Il ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha Jack Smith come procuratore speciale indipendente che si occuperà delle due importanti indagini penali che coinvolgono Donald Trump: il suo ruolo negli eventi che hanno portato all’assalto al Congresso il 6 gennaio 2021 e per aver portato via dalla Casa Bianca decine di scatoloni con documenti classificati e riservati, nonostante ne fosse richiesta la restituzione alle autorità.
Una decisione importante, che segue di pochi giorni l’annuncio della candidatura dello stesso Trump alle presidenziali del 2024. Annuncio che tra l’altro era evidentemente uno stratagemma architettato per rendere più difficile il lavoro del Dipartimento di Giustizia.
La nomina di un consulente speciale era uno degli argomenti di discussione centrali nel dibattito politico americano. La scelta di Garland, suggerisce il New York Times, è dovuta alla volontà di separare il lavoro di indagine de Dipartimento di Giustizia da ogni considerazione politica: è un punto particolarmente delicato, perché da questo momento quasi certamente Trump strumentalizzerà la questione dicendo che il Dipartimento ha intenzione di affossare la sua candidatura. Insomma, si fingerà vittima e martire.
Dal 2018, Smith è procuratore capo presso un tribunale speciale dell’Aia per i crimini di guerra in Kosovo. È stato anche procuratore nel distretto orientale di New York, ed è generalmente conosciuto tra i colleghi e gli addetti ai lavori come un professionista di grande integrità morale, abituato a lavorare a casi difficili, spinosi, politicamente delicati.