L’amore per l’arte va a braccetto con l’amore per il paesaggio, per la natura, per la storia, e anche per la gastronomia. Il bello e il buono si incontrano più spesso di quanto non si creda. Così anche un anniversario può diventare un pretesto per un viaggio “a tema”.
Cinquant’anni fa moriva Picasso: Francia e Spagna celebrano il grandissimo artista con mostre, eventi e iniziative. È un’occasione perfetta per costruire e seguire un itinerario che, nel seguire la vita e le opere del pittore, ci porti alla scoperta dei due Paesi, tra luoghi noti e celebri e scorci decisamente meno conosciuti ma non meno suggestivi.
In Spagna, non solo Madrid
Malaga, 25 ottobre 1881: la città natale di Picasso, il luogo dove l’artista ha vissuto gli anni dell’infanzia, è il luogo dove dare inizio a un viaggio sulle sue orme. Il Museo Casa Natal Picasso e il Museo Picasso, dove è possibili visitare la mostra “Picasso escultor. Materia y cuerpo”, accolgono l’appassionato di arte, mentre la città incanta con le sue atmosfere. Quelle che si ritrovano in tanti quadri, quelle del flamenco e dei tori: non si può non prevedere una tappa alla Plaza de Toros, dove un Picasso bambino ha trascorso tanti pomeriggi.
Punto di partenza perfetto per la visita è il Paradod de Malaga Gibralfaro, bellissimo hotel e balcone con viste incredibili sulla città e sul mare, nel cui ristorante è possibile assaggiare i piatti tipici della città, come il gazpachuelo malagueno, sorta di zuppa di pesce fredda, o l’ajoblanco, crema fredda di mandorle e aglio.
Dall’Andalusia alla Galizia, dal Mediterraneo all’Atlantico, da Malaga a La Coruña. Qui Picasso si trasferì nel 1891, dato che il padre era stato nominato professore all’Accademia di Belle Arti, che lui stesso frequentò, e qui espose per la prima volta i suoi dipinti. Da non perdere la Casa Museo e il Museo di Belle Arti, che ospita la mostra “Picasso blanco en el recuerdo azul”.
Tante le attrattive della città, dalla Torre d’Ercole alla spiaggia, e tante le specialità da assaggiare: d’obbligo una sosta in una pulperia, dove gustare una tapa di pulpo a feira accompagnata da un bicchiere di albariño.
E poi Madrid. Nella capitale Picasso visse e lavorò, dirigendo il museo del Prado. Una visita alla città nel nome di Picasso ha il suo cuore nel Museo Reina Sofia, dove è esposta l’opera forse più famosa dell’artista, “Guernica”, immagine della guerra e dei bombardamenti sulla piccola città basca.
Altri dipinti sono esposti al Thyssen, ma non va dimenticato che in occasione dell’anniversario Madrid celebra Picasso con numerose mostre ed esposizioni.
Hotel perfetto per andare alla scoperta dei musei cittadini è il Villa Real, vicinissimo ai luoghi da visitare. Il turista gourmet troverà anche il tempo per qualche sosta golosa: Botin è ritenuto il ristorante più antico del mondo, famoso per il suo cochinillo asado (maialino arrostito) quanto per i letterati che lo hanno frequentato, ma altri indirizzi sono famosi per piatti tipici, come la trippa o il cocido.
E nessuno può passare da Madrid senza assaggiare un panino con i calamari, un bocadillo de calamares, magari in un locale tipico affacciato sulla Plaza Mayor.
Infine Barcellona. Il legame di Picasso con la capitale catalana è noto: «È lì che tutto ha avuto inizio… È lì che ho capito fin dove potevo arrivare», diceva il pittore. Qui si tengono numerose mostre a lui dedicate. E qui è possibile visitare il Museo Picasso, con le cinquemila opere che compongono l’esposizione permanente.
Una sosta golosa e insieme culturale, del tutto a tema, è offerta da Els 4 Gats, caffè “letterario” frequentato da artisti e intellettuali nel Novecento, tra cui lo stesso Picasso, che qui espose i suoi disegni e che disegnò il manifesto esposto nel locale. Nel menu specialità catalane, come il pan amb tomaquet, molto più di un semplice pane e pomodoro, i formaggi tipici, le crocchette e i cannelloni.
Per dormire, un indirizzo sicuro è quello del Barcelò Raval, hotel moderno e cosmopolita, vicino alle Ramblas, con il loro fascino, e alla splendida cattedrale, la Seu.
In Francia, tra Parigi e la Provenza
La Francia è necessariamente la seconda meta di chi vuole percorrere un itinerario sulle orme di Picasso. E ovviamente quando si dice Francia si dice Parigi, dove il maestro visse e lavorò. Il Musée National Picasso ospita la più ricca e completa collezione al mondo, tra dipinti, sculture, disegni, schizzi, bozze e molto altro.
Una visita a Parigi comprende ovviamente infinite altre perle di bellezza, storia e cultura, e infinita è anche l’offerta di gastronomia e ospitalità della città. In un viaggio a tema picassiano tuttavia non deve mancare una sosta in uno dei locali frequentati dall’artista, come La Rotonde a Montparnasse, o il Cafè de Flore a Saint German des Prés.
Ma i luoghi che Picasso più amava in Francia sono quelli baciati dal sole del Sud. Mougins in primo luogo, piccolo borgo arroccato a pochi chilometri dal mare di Cannes, dove l’artista trascorse i suoi ultimi anni, e dove morì.
Il paese, che celebra il suo illustre ospite con mostre e visite guidate, è una tappa importante nel tour picassiano. Tra gli indirizzi dove dormire, il Manoir de l’Etang, dimora di charme, e l’Hotel de Mougins, membro di les Collectionneurs, dallo stile tipicamente provenzale.
E tra quelli dove mangiare, il ristorante L’Amandier, con un intero salone dedicato al maestro e sue foto alle pareti. Ed è un punto di partenza perfetto per visitare il MACM, museo di arte classica, dove vedere molto altro oltre alle opere del maestro. Senza dimenticare “La tête de Picasso”, la statua posta all’ingresso del centro storico.
A pochi chilometri di distanza, sul mare, Antibes ospita nel Castello Grimaldi il Museo Picasso: la visita è di rigore, poi non rimane che godersi il blu del Mediterraneo.
Assolutamente da non perdere, infine, Vallauris, poco distante dalle altre due tappe, con il meraviglioso Museo Nazionale Picasso: “La Guerre et la Paix” è una composizione monumentale di più di cento metri quadri, con cui il maestro ha voluto trasformare una piccola cappella abbandonata in una sorta di tempio della pace.
Vallauris è anche punto di partenza ideale per scoprire quel paesaggio solare che ha incantato Picasso, facendo base in una struttura come questa, ricordando di lasciare spazio anche al gusto, in un bistrot del paese.