In vista delle elezioni europee che si terranno a giugno, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno sarà affiancata da un gruppo internazionale di supporto permanente formato da esperte che offriranno spunti e occasioni di confronto su temi indifferibili come la tutela dei diritti umani, l’uguaglianza di genere, l’inclusione e la disabilità, e poi, ancora, si parlerà della sicurezza dell’Unione europea e dei suoi confini. Ma il dialogo sarà costante anche sul processo di adesione di nuovi Stati a Est del continente e di rafforzamento dell’integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali per contrastare l’espansionismo di Vladimir Putin. Il progetto di espansione ha rallentato dopo il cosiddetto big bang del 2004 – quando settantacinque milioni di nuovi cittadini e dieci Paesi entrarono in Ue portando quest’ultima da quindici a venticinque membri – ma dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022 è tornato a essere in primo piano nell’agenda politica dell’Unione. Tra i punti fondamentali discussi dal gruppo di supporto permanente ci saranno anche le politiche contro il regime iraniano e quello bielorusso, oltre che per il supporto della popolazione ucraina all’occupazione russa.
Il gruppo prevede di allargarsi con nuovi partecipanti ed è costituito, per ora, da analiste, consulenti e studiose che offriranno alla vicepresidente Picierno una visione ampia e varia delle modalità di integrazione europea: ci sono Yaryna Grusha, autrice e docente dell’Università Statale di Milano, oltre che coordinatrice di “Slava Evropi”, la pagina in lingua ucraina de Linkiesta e Nona Mikhelidze, Ricercatrice Senior dell’Istituto Affari Internazionali. Ma anche Yuliya Yukhno, rifugiata politica rappresentante dell’Ambasciata popolare bielorussa in Italia e presidente dell’associazione “Talakà”; Benedetta De Luca, content creator per la disability advocacy e abilitata alla professione di avvocato. E poi Geri Ballo, attivista della Rete per la Riforma della Cittadinanza e promotrice della mobilitazione per le pensioni Italia-Albania, e Pegah Moshir Pour, scrittrice, consulente e attivista per i diritti umani e digitali.
La necessità di un secondo mandato per Picierno è stata supportata dalla Premio Nobel per la Pace Oleksandra Matvijčuk, supportata anche da oltre trenta personalità ucraine, iraniane, uigure e da membri di Ong internazionali, che avevano lanciato a fine aprile due appelli per mantenere l’attuale vicepresidente del Parlamento europeo anche nella prossima legislatura. Matvijčuk ha scritto, nel suo appello congiunto con l’Ong Promote Ukraine, che «Pina Picierno ha preso una posizione decisa e netta contro l’invasione russa dell’Ucraina, sin dal primo momento, e ha posto in essere azioni sia parlamentari sia diplomatiche per una pace giusta per l’Ucraina», aggiungendo: «Mentre guardiamo al futuro, esprimiamo il nostro sincero desiderio di continuare a collaborare con lei anche nella prossima legislatura, che ha un significato profondo per il futuro dell’Europa e per la stabilità del mondo libero».