Pane e vino L’abbinamento giusto tra panini e vini fermi

Le due fette di pane che racchiudono un ripieno goloso non si sposano solo con bollicine o con una birra fresca, ma anche con i vini fermi. L’abbinamento giusto è questione di gusto, ma anche di attenzione agli equilibri, alle consonanze e ai contrasti

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Una prima scelta per accompagnare un panino è il rosa: è un colore che comunica freschezza, gioia, spensieratezza. Il rosa ha il profumo della bella stagione. E così i vini rosati, vini giovani e amati dai giovani, sono compagni di viaggio ideali del panino, per un picnic o per una scampagnata, per una serata davanti alla tv, mentre si guarda la serie preferita o la partita. Il RosaMati Toscana Rosato Igt di Fattoria Le Pupille profuma di garofano e rosa selvatica, di fragoline e ribes. Nasce da uve Syrah tra le colline della Maremma ed è compagno perfetto di un panino con il saporito prosciutto toscano.

Ancora Toscana, ancora Maremma: a Gavorrano, da uve Sangiovese, nasce il Rosè Maremma Toscana Doc di Tenuta Fertuna. Sapido ed equilibrato, aromatico ed elegante, ma soprattutto fresco e profumato, è perfetto da sorseggiare in abbinamento a due fette di pane “sciocco” toscano condite con un filo di olio e farcite con crudo e pecorino locali e fichi freschi.

Dalla Sardegna Serra Lori Isola dei Nuraghi Igt di Argiolas, vivace ed equilibrato, regala un profumo intenso e fruttato: si sposa con una spianata sarda leggermente calda, melanzana grigliata, dadolata di pomodoro, acciughe e stracciatella.

Non solo Italia: Domaine de la Rouvière Aop Côtes de Provence racconta la bellezza della Provenza, terra solare e fiorita. Delicato e insieme complesso, è perfetto da provare con un panino che racconti i sapori della sua terra: una baguette campagnarde farcita con melanzane grigliate, pomodori maturi e chèvre a rondelle; il tutto condito con un filo di olio all’aglio ed erbe provenzali.
Passando ai rossi, non si può non pensare immediatamente al Sangiovese. Poco impegnativo, ma sempre coinvolgente e conviviale. In Romagna è compagno tradizionale della piadina: Colombarda Romagna Sangiovese Superiore, dal sapore fruttato di more, fragole, amarena, prugne e ribes, è ottimo con quella classica, con il crudo e lo squacquerone, ma anche con quella con i sardoncini dell’Adriatico.
In Toscana il Sangiovese si fa Chianti, e diventa l’abbinamento perfetto con il pane sciocco, i salumi e i formaggi di una merenda contadina: da provare I Sodi del Paretaio di Badia di Morrona con un panino con la finocchiona, oppure con una schiacciata alla porchetta, zucchine trifolate e pecorino giovane.
Ancora Sangiovese, ma in Umbria: «Il nostro “Melograno” – spiega Luca Baccarelli di Roccafiore – è un Sangiovese in purezza con sentori di frutti di bosco, note erbacee che inseguono profumi di prugna e rendono più pieno il gusto dell’hamburger vegetale (o delle polpette vegetali, come i buonissimi falafel di ceci). L’hamburger sarà esaltato dal gusto intenso, fresco e rotondo di questo vino rosso, tutto da condividere».

E tra i rossi trova spazio anche il Bardolino: quello di Monte del Frà, dal colore rosso rubino brillante, delicatamente fruttato e fragrante, morbido in bocca, equilibrato e piacevolmente fresco, insieme a un panfocaccia con tartare di manzo, maionese alla senape e battuto di rucola. Ma non basta: con un panino si può azzardare anche un rosso importante, come Tor di Lupo Lagrein di Cantina Andrian, intenso, pieno e robusto, da accompagnare con un pane nero farcito con i formaggi stagionati di montagna che compongono la classica merenda altoatesina.

Un altro abbinamento nobile è quello tra la ricchezza di un Valpolicella Superiore Doc come Peratara La Collina dei Ciliegi, leggermente speziato, pieno e persistente, con un panino semplice e saporito, magari dal gusto locale: ad esempio, una rosetta con la soppressa veneta o con il Monte Veronese.
Ancora, il panino può “andare in bianco”! Provate un panino con tartare di tonno, pomodori di Pachino e burrata con Rina Ianca di Santa Tresa, vino biologico che unisce – in un blend di straordinario fascino – il Grillo, (al 70%) varietà autoctona siciliana per eccellenza, con il Viognier (al 30%), vitigno francese che a Santa Tresa ha trovato le condizioni climatiche ideali. Oppure Malvasia Flor Aganis con un sandwich polpo e patate.

Ancora, un matrimonio tutto piemontese: quello tra Emanuella Langhe Favorita Doc di Pasquale Pelissero, fresco e profumato di fiori bianchi e rosmarino, e un golosissimo panino con vitello tonnato e pomodoro.

Un salto fuori confine e proviamo il basco Txakolì Aizpurua con un bocadillo de anchoas, queso y tomate: acciughe del cantabrico, pomodori ramati, formaggio di capra fresco e un filo di olio buono.

Per chiudere, il matrimonio tra vini e panini dolci, ricordando che la dolcezza chiama dolcezza. E un classico della dolcezza è il vinsanto. Come il Vin Santo di Carmignano Doc Occhio di Pernice di Tenuta di Artimino, fragrante di fichi secchi, noce, albicocca candita e mandorla, da servire ben fresco con un panino che ricorda le pesche di prato: pagnottelle dolci bagnate nell’alchermes e farcite con crema pasticciera.
Quando si parla di dolcezza non si può non pensare al moscato. Avié Moscato Passito di Cascina Castlet, caldo nel colore dorato, nel profumo avvolgente e nel sapore generoso, si abbina a un panino che è un concentrato di Piemonte: fette di pane alla farina di castagne di Cuneo con sfoglie di robiola di Roccaverano Dop, miele di corbezzolo e scaglie di nocciola Igp delle Langhe.
Infine il cioccolato, ma con un tocco mediterraneo: provate la tipica brioche siciliana farcita con gelato al cioccolato o con gocce di cioccolato fondente, in abbinamento a Malvasia delle Lipari Doc Naturale “Nurah” di Cantine Colosi, caldo e vellutato.

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