Non è un caso che a fondare uno spazio dedicato al mondo del cinema e al suo immaginario siano gli stessi che nel 2018 hanno aperto, sempre a Milano, il Cinemino, la sala da settantacinque posti che ha rilanciato il concetto di cinema di quartiere. Secondo Alberto Bozzoli e Raoul Simoni, infatti, il cinema non può essere inteso solo come esperienza passiva, fruita da chi si limita ad assistere a uno spettacolo. Il cinema riguarda soprattutto le discussioni che lo accendono e che avvengono a lato o dietro di esso.
In una frase, il cinema è ciò che di lui ancora non conosciamo. Conoscere il processo creativo ed esplorarne le immagini di corredo – quelle che esulano dal prodotto finale, cioè il film – significa creare nuovi significati intorno a un media che si conosce bene, ma ancora non benissimo.
Ecco perché si chiama Soggettiva Gallery: un’allusione all’inquadratura “in soggettiva”, quando lo sguardo di un personaggio trasla e interpreta gli accadimenti secondo la sua personale prospettiva. In linguaggio narrativo si chiama “prima persona”. Gli Alternative Movie Poster sono uno dei tanti punti di vista differenti per aggiungere, ricalibrare o restituire significato alla scena. La panoramica cinematografica propone i grandi titoli della sua tradizione, ma le locandine sono quasi tutte alternative rispetto a quelle che siamo abituati a conoscere.
L’aspetto emozionale della narrazione filmica risulta intatto, ma modificando le espressioni visive a essa connessa inevitabilmente suscita in noi qualcos’altro. E davvero assistiamo a al complicato e affascinante divenire dell’arte, sottoposto a centinaia di interpretazioni, di linguaggi e di piani tutti diversi e sempre rinnovabili.
Non saranno dunque presenti nomi e cognomi del regista o del cast. Assenti tutte le spiegazioni didascaliche di supporto. L’unica protagonista è l’immagine: sollecitare la curiosità del visitatore di fronte a rimandi cinematografici muti, privi di riferimenti, tranne quelli estemporanei visivi è anche un modo per informare e diffondere il deposito culturale e cinematografico del passato.
Quella che sembra una pura rivisitazione in chiave artistica di un patrimonio comune è in realtà una nuova tendenza artistica: raccoglie moltissimi giovani designer italiani e internazionali, che Soggettiva Gallery ha deciso di incoraggiare e di esibire all’interno del suo spazio. Questa forma ibrida si appoggia alle usanze dei primi anni del Novecento, quando per illustrare i manifesti si attingeva al pittorialismo, all’illustrazione, alla grafica d’arte. Ma al tempo stesso si sposa con forme espressive inedite e contemporanee, come il fumetto e la fotografia.
Sarà perfino possibile partecipare a corsi di stampa tenuti da personalità professionali del settore, grazie alla collaborazione con la Stamperia Associazione Culturale Milano Printmakers. Soggettiva Gallery si annuncia e apre le porte nel giorno della ricorrenza dell’ottantesimo compleanno di Martin Scorsese, una data non casuale, che infatti inaugura una mostra dal titolo MOSTRI (sacri) vs MOSTRI (e basta). Come sappiamo, Scorsese era avvezzo a presentare il lato mostruoso dei suoi personaggi attraverso tinte grottesche, fatiscente e talvolta ambigue. Ma non vi sveliamo niente. Sarà possibile visitarla da venerdì 18 novembre al 14 gennaio, in via Sottocorno 5/A a Milano.