Quando la tecnologia e il digitale incontrano l’architettura e l’ingegneria, il risultato è sorprendente. L’importante, però, è che questi quattro ingredienti siano ben miscelati ed equilibrati. Una ricetta che verrà svelata dal MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, a partire dal 1° ottobre in occasione della mostra “TECHNOSCAPE. L’Architettura dell’ingegneria”, a cura di Maristella Casciato, Pippo Ciorra, con Eni come main partner.
Il racconto partirà da edifici iconici come l’Opera di Sidney, il palazzetto dello sport di Nervi a Roma o il Beaubourg di Parigi, proiettandosi verso il futuro grazie a installazioni e sperimentazioni avviate da sette centri di ricerca universitari (c’è anche lo Iuss di Pavia).
La mostra – aperta fino al 10 aprile 2023 – sarà un’occasione per riflettere sui nuovi ruoli della scienza e della tecnologia nel campo dell’architettura: dalle scienze applicate ai dispositivi “smart” per la gestione delle città, passando per l’ambiente, i big data e il recupero delle tecniche di assemblaggio vintage e low-tech.
Venerdì 30 settembre è fissata l’anteprima della mostra. Per l’occasione, saranno presentati il focus “inGenio. Idee visionarie dall’Archivio di Sergio Musmeci”, a cura di Tullia Iori, dedicato a un progettista di architetture strutturali mai viste prima, un pioniere con la “P” maiuscola. In più, verrà svelata la mostra con i vincitori della prima edizione del Premio Piero Siena Preis: Nicolò Degiorgis, Silvia Hell e Claudia Corrent. L’opera Mare Vostrum di Degiorgis, primo premio, entrerà nella collezione del MAXXI Arte.