Serata perfetta Cinque ristoranti con intrattenimento a Milano

Alcuni locali, oltre a piatti deliziosi, offrono quel qualcosa in più che completa l’esperienza, dall’arte alla musica fino allo spettacolo della cucina stessa

Gesto Milano

Ti sforzi tantissimo per trovare il ristorante perfetto, ci pensi per giorni e, finalmente, quando sei convito, tronfio di orgoglio, lo annunci agli amici aspettandoti un applauso simile a quello fatto al ragionier Fantozzi – in “Il secondo tragico Fantozzi” – dopo aver espresso il suo pensiero sul film “La corazzata Potëmkin”. E invece niente, ti rispondono con un: «Sì ok, ma cosa facciamo dopo?».

Già, perché un buon menu, due chiacchiere e una buona bottiglia non sono più sufficienti per sentire di aver fatto abbastanza. E poi fa freddo: nessuno fa il sacrificio di uscire solo per una cena, ma nessuno vuole neanche stare a girare per locali o, peggio ancora, finire la serata con centinaia di euro in meno sul conto, tra aperitivo qua, cena lì e post serata chissà dove.

Proviamo allora a prendere in considerazione locali che offrano formule di intrattenimento o che vivano in contesti capaci di offrire un’alternativa al prima o dopo pasto. Quella dei locali con intrattenimento è una formula che potrebbe farsi sempre più spazio in città: prima con gli american bar – un esempio milanese perfetto e affascinante è Rumore, all’interno di Portrait – poi con i ristoranti, di cui abbiamo raccolto alcuni indirizzi da tenere a mente per un’uscita capace di portarvi oltre il piatto.

Señorio Milano, esperienza cento per cento Spagna tra cucina e flamenco
In questo ristorante di autentica cucina spagnola – certificata anche dal governo di Spagna con un riconoscimento dedicato – l’esperienza gastronomica è avvolgente: inizia dall’ambiente, prosegue con il servizio gentile e accogliente e culmina con la proposta dello chef sivigliano David Arellano Hidalgo, che ripropone i piatti che rendono celebre la cucina spagnola e lascia scoprire ingredienti di pregio attraverso proposte meno note, ma altrettanto iconiche, della gastronomia ispanica.

Il risultato è un percorso che sa far vivere tutte le emozioni di gusto del Paese, fatta di carni pregiate, di pesci, di verdure e di tradizioni culinarie riprese da tutte le latitudini. Il risultato è che ogni piatto sembra essere studiato per dare piacere, i sapori sempre avvolgenti e rotondi e la percezione di qualità di molti ingredienti è palpabile.

Senorio, Papada de bellota glaseada – doppio mento iberico di Bellota, crema di piselli, funghi champignon e tuorlo di uovo marinato

Una cucina di livello, dove lasciano il segno piatti come il Cochinillo de Segovia D.O. – una carne di maialino da latte cotta e laccata al forno – la cui scioglievolezza e dolcezza sono memorabili, da unire a piatti più noti, ma molto ben preparati, come le varie proposte di paella. Gli amanti della griglia non devono lasciarsi scappare la costata di Vaca Rubia Gallega: un taglio di carne di vacca a Denominazione di Origine Tipica della Galizia e macellata in tarda età.

Non viene meno il supporto al beverage, con una larga carta di vini spagnoli – dai rossi intensi alle bollicine Cava –, passando per le birre e, non serve dirlo, la sangria preparata quotidianamente.

Se dopo il racconto dei piatti non avete ancora prenotato un tavolo, lo farete per partecipare a una delle serate con esibizioni di flamenco. L’evento musicale, insieme alla forma di ballo più rappresentativa della Spagna, ha luogo circa due volte al mese – contattate il locale per il calendario – negli spazi della sala di Señorio, un ambiente piacevolissimo, arredato da pezzi da collezione come il Traje de Luces, il tipico abbigliamento dei toreri.

Senorio

Señorio Milano
Via Bramante 3, Milano (Chinatown)
@senoriomilano

Ristorante Torre, il fascino di un ristorante che vive d’arte
Il giorno in cui Fondazione Prada aprì le sue porte, la percezione fu di una Milano che avanzava in un percorso culturale capace di intrigare anche oltre i confini nazionali. Di fatto, fu un momento di affermazione per la città. Negli anni, Fondazione Prada ha definito i suoi spazi e sorpreso anche con la proposta gastronomica: prima con il celebre Bar Luce, poi con il Ristorante Torre, situato al sesto e settimo piano dell’omonima struttura. Una delle sale più belle in città, per l’ampiezza delle vetrate che portano una favolosa luce all’interno e gli arredi che scaldano l’ambiente, insieme ad alcune opere d’arte in linea con tutta la Fondazione.

Ristorante Torre

Ad accogliervi il bar che vi riporta in una scena da film rétro, in tempi un cui bere un whisky e fumare una sigaretta era solo il punto di partenza. E poi la chicca in sala, con gli arredi originali del Four Seasons Restaurant di New York progettato da Philip Johnson nel 1958. Insomma, mangiare seduti qui è già di per sé parte dell’intrattenimento, ma non ci basta.

Serve il supporto della cucina, che è gestita da Lorenzo Lunghi, lo chef classe ’86 che, a seguito di esperienze prima nelle cucine stellate in Italia con Fulvio Pierangelini e poi in Francia, arriva al ristorante Torre con una proposta gastronomica fedele alle tradizioni regionali in cui si mettono al centro del menu pochi ed essenziali pilastri: sostenibilità, stagionalità, equilibrio e gusto. Tra tutti spicca il piatto signature del ristorante: il risotto Torre, con salsa di crostacei allo zafferano e gamberi rossi crudi. Da poco c’è anche il menu degustazione “A mano libera”: un percorso di sette portate che segue «il genuino ciclo della natura e del mondo in costante evoluzione» (120 euro per il menu, 65 euro per il pairing con drink e vino).

Ristorante Torre

L’intrattenimento è tutto intorno. Fondazione Prada è un museo in continuo movimento, con una ricca programmazione di mostre temporanee, la solida mostra permanente e le proiezioni nello spazio cinema. Il tutto in un contesto architettonico straordinario che comprende anche il Bar Luce, lo spazio progettato dal regista americano Wes Anderson nel 2015. Erano gli anni in cui Instagram viveva i suoi tempi migliori e le persone in coda per uno scatto æstetich in questo bar non si riuscivano a contare.

Nonostante siano passati già diversi anni, il Bar Luce continua a essere un luogo sorprendente dove sorseggiare una bevanda o mangiare un dolce. Se Fondazione Prada resta capace di intrattenere i nuovi visitatori e gli abituali, Ristorane Torre è il completamento di un circuito culturale di livello.

Ristorante Torre
Via Giovanni Lorenzetti, 14 – Milano (Scalo Porta Romana)
@torre_ristorante

Moebius, lo spettacolo di uno chef alle prese con la tua cena
Moebius è un tapas bistrot dagli spazi pieni di fascino e una proposta cocktail di livello in una zona spesso poco battuta di Milano, ma che conserva numerose perle come questo locale. Ambiente sempre accogliente e una proposta gastronomica all’altezza delle aspettative.

Come se non bastasse, al piano superiore è nato Moebius Sperimentale, un concept restaurant in uno spazio dove sala e cucina sono comunicanti e lo chef Enrico Croatti mette in scena la sua cucina fatta «non di rivisitazione, ma di elaborazioni di idee».

Moebius

Al Moebius Sperimentale aspettatevi un intrattenimento nella cena. No, nessun violinista al tavolo, ma semplicemente una cucina con la sua brigata che comunica con i clienti e li guida in un percorso gastronomico sorprendente, entusiasmante ed esclusivo. Lo chef Croatti tira fuori il meglio dei suoi sorrisi e delle sue chiacchiere romagnole, prima ancora di farcele ritrovare anche nel piatto, con una bellissima leggerezza che si spalleggia con la creatività della cucina. Ingredienti sempre attenti alla biodiversità, pesci stagionali e carni da allevamento al pascolo, per una proposta che si compone di tre menu degustazione: Mare, Terra (ciascuno con nove portate per 120 euro) e Libertà, un menu a mano libera di quattordici portate per 180 euro.

Lo spettacolo si svolge al banco, davanti la cucina se siete fortunati, o in uno dei due tavoli posti nella piccola sala. Ogni piatto sarà preceduto dal racconto dello chef, e ogni assaggio sarà una vera sorpresa, tra piatti come la Ex Carbonara o il Calamaro nostrano crudo mantecato con pasta di riso al latte di cocco fresco, salsa verde messicana e pesto di lime siciliani. Anche la ricotta di cavolfiore con caviale e mandorla cruda potrebbe farvi sgranare gli occhi.

Moebius Kitchen Team

Questo format geniale si appoggia molto sulle doti dello chef Croatti, ma beneficia del supporto di una squadra che sa come fare felici le persone sedute al tavolo: sommelier e pasticcere vi coccoleranno a dovere.

Ma nonostante questo palcoscenico in cucina, al centro della serata ci sarete voi clienti, con le vostre sensazioni dietro ogni piatto. Un approccio avanguardista dove finalmente il genio dello chef è usato per mettere al centro chi mangia.

Dessert Moebius Sperimentale

Moebius Sperimentale
Via Alfredo Cappellini, 25 – Milano (Centrale)
@moebiusmilano

Miro Osteria del cinema, una serata perfetta tra film e ottima cucina
Cinema e ristorante mi permettono di fare due delle cose che più amo negli ultimi tempi: spegnere il telefono e mangiare senza che faccia nulla se non sedermi a tavola. Ecco perché è sempre una specie di toccasana inserire questo genere di serate nel calendario mensile.

Ancora di più se tra cinema e ristorante non esistono gradi di separazione e i due condividono gli spazi. È il caso del cinema Anteo e Miro Osteria del cinema, quest’ultima negli spazi che un tempo ospitavano il palco e i camerini del cinema teatro.

Miro è un locale dove gli spazi e il menu sono ispirati dalla cultura cinematografica, un luogo raccolto che ospita anche un giardino segreto con tanto di albero di fico, dove sentirsi in paradiso durante la bella stagione. Per il 2024 la novità del locale è l’ingresso del nuovo e giovane chef Vincenzo Artadi Carbajal che ha architettato un menu fedele allo stile del locale, con una proposta di tradizione italiana e che si ispira alla cinematografia. Si ritrovano in carta piatti come “Big Night” (pasta al forno/ragù), “La grande bellezza” (carciofo alla giudia), “Kali” (risotto/cavolo nero/limone salato) e “Wonka” (profiterole/cioccolato Uganda 66 per cento/panna montata).

Miro Osteria del cinema

Se la vicinanza tra locale e cinema non vi sembra sufficiente per unire le cose, potete approfittare dell’iniziativa “Il cinema mette fame”: da domenica a giovedì si può assistere a una proiezione e, a seguire, godersi un pranzo – per gli amanti del matinée sabato e domenica – o una cena al ristorante – una portata, acqua e coperto – con un unico biglietto al prezzo di venti euro.

Quindi mi raccomando, non guastatevi la fame con i popcorn!

MIRO Osteria del Cinema
Via Milazzo, 9 (piano terra di Anteo Palazzo del Cinema) – Milano
@miro_osteriadelcinema

Gesto, musica per le orecchie, ancora prima di mangiare
Torna “meglio di prima” uno dei locali che era punto di riferimento nella Porta Venezia negli anni scorsi, diventando un must di quartiere per la vita serale. Nato come tapas cocktail bar con una minuziosa attenzione al contenimento degli sprechi e alla sostenibilità, Gesto ha riaperto con un format nuovo, dove la centralità del bere e mangiare lascia spazio alla musica e all’intrattenimento. Il locale è stato riprogettato per diventare più accogliente e capace di far vivere esperienze diverse fatte di aperitivi, cene, live o persino il karaoke nella sala privata.

Gesto

La cucina ha le impronte e i sapori dei piatti di tradizione italiana, fatta di primi, secondi e dove convivono, tra verdure, carne e pesce, i plant-based e i gluten-free.

C’è un’attenzione speciale alla condivisione di piatti, con particolare focus sulle tapas con ricettazione italiana, ma è nei piatti principali che si trova la vera espressione del locale.

La carta dei vini è frutto di ricerca e propone anche vini di piccoli vignaioli: un’occasione sempre bella per chi vuole che una serata tra amici possa essere anche spunto per scoprire cose nuove su ciò che mangia e beve.

La parte di intrattenimento si fa interessante se siete amanti di certi generi musicali. Il calendario è ricco di live fatti di jazz show, bossa nova, folk e blues. E poi jam session e selezione di vinili anche nel fine settimana. L’occasione è ricca per dedicare la serata alla musica, senza trascurare il piacere di mangiare e bere. E in Porta Venezia una proposta così ci serviva molto.

Gesto
Via Giuseppe Sirtori, 15 – Milano (Porta Venezia)
@gesto.milano

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter