Dopo lo stop degli ultimi due anni, la Val di Non si prepara a riaccogliere nuovamente una delle sue manifestazioni più amate: Pomaria, la festa dedicata alla raccolta delle mele Dop e alle eccellenze enogastronomiche del territorio trentino. Le date da mettere in agenda sono il 15 e 16 ottobre e il borgo che la ospiterà sarà Casez, quello che l’ha vista nascere.
Il centro storico con i suoi palazzi patrizi, le antiche cantine dai soffitti a volta e la piazzetta con la pavimentazione in bugnato presteranno i loro nobili profili all’evento – nato agli inizi degli anni 2000 quasi per gioco – diventato il terroir unico della Val di Non, un gioioso e partecipato laboratorio a cielo aperto su agricoltura di montagna, arte casearia, zootecnia e sul recupero della viticoltura eroica del luogo, in particolare legata all’antico vitigno autoctono Groppello di Revò, proveniente dalla Val di Non e amato in passato anche alla corte degli Asburgo.
Laboratori dedicati alla sostenibilità e più spazio per le attività
Quest’anno Pomaria sarà più ricca che mai grazie a un numero maggiore di realtà artigianali invitate, momenti d’incontro, laboratori per adulti e bambini e un’attenzione ancora maggiore dedicata alle tematiche ambientali, che saranno toccate con mano, per esempio, anche grazie ad attività come quella incentrata sulla difesa degli insetti che fanno bene alle colture e al ruolo irrinunciabile delle api per la biodiversità.
Parlando di workshop, un’attenzione speciale la meritano quelli tenuti dagli chef della valle, che saranno ancora più numerosi e che permetteranno concretamente di scoprire le ricette e i segreti per la loro riuscita.
Anche in relazione alla sostenibilità e a tutti i laboratori la parola chiave sarà ancora di più interattività per instaurare in dialogo autentico con i visitatori che impareranno come siano semplici alcune buone pratiche e a divertirsi con la preparazione fai da te di golosità a base di mele, di dolci “manifesto” quali lo strudel (che non si fa con la pasta sfoglia) o di ricette salate come il tradizionalissimo tortel di patate.
Imperdibili le degustazioni dedicate ai formaggi d’alpeggio, al miele, ai distillati e al vino, che in Val di Non sta conoscendo un felice rinascimento con un fiorire di piccole cantine, impegnate nella riscoperta dell’autoctono Groppello a bacca rossa (di cui si può assaggiare anche un elegante blanc de noir, spumantizzato con metodo classico), ma anche nella produzione di alcuni eccellenti bianchi, sfruttando al meglio l’acidità che terreno e altitudini regalano in abbondanza.
“Pomaria on the road”
Dopo la versione sperimentale degli scorsi anni, anche “Pomaria on the road”, dal 1° al 16 ottobre si presenta interamente rinnovata. La kermesse andrà in scena lungo tutto il territorio della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole con un programma ricchissimo di esperienze.
Un fitto calendario di appuntamenti per celebrare l’autunno e raccontare un lavoro fatto di amore per la terra e ciò che questo angolo di Trentino offre grazie alla felice interazione con contadini e artigiani, guidati dalla ricerca di qualità e autenticità. Il programma prevede passeggiate tra vigne e meleti, degustazioni in cantina e in distilleria, trekking urbani, laboratori per bambini e altro ancora.
Tra le più importanti novità, il Groppello Wine Tour che in compagnia da una guida esperta, nell’arco di una giornata porta i visitatori alla scoperta delle cantine della Val di Non e del loro vino di montagna, usufruendo di un comodo servizio di trasporto messo a disposizione dall’organizzazione. Ci sarà, inoltre, la possibilità di raccogliere le mele direttamente dall’albero con il progetto Andiamo a Coìr, che coinvolge gli Agritur Ambasciatori di Melinda.
Un progetto che punta a un turismo di qualità
Pomaria, ogni anno, in modo sempre nuovo riesce a dare vita a una vera e propria gustosa parata di prodotti locali. Il merito va all’attività di ricerca e selezione dell’Associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” che, attraverso i suoi 190 affiliati, tutela e promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a “rischio di estinzione”.