Cusumano brinda a “le libertà” insieme ai tanti ospiti – scrittori, artisti, filosofi e intellettuali – che animeranno l’edizione 2023 di Taobuk, la rassegna letteraria e artistica che si svolge a Taormina da giovedì 15 a lunedì 19 giugno.
Il Festival è nato dodici anni fa da un’intuizione di Antonella Ferrara che lo presiede e dirige, tuttora accoglie la vocazione di recepire i “sedimenti letterari della città, sintesi di una storia che coagula eventi, miti, vissuti, tradizioni”.
Quest’anno il tema esplorato assieme a tantissimi ospiti di rieliveo (tra i quali Annie Ernaux, premio nobel per la letteratura 2022, Azar Nafisi, autrice di “Leggere Lolita a Teheran”, e ancora Joyce Carol Oates, Daniel Pennac, Nicolò Ammaniti, Annalena Benini…) sarà quello dell’immensa potenza creativa, la forza di aggregazione e le opportunità che la libertà e le libertà conferiscono all’uomo libero. Lo stesso tema ha ispirato la locandina dell’evento, disegnata appositamente da Velasco Vitali, a sua volta presente con una mostra personale.
Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico (Pa), dove ha sede, la Cantina Cusumano produce vini in cinque diverse tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo). Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora, racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.
«Scriviamo le nostre storie sulla terra» sintetizza Diego Cusumano. «L’allevamento della vite e la selezione delle uve, richiedono una concentrazione e una capacità di ascolto molto simili a quelle necessarie alla scrittura. Ogni vendemmia è una nuova storia da narrare, con dettagli e sfumature sempre diversi, ma sempre autentici e reali».
Tutti i momenti conviviali di Taobuk saranno accompagnati da una selezione di vini di tutte le cinque tenute di Cusumano nonché da quelli di Alta Mora sull’Etna. Tra questi, il principale protagonista di ogni appuntamento sarà la nuova annata di Angimbé, l’Igt Terre Siciliane, affabile come l’estate siciliana, grazie all’Insolia (70%), e complesso come lo Chardonnay (il restante 30%), allevato a Ficuzza, a 700 metri sul livello del mare e raccolto a mano in cassette all’inizio di settembre.