ContromanovraLe proposte del Terzo Polo per correggere la legge di bilancio della destra

Più investimenti su sanità, welfare famigliare, borse di studio, industria e ambiente 4.0. Il fronte riformista presenta un’agenda in otto punti, dettagliata, con numeri e coperture

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Reddito di cittadinanza che viene cancellato a favore del ripristino di un Reddito di inclusione potenziato (Rei) e il ripristino del Piano Impresa 4.0 allargato agli investimenti ambientali. Più risorse alla sanità pubblica e maggior la capacità di spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Terzo Polo ha presentato una proposta in otto punti – trentacinque pagine in totale – per correggere la legge di Bilancio presentata dal governo di Giorgia Meloni.

È una «contromanovra», così viene definita dagli stessi autori, che vuole essere uno stimolo per l’esecutivo. «Penso che Meloni sia molto capace e intelligente, pur con idee molto diverse dalle mie. Se però vuole andare avanti da sola con il “siamo pronti”, vada avanti finché non prende un muro in pieno», ha detto Carlo Calenda in Senato.

Allora le proposte del Terzo Polo possono essere inquadrate come idee concrete per impegnare le risorse a parità di fondi. «Il giudizio complessivo sulla manovra è che è una grande presa in giro per elettori della destra. Tutte le promesse elettorali sono state disattese», ha detto Calenda.

Gli otto punti presentati nel documento sono sulla reintroduzione di un Rei potenziato; il ripristino del piano Impresa 4.0 per sostenere l’innovazione; una riforma sistemica del Fisco; una riforma del sistema di welfare per famiglie e studenti; aumento delle risorse destinate alla sanità pubblica; riduzione del costo delle bollette per imprese e famiglie; potenziamento della capacità di spesa dei fondi del Pnrr; nuove misure per il sistema pensionistico.

Ognuno di questi punti viene presentato con le principali criticità – costi e impatti sulla cittadinanza – e con delle controproposte, con relativi costi.

La riforma fiscale del governo, ad esempio, sembra gonfiata da slogan e frasi fatte, e può essere migliorata. «Il cuneo fiscale italiano è tra i più alti in Europa, davanti a noi solo Austria, Germania e Belgio (Paesi in cui il livello dei salari è più alto)», si legge nel documento. E poi: «Il reddito mediano dei giovani italiani è al 15esimo posto in Europa».

Le controproposte del Terzo Polo sul Fisco sono divise in cinque punti: «Rendere permanente il taglio del cuneo fiscale effettuato dal Governo Draghi nel 2022; azzerare i contributi fino a 25 anni e dimezzare Irpef e contributi fino a 30 anni (4,5 miliardi di euro); riprendere il disegno di legge delega per una riforma sistemica del fisco italiano; eliminare la c.d. flat tax incrementale per il lavoratori autonomi; eliminare l’estensione della flat tax a 85mila euro che crea un forte squilibrio tra lavoratori dipendenti e autonomi».

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