Sembra di camminare dentro un quadro di De Chirico che di colpo prende vita, ma invece siamo a Tresigallo, un piccolo paesino in provincia di Ferrara, noto anche come “la città metafisica”. Case di tanti colori diversi, a forma di cilindro, cono o parallelepipedo, rendono questo paese un trionfo di architettura razionalista. Vi sarà forse capitato di vedere sui social un palazzo celeste cielo con la scritta «Sogni». Ebbene, si trova proprio a Tresigallo; prima erano i bagni pubblici della città, ma dopo che la scritta «Bagni» fu danneggiata, l’allora sindaco pensò bene di cambiare e proporre una soluzione più onirica.
Proprio a Tresigallo – che nel 2019, dopo la fusione con Formignana, prende il nome di Tresignana – nasce nel 2018 il progetto del Brew Lab Sant’Apollinare, da un sogno di un gruppo di amici dell’omonima parrocchia di fare la birra coinvolgendo soggetti più sfortunati.
Nel tentativo di far diventare il sogno realtà, questo gruppo di amici si mette a sistemare le cantine della parrocchia stessa per convertirle in una sorta di laboratorio, che diventa immediatamente un luogo di aggregazione per la comunità. Qui, con una strumentazione piuttosto semplice, cominciano a produrre la loro birra e coltivare l’idea di far nascere una realtà più solida.
La svolta arriva nel 2020 con la vittoria del bando Fermenti in Comune, col patrocinio del comune di Tresignana e un finanziamento dell’associazione Campus Delta. A causa delle lungaggini durante la pandemia, i lavori del Brew Lab Sant’Apollinare iniziano nel 2022 e il pub apre i battenti nell’aprile 2023; prende forma così l’iniziativa sociale, volta a coinvolgere le persone più deboli e con disabilità. Oggi, a poco più di un anno di distanza dalla nascita del Brew Lab Sant’Apollinare, tra assunti, tirocinanti e volontari sono coinvolte una quarantina di persone.
A dare man forte in cucina e in sala ci sono dei tirocinanti retribuiti da Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (Asp) mentre un nutrito gruppo di volontari si occupa della scrittura dei progetti, partecipazione ai bandi e dell’organizzazione eventi.
Nel gruppo di tirocinanti e volontari ci sono dei ragazzi e delle ragazze con varie difficoltà o disturbi. Si tratta di persone ormai adulte, adottate dalla comunità e inserite in un contesto lavorativo e che trovano nell’esperienza al Brew Lab Sant’Apollinare una retribuzione e uno scopo di vita. Tra di loro, c’è un uomo sulla cinquantina, accudito dalla parrocchia, che oggi collabora in sala. Tutti lo chiamano Pepeo e dà il nome all’unica birra di produzione Brew Lab Sant’Apollinare, elaborata con la collaborazione di Liquida, un birrificio indipendente della vicina Ostellato. Curiosamente, la grafica della lattina della Pepeo riprende il palazzo più iconico di Tresigallo, ma anziché Sogni c’è scritto proprio Pepeo.
Tra gli eventi pensati per coinvolgere la comunità ci sono corsi di cucina locale, tornei di beer pong che vedono come protagonisti gli ospiti della casa di riposo di Tresignana, la brew run, una sorta di maratona a tappe al termine delle quali i corridori sono premiati con una birra, e la Crazy Tresi Race, una competizione di risciò personalizzati che premia le gambe più veloci e la coreografia più bella (quest’anno vinta proprio dal Brew, ispirata alla birra Pepeo).
Dopo poco più di un anno dalla nascita, il Brew Lab Sant’Apollinare è già diventato un riferimento per la comunità locale: è uno spazio inclusivo e di aggregazione con l’intento di unire, tracciando percorsi comunitari di attenzione verso i giovani e verso gli ultimi.