La democrazia in AmericaZelensky a Washington per incontrare Biden e parlare al Congresso

È la prima visita all’estero del presidente ucraino dall’inizio della guerra. Potrebbe servire (anche) a sbloccare un nuovo pacchetto di aiuti a Kyjiv da 45 miliardi di dollari

Zelensky a Bakhmut
Foto: Ukrainian Presidential Press Office via AP

Martedì, a sorpresa, ha visitato Bakhmut, punto più caldo dei combattimenti. Oggi, invece, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso negli Stati Uniti. Sarebbe il suo primo viaggio all’estero dall’inizio del conflitto. Dovrebbe incontrare Joe Biden alla Casa Bianca e poi parlare al Congresso. I giornali americani – tra questi il New York Times, il Washington Post e la Cnn, che ha dato la notizia per prima – hanno confermato con fonti dell’amministrazione americana i preparativi in corso, ma anche un programma in evoluzione.

Proprio a Bakhmut, Zelensky ha ricevuto dalle truppe una bandiera: i soldati gli hanno chiesto di portarla al Congresso, lui ha promesso che la darà a Biden. Non ha detto quando, però. Un altro indizio era la lettera della speaker uscente della Camera, Nancy Pelosi. Il messaggio, mandato a tutti i deputati, li invita a partecipare «in presenza» a una «sessione molto speciale». Il focus della seduta? La democrazia.

È stato poi lo stesso Zelensky a confermare con un tweet: «Sono in viaggio verso gli Stati Uniti per rafforzare la resilienza e le capacità difensive dell’Ucraina». Poco prima, la Casa Bianca ha confermato con un comunicato. Il presidente dovrebbe affiancare Biden in un annuncio, probabilmente sulla nuova tranche di aiuti da 45 miliardi di dollari. I repubblicani stanno facendo resistenze, anche al Senato, e la visita di Zelensky potrebbe anche servire a sbloccarli.

Il pacchetto verrà votato proprio questa settimana e dovrebbe includere una batteria di missili Patriot, il più efficace sistema antiaereo di cui dispongono gli Stati Uniti. Gli ucraini verranno addestrati a usarlo nella base americana di Grafenwoehr, in Germania.

I dem stanno provando a spingere prima di perdere la maggioranza alla Camera, con quella nuova che si insedierà i 3 gennaio e vedrà un vantaggio numerico di nove seggi del Gop. Perché sia possibile una seduta congiunta, poi, entrambi i rami del Congresso dovranno votare una risoluzione entro stasera.

Nei primi giorni del conflitto, l’assenza del leader (che ha eroicamente rifiutato “passaggi” per lasciare la capitale nelle ore più drammatiche) poteva rappresentare un problema, ma dopo dieci mesi la tenuta del suo governo non è in discussione. I piani di Zelensky, in ogni caso, sono secretati per ovvie ragioni di sicurezza e anche le fonti dei media americane temevano di compromettere le sua possibilità di lasciare il Paese.

I due presidenti si sentono frequentemente, ogni due settimane. Finora, Zelensky si è sempre rivolto in collegamento video ad assemblee legislative e Parlamenti: sarebbe la prima volta che pronuncia un discorso dal vivo.