ForzalavoroIl giallo sul numero di iscritti ai sindacati, il Nobel per l’economia e la nuova ambizione delle donne

Nella newsletter di questa settimana: lo studio danese che mette in dubbio i numeri delle tessere sindacali italiane, la Nadef in Parlamento e le audizioni, lo sciopero dei tassisti e la ripresa della mobilitazione sull’ex Ilva. E poi: il premio a Claudia Goldin, l’importanza di parlare spagnolo e la fuga dagli uffici comunali

(Pixabay)

QUANTI SONO DAVVERO GLI ISCRITTI AI SINDACATI?

Spoiler: in Italia non sappiamo con certezza quanti siano davvero gli iscritti ai sindacati. Sì, proprio così. Non abbiamo nessuna certezza su quanti lavoratori abbiano una tessera della Cgil, Cisl o Uil.

🤯 Perché? Perché i dati che abbiamo a disposizione sono forniti dagli stessi sindacati e non sono verificabili. E i dati non sono verificabili perché i sindacati non mettono in pratica il testo unico sulla rappresentanza del 2013, che prevedeva, fra le altre cose, la certificazione da parte dell’Inps del numero di iscritti a ogni sigla.

La questione è tornata centrale ora che si discute di salario minimo, con il Cnel che come previsto ha dato il suo parere contrario, dicendo che non ce ne è bisogno perché il mercato del lavoro quasi interamente regolato dai sindacati e dalla contrattazione collettiva.

😈 Ma sicuri sicuri che sia davvero così? La verità è che non siamo davvero in grado di misurare il grado di rappresentatività dei sindacati, hanno fatto notare Tito Boeri e Roberto Perotti.

🇩🇰 In più ora è arrivato uno studio condotto da tre ricercatori – Cyprien Batut, Usysse Lojkine e l’italiano Paolo Santini – per la Copenaghen Business School, che ha analizzato gli iscritti ai sindacati in sette Paesi europei.

👉 E proprio sull’Italia è sorta un’anomalia. In pratica, dai primi anni Duemila nel nostro Paese c’è una divergenza evidente tra il numero degli iscritti al sindacato dichiarati da Cgil, Cisl e Uil e il numero di quelli che nei sondaggi si dichiarano iscritti a una sigla sindacale. Nei dati forniti dai sindacati siamo intorno al 32-33 per cento di sindacalizzazione, nei sondaggi ci si ferma al 22-25 per cento. Parliamo di quasi dieci punti di differenza!

Da sapere: Per calcolare l’incidenza dei sindacati nei diversi Paesi, l’Ocse misura la “trade union density”, cioè il rapporto tra gli iscritti ai sindacati (escludendo i pensionati) e la popolazione occupata in un Paese. In Italia però è calcolato proprio sui dati comunicati dai sindacati: nel 2019 era pari al 32,5 per cento ed è in costante calo dal 2013, quando raggiunse il suo massimo del 35,7 per cento.

🍝 Il problema però è che negli altri Paesi analizzati dallo studio danese il dato è allineato ai sondaggi, in Italia no. Stando ai numeri di quanto dichiarato nei sondaggi, solo un lavoratore su quattro, o addirittura uno su cinque, in Italia sarebbe iscritto al sindacato. La percentuale resta più alta di quella di altri Paesi europei, ma ben inferiore rispetto a quanto dichiarato dalle maggiori sigle sindacali.

 

Paolo Santini, il ricercatore italiano che ha partecipato allo studio, ha ricordato anche come nel 2017 l’Inps riportava un tasso di sindacalizzazione del 25 per cento nelle imprese di Confindustria, molto più basso del 40 per cento dichiarato dalle tre maggiori confederazioni, ma in linea con la stima della Copenaghen Business School. A riprova di questo, ci sarebbe anche la minore adesione dei lavoratori agli scioperi, secondo la serie ricostruita dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo).

🥸 E proprio Boeri, quando era presidente dell’Inps, provò a fornire misure oggettive della rappresentanza, trovandosi però di fronte alla ritrosia delle parti sociali a rendere pubblici i dati raccolti sui versamenti delle quote associative alle diverse sigle sindacali.

Eppure, il problema dei contratti pirata firmati da sigle sindacali di dubbia rappresentatività, questione indicata dagli stessi sindacalisti come uno dei mali del mercato italiano, dovrebbe essere un incentivo per le organizzazioni maggiori a dare seguito agli accordi del 2013. O no?

🥷🏻 Perché, a guardare lo studio che arriva dalla Danimarca, o i sindacati hanno gonfiato i dati diffusi oppure ci sono lavoratori che sono iscritti ma non lo dicono. O non lo sanno.

 

L’ANGOLO DEL GIUSLAVORISTA
Tra le tutele più importanti garantite dalla legge ai lavoratori subordinati, c’è la conservazione, entro certi limiti, del posto di lavoro in caso di malattia. L’articolo 2110 del Codice civile prevede che i datori di lavoro hanno diritto di recedere dal rapporto di lavoro con un dipendente a causa di una malattia, soltanto dopo che sia decorso il periodo stabilito dalla contrattazione collettiva. Questo periodo viene definito “periodo di comporto”. Labour Weekly spiega cos’è

 

AUTUNNO ECONOMICO
Protagonista della settimana economica italiana è la Nota di aggiornamento al Def, che sbarca in Parlamento per il round di audizioni. Si comincia oggi in commissione Bilancio del Senato, in congiunta con la Camera: saranno sentiti Cnel, Istat, Corte dei Conti e Banca d’Italia. Domani è il turno dell’Ufficio parlamentare di bilancio e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Nove euro della discordia La proposta della commissione Informazione del Cnel, che boccia l’introduzione del salario minimo, verrà discussa giovedì dal Parlamentino guidato da Brunetta. Ancora una volta si dice che serve puntare sulla contrattazione e non sul minimo salariale. Ma la scorsa settimana è arrivata anche una pronuncia della Cassazione: secondo la Corte, i giudici possono intervenire fissando un «salario minimo costituzionale» quando lo stipendio di un lavoratore non garantisce un’esistenza libera e dignitosa.

Mettetevi in coda Dopo la mini-riforma delle licenze dei taxi approvata con il decreto asset, i tassisti hanno proclamato lo sciopero per il 10 ottobre. Intanto, i sindaci si lamentano perché la spesa per le nuove gare ricade tutta sulle casse comunali, mentre a Roma i tassisti vogliono pure alzare i prezzi. Tenetevi forte.

Superhost La ministra del Turismo Daniela Santanché ha preparato una legge per regolare «il Far West» degli affitti turistici. Ma il provvedimento agirebbe solo dal punto di vista amministrativo e fiscale, ignorando le questioni urbanistiche e abitative. In Parlamento dovrebbe arrivare anche un’altra proposta di legge ispirata ai modelli esteri, scritta dall’associazione Alta tensione abitativa e fatta propria da Pd e Cinque Stelle.

Pubblico impiego Il ministro Zangrillo dice che nella legge di bilancio ci saranno le risorse per garantire il riavvio dei rinnovi contrattuali pubblici. Si tratterà comunque di aumenti parziali e si darà priorità ai settori critici come la sanità. Si parla anche di un non meglio specificato anticipo in busta paga a dicembre. Nei comuni, invece, nonostante i concorsi del Pnrr, le entrate non riescono a compensare le uscite. Anche perché le dimissioni sono aumentate dell’89 per cento in sei anni.

 

TUTE BLU
Patto d’acciaio Lunedì 9 ottobre riparte la protesta dei lavoratori dell’ex Ilva. A Taranto scendono in strada le imprese dell’indotto siderurgico, a Roma si riunisce sotto la sede del ministero delle Imprese il coordinamento sindacale di Fim, Fiom e Uilm di Acciaierie d’Italia.

Che transizione I vertici della Marelli hanno detto sì alla sospensione della procedura di licenziamento dei 229 lavoratori del sito di Crevalcore, Bologna. E nel frattempo, ha «dato mandato a un advisor per individuare possibili acquirenti per favorire l’operazione di reindustrializzazione del sito di Crevalcore».

Convocati Il 12 ottobre, dopo mesi di attesa, la regione Toscana è stata convocata al Mimit per discutere della reindustrializzazione dello stabilimento della ex Gkn di Campi Bisenzio.

In agenda Domani dall’Istat arriva il dato sulla produzione industriale ad agosto.

 

CRONACHE DALLE PIAZZE
Dopo la manifestazione Cgil del 7 ottobre a Roma, l’altro appuntamento è quello organizzato per il 13 e 14 ottobre dalla Cisl. Si chiamerà “festa della partecipazione”, si terrà nelle piazze e nei luoghi di lavoro per discutere dei contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare per la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita e ai profitti delle aziende pubbliche e private.

In ordine sparso Il Partito democratico ha lanciato per l’11 novembre la manifestazione nazionale contro il governo, invitando le opposizioni. Giuseppe Conte ha già aderito. Calenda non andrà.

 

PREMIATA
Il premio Nobel 2023 per l’economia è andato a Claudia Goldin, storica economica ed economista del lavoro americana, attualmente Professor of Economics all’Università di Harvard e co-direttrice del Gender in the Economy Study Group della National Bureau of Economic Research. Il riconoscimento va a Goldin «per aver fatto progredire la nostra comprensione degli esiti del mercato del lavoro femminile».

 

COSE DI LAVORO
Voglio un aumento Dopo la pandemia, le donne sarebbero diventate più ambiziose sul lavoro. Grazie alla maggiore flessibilità negli orari, le lavoratrici riescono a essere maggiormente coinvolte in quello che fanno, con una spinta maggiore a chiedere promozioni e aumenti. Secondo uno studio di McKinsey, l’81% delle donne ha dichiarato di essere interessata a ottenere una promozione, in aumento di cinque punti rispetto allo scorso anno e dieci punti in più rispetto al 2019.

Un problema europeo Secondo i nuovi dati Eurostat, nel 2021 il numero di incidenti mortali sul lavoro è aumentato in 12 Stati membri dell’Ue e più di un quinto di tutte le morti si è verificato nel settore edile. In Francia si sono contati 674 morti a causa di un infortunio sul lavoro, seguiti dai 601 in Italia e 435 in Germania.

¿Hablas español? Dice Bbc che parlare lo spagnolo è diventata ormai una competenza importante per i lavoratori, tanto quanto l’inglese.

Consigli finali Dai desideri di vendetta contro il proprio capo alla lista delle cose da fare, smettetela di rimuginare sul proprio lavoro anche durante il tempo libero – scrive il Wall Street Journal.

 

Per oggi è tutto.

 

Buona settimana!

Lidia Baratta

 

 

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