del Parlamento estone, ex direttore dei servizi segreti

Tarmo Kruusimäe, Membro del Parlamento estone

Andrius Kubilius, membro del Parlamento europeo, ex Primo Ministro, Lituania

Vincent Laborderie, docente presso l’Università Cattolica di Lovanio, Belgio

Vytautas Landsbergis, ex Presidente della Repubblica di Lituania

Jonathan Littell, scrittore, Prix Goncourt, Francia

Jaak Madison, membro del Parlamento europeo, Estonia

Pandeli Majko, ex Primo Ministro, Albania

Spyros Manolakis, Commodoro (in pensione), Marina ellenica, Grecia

Myroslav Marynovych, Professore universitario, Vicerettore dell’Università Cattolica Ucraina di Lviv, Ucraina

Khatuna Maisashvili, Professore associato dell’Università statale Ivane Javakhishvili Tbilisi, Georgia

Marian Jean Marinescu, Membro del Parlamento Europeo, Romania

Aude Merlin, docente presso l’Université Libre de Bruxelles

Alvydas Medalinskas, analista politico, Università Mykolas Romeris, Vilnius, ex presidente della commissione affari esteri, Parlamento della Lituania

Dace Melbārde, membro del Parlamento europeo, ex ministro, Lettonia

Pierre Minonzio, Console onorario della Lituania a Lione

Emilio Moffa, Ammiraglio (in pensione), Italia

Lydia Obolensky, Professore Lingua e Letteratura russa, Belgio

Carmelo Palma, giornalista, coordinatore di “Italia europea”, Italia

Žygimantas Pavilionis, Segretario Internazionale dell’Unione per la Patria – Democrazia Cristiana Lituana, Membro del Parlamento Lituano

Filipe Papança, Professore all’Accademia Militare (Amadora), Portogallo

César Pintado, analista della difesa e professore al Campus Internazionale di Sicurezza e Difesa (CISDE), Spagna

Gianni Pittella, Membro del Parlamento italiano (Senato)

Elena Poptodorova, vicepresidente del Club Atlantico di Bulgaria; ex ambasciatore negli Stati Uniti; ex membro del Parlamento bulgaro

Andrzej Podraza, professore, capo della cattedra di relazioni internazionali e sicurezza, Università Cattolica di Lublino, Polonia

Paolo Puri, Generale (in pensione), ex consigliere militare del Presidente del Consiglio dei ministri, Italia

Bronis Ropė, membro del Parlamento europeo, Lituania

Pedro Roque Oliveira, membro del Parlamento portoghese

Thornike Sharashenidze, professore, capo del programma MA di relazioni internazionali all’Istituto georgiano di affari pubblici (GIPA)

Vasile Simileanu, direttore – redattore senior, rivista GeoPolitica, Romania

Edvīns Šnore, membro del Parlamento lettone (Saeima), Lettonia

Gianfranco Spadaccia, ex membro del Parlamento italiano (Camera e Senato), Italia

Céline Spector, professore di Filosofia, Sorbonne Université, Francia

Ivan Stefanec, Membro del Parlamento europeo, Slovacchia

Lorenzo Strik Lievers, ex membro del Parlamento italiano (Camera e Senato), Italia

Michael Struve, Docente di Scienze politiche, Parigi

David Stulík, analista senior, Centro europeo dei valori per la politica di sicurezza, Repubblica Ceca

Marcin Święcicki, Presidente del Forum dei movimenti europei, ex ministro, Polonia

Todor Tagarev, Capo, Centro per la sicurezza e la gestione della difesa, ex ministro della difesa della Bulgaria

mitri Teperik, direttore generale del Centro internazionale per la difesa e la sicurezza (ICDS), Estonia

Andreas Umland, analista presso il Centro di studi dell’Europa orientale di Stoccolma, Utrikespolitiska institutet, Germania

Maïrbel Vatchagaev, storico ceceno e analista politico del Caucaso del Nord presso la Fondazione Jamestown, condirettore della rivista “Caucasus Survey”.

Sofia Ventura, professore di scienze politiche all’Università di Bologna, Italia

Gianni Vernetti, ex sottosegretario agli affari esteri, Italia

Hartwig von Schubert, teologo, docente all’Università di Amburgo, Germania

Nikos Votsios, generale di brigata (in pensione), ex direttore delle relazioni internazionali del ministero della difesa greco

Vo Van Ai, scrittore, presidente del Comitato Vietnam per la difesa dei diritti dell’uomo (VCHR)

Witold Waszczykowski, membro del Parlamento europeo, ex ministro degli Affari esteri, Polonia

Emanuelis Zingeris, membro del Parlamento lituano (Seimas)

Milan Zver, membro del Parlamento europeo, ex ministro, Slovenia

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