Kremlin PrideLa svolta repressiva del governo georgiano contro la comunità Lgbt+

Dopo la legge sugli agenti stranieri, Sogno georgiano passa a un altro evergreen della propaganda filorussa con un disegno di legge contro le persone queer. Un tentativo di esasperare ancora di più la polarizzazione, in vista delle elezioni legislative di ottobre

AP/Lapresse

Lo scorso 4 giugno, Shalva Papuashvili, speaker del parlamento georgiano, ha annunciato l’ennesima iniziativa legislativa di Sogno georgiano in stile russo, denominata “Protezione dei valori familiari e dei minori”. Prende di mira la comunità Lgbt+ georgiana e i suoi diritti. Il pacchetto è composto da una proposta principale e da diciotto emendamenti aggiuntivi ad altre varie leggi, ed è un esempio della strumentalizzazione della questione Lgbt+ in stile Cremlino.

Il disegno di legge copre un’ampia gamma di questioni, dalla negazione delle adozioni alle persone non eterosessuali, alle restrizioni imposte a manifestazioni pubbliche o riunioni «volte a promuovere l’appartenenza di una persona a un sesso diverso, le relazioni tra persone dello stesso sesso o l’incesto», e anche  la rappresentazione di relazioni tra persone dello stesso sesso nella cinematografia o nel teatro. Inoltre, sarà vietato eseguire interventi chirurgici o qualsiasi altra forma di alterazione per cambiare sesso.

Il presidente della Camera Shalva Papuashvili ha anche fatto riferimento alla celebrazione della Giornata della purezza della famiglia e del rispetto dei genitori del 17 maggio, organizzata dalla Chiesa ortodossa georgiana per contrastare la Giornata internazionale contro l’omofobia, come un referendum sulla tema. La festa della Chiesa venne formalmente istituita nel 2013, subito dopo l’ascesa al potere di Sogno georgiano, quando una folla di estremisti religiosi organizzò un violento pogrom su larga scala, sostenuto anche dal governo, ai danni di un gruppo di attivisti per i diritti Lgbt+.

Anche la legge sulla “propaganda anti-Lgbt+” è stata oggetto di un disegno di legge costituzionale all’inizio di marzo, poche settimane prima dell’introduzione della legge sugli agenti stranieri ora in vigore. E anche quello si concentrava su questi temi, con l’unica differenza che Sogno georgiano avrebbe avuto bisogno dei voti dei partiti di opposizione filo-occidentali, non avendo la maggioranza costituzionale. Inizialmente, il partito di maggioranza ha fatto un chiaro riferimento a questo fatto, descrivendo l’opposizione come nemica della Chiesa e delle tradizioni georgiane. Promettendo inoltre di introdurre una legislazione sugli stessi temi nei prossimi mesi, e di star considerando di introdurre emendamenti costituzionali utili dopo aver vinto le elezioni parlamentari del 2024.

Le audizioni di Sogno georgiano sugli emendamenti costituzionali, tenute in varie città e paesi di fronte a un pubblico reclutato dal partito, sono state particolarmente assurde e comiche. La prima ondata di discorsi, pura retorica anti-Lgbt+, non ha avuto molto successo proprio a causa della sua natura assurda e comica, eccessiva per un pubblico filo-occidentale. Ma anche a causa dei tentativi promossi dalle forze politiche di opposizione di impedire che Sogno georgiano alterasse in questo modo il dibattito politico.

Un’opposizione diretta e aperta al disegno di legge da parte dei partiti dell’opposizione contribuirebbe a distogliere l’attenzione dalla deriva russa in Georgia, per indirizzarla verso una questione più divisiva in un Paese comunque molto conservatore. Di conseguenza, quasi nessun partito dell’opposizione ha rilasciato dichiarazioni significative sull’argomento, evitando di commentare il provvedimento, dirottando l’attenzione dell’opinione pubblica sulla minaccia esistenziale di un governo filorusso.

L’obiettivo principale di Sogno georgiano è quello di evitare in qualche modo che la rabbia negativa delle proteste si trasformi in una campagna pre-elettorale positiva per l’opposizione, e di esasperare la già intensa polarizzazione del Paese per attirare il maggior numero possibile di elettori. A tal fine, Sogno georgiano sta cercando di capitalizzare su valori come famiglia, bambini, cristianesimo e patriottismo.

Il nuovo disegno di legge anti-Lgbt+ non è tanto diretto contro la comunità queer georgiana, quanto a mobilitare gli elettori e a cambiare il dibattito pubblico. È molto comune per governi come quello georgiano basare le proprie campagne politiche su attacchi ai gruppi di persone più emarginate e trascurate. In sintesi, il disegno di legge è una trappola sia per gli elettori sia per i cauti partiti di opposizione.

D’altra parte, l’obiettivo principale della resistenza georgiana non è più quello di ostacolare la singola legge, ma il governo stesso, sempre più vicino al Cremlino e a Pechino. Lo scopo principale è quello di preparare gli elettori georgiani organizzati e filo-occidentali per le prossime elezioni del Parlamento georgiano, nel Paese e all’estero.

Ciò è stato dimostrato anche quando la presidente Salomé Zourabichvili ha dichiarato che il Governo sarebbe intenzionato ad approvare la legge sulla “propaganda Lgbt+” a settembre, a un mese dalle elezioni, nel tentativo di dividere la popolazione su un tema. «Non dovremmo permetterlo», ha detto la presidente, incalzando la mobilitazione degli elettori.

La comunità Lgbt+ georgiana ha sofferto molto sotto il governo di Sg dall’attacco alla marcia per il Pride da parte di gruppi radicali il 17 maggio 2013, dalla continua discriminazione, fino ai tragici sviluppi del 5 luglio 2023, quando Lekso Lashkarava, un cameraman della Tv georgiana Pirveli, è stato ucciso da gruppi violenti radicali legati al Cremlino. Nel corso degli anni, anche altri incontri o eventi pubblici sono stati interrotti o attaccati da gruppi violenti legati a Sg.

Sempre più persone queer scelgono di lasciare le loro case e cercano asilo nei Paesi dell’Ue, anche se molte di loro vengono solitamente respinte a causa dell’attuale costituzione della Georgia, che riconosce formalmente i diritti delle persone Lgbt+. Nel corso degli anni, diverse organizzazioni internazionali o Paesi partner hanno pubblicato rapporti allarmanti che evidenziano il deterioramento delle condizioni dei diritti umani delle persone Lgbt+, invitando il governo georgiano a indagare efficacemente sui crimini organizzati contro le comunità queer e a sostenere i diritti dei gruppi più vulnerabili. Sogno georgiano ha sempre evitato di affrontare questi temi e in diverse occasioni si è persino impegnato in campagne omofobe che hanno avuto un impatto drammatico per molti.

Gli attivisti Lgbt+ hanno anche partecipato attivamente alle proteste contro la legge sugli agenti stranieri, molti di loro sono stati anche minacciati telefonicamente da attivisti legati a Sogno georgiano. Inoltre, hanno subito atti vandalici, commenti omofobi, imboscate e ricatti. Nel complesso, nonostante il pericolo, la comunità continua a resistere.

Mentre la legge recentemente annunciata avrà un impatto ancora più negativo su migliaia di persone nel Paese, il movimento di resistenza si sta rendendo conto che la priorità è che Sogno georgiano perda le elezioni a ottobre. Solo così il Paese potrà ritornare sui propri passi e correggere gli errori del passato.

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